World Challenge Pulpit Series

L'esclusività di Cristo

Per capire l'attuale conflitto bellico


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Di David Wilkerson
29 Ottobre 2001
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Il 20 settembre 2001 il Presidente degli Stati Uniti ha pronunciato un potente discorso davanti alle sessioni riunite del Congresso. Ha avvertito l'America che saremmo entrati in guerra contro il terrorismo mondiale. Il Presidente ha definito questa guerra una battaglia fra la libertà ed il terrorismo religioso. I terroristi che stiamo combattendo cercano di imporre i loro dogmi religiosi sul mondo intero.

In effetti, questo è l'obiettivo palese di tutti gli estremisti islamici. Essi vorrebbero sostituire alla Bibbia il Corano, e cercano di imporre una sola religione su tutta la terra: l'Islam.

Eppure, questo conflitto bellico va oltre tutto questo. La guerra in cui siamo coinvolti è sempre stata, e sarà sempre, una lotta fra due potenze eterne: i principati e le potestà di Satana, e l'Unigenito Figlio di Dio, il Cristo divino. Lasciate che mi spieghi.

Questa guerra ebbe inizio moltissimo tempo fa, in cielo. L'arcangelo Michele ed un esercito di angeli combatterono contro Lucifero e gli angeli ribelli che si erano schierati con lui. "E ci fu una battaglia nel cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel cielo. Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli" (Apocalisse 12:7-9).

Lucifero, che chiamiamo anche Satana, perse la battaglia. E fu gettato giù sulla terra insieme agli altri angeli ribelli (che comprendevano un terzo di tutti gli angeli del cielo). Perciò, da quel momento in poi la guerra continuò a svolgersi sulla terra. Il diavolo instaurò un regno segreto e nascosto insieme ai suoi angeli, ormai divenuti demoni. Ed iniziò a guerreggiare contro il popolo di Dio, prendendo possesso dei corpi degli esseri umani corrotti.

Satana diede vita ad una sua religione propria, unendo quelli di cui aveva preso possesso in un sol corpo mondiale. Scelse gente posseduta come profeti, insegnanti e persino dominatori delle nazioni. E li mandò a diffondere il suo evangelo corrotto. Ma il diavolo aveva un problema. Non avrebbe potuto vincere i convertiti tramite i suoi insegnamenti. Non avrebbe convinto né persuaso nessuno col suo evangelo. Perché? Quel vangelo non poteva produrre vita. Non poteva dar pace, gioia, o potenza dominante sul peccato.

Perciò Satana doveva per forza combattere. E le sue armi divennero la paura e la forza. In breve, il diavolo creò un esercito di terroristi per abbattere i suoi oppositori. E usò quest'esercito sanguinario per controllare nazioni intere. Ridusse società sotto il suo regno demoniaco, e inviò milioni di missionari in queste nazioni a diffondere il suo evangelo. Da quel momento molti pagarono anche con la vita lo sforzo di solidificare questa religione mondiale.

La guerra di Satana è sempre stato contro il popolo di Dio. "Quando il dragone si vide precipitato sulla terra, perseguitò la donna [la chiesa] che aveva partorito il figlio maschio [Cristo]" (Apocalisse 12:13). Questa persecuzione ebbe inizio con la chiesa di Dio nel deserto. Satana si impossessò del Faraone egiziano per poter distruggere Israele con i lavori forzati. Il diavolo sapeva che Cristo sarebbe venuto nel lignaggio di Israele. Perciò cercò di obliterare Israele, per impedire la nascita del "figlio dell'uomo".

Ma la Scrittura dice che una "grande aquila" venne in soccorso del popolo di Dio: "Ma alla donna furono date le due ali della grande aquila affinché se ne volasse nel deserto... dov'è nutrita per un tempo ...lontana dalla presenza del serpente" (12:14).

Il Signore liberò la sua chiesa dall'Egitto, e la coprì con ali di protezione divina: "Poiché la parte del SIGNORE è il suo popolo... Egli lo trovò in una terra deserta, in una solitudine piena d'urli e di desolazione. Egli lo circondò, ne prese cura, lo custodì come la pupilla dei suoi occhi. Come un'aquila che desta la sua nidiata, svolazza sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne. Il SIGNORE solo lo ha condotto" (Deuteronomio 32:9-12).

Che immagine incredibile. Come una prode mamma aquila, Dio raccolse la sua chiesa e se ne prese cura in ogni situazione difficile: presso il Mar Rosso, nel deserto ed infine nella Terra Promessa. Soltanto lui avrebbe potuto preservare la "donna" che avrebbe dato alla luce Cristo.


Considerate in che modo Satana inviò un'ondata di prove
per sedurre Israele nel deserto e nella Terra Promessa


Le Scritture ci dicono che il dragone inondò Israele con principati demoniaci: "Il serpente gettò acqua dalla sua bocca, come un fiume, dietro alla donna, per farla travolgere dalla corrente" (Apocalisse 12:15). La missione di queste potestà sataniche era di sedurre il popolo di Dio con idolatrie demoniache. Vediamo che questo accadde quando le nazioni circonvicine ad Israele lo adescarono con ogni sorta di sensualità.

Quest'ondata demoniaca continuò per tutto il corso della storia d'Israele, dal tempo dei re fino a quello dei profeti. Davide descrive in che modo fu travolto da torme di persone infedeli e da acque profonde. Similmente, Isaia scrive: "L'avversario verrà come una fiumana" (Isaia 59:19).

Infine, alla fine dell'Antico Testamento, la chiesa pareva ferita a morte. La fiumana di Satana aveva travolto il popolo di Dio. In quel momento, l'adorazione di Israele era corrotta, contaminata dalla sensualità e dall'idolatria. Il loro stato pietoso aveva fatto sì che Dio gridasse: "Dov'è il timore che mi è dovuto?" (Malachia 1:6). E ai sacerdoti aveva tuonato: "O sacerdoti che disprezzate il mio nome... voi offrite sul mio altare cibo contaminato... Io non prendo alcun piacere in voi, dice il Signore degli eserciti, e non gradisco le offerte delle vostre mani...

"Vi siete sviati, avete fatto inciampare molti nella legge... Voi stancate il Signore con le vostre parole... quando dite: Chiunque fa il male è gradito al Signore, il quale si compiace di lui" (1:6-7, 10; 2:8, 14, 17).

Eppure, proprio alla fine di Malachia, l'ultimo libro dell'Antico Patto, vediamo un raggio di luce. Il Signore proclama nel capitolo finale: "Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle sue ali... Voi calpesterete gli empi, che saranno come cenere sotto la pianta dei vostri piedi, nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti" (4:2-3).

Dio aveva in serbo un rimedio per la sua chiesa ferita. Il Sole della giustizia avrebbe portato la vittoria. Proprio quando sembrava che l'inferno avesse vinto, dal cielo si udì una voce: "Sta per giungere il vostro aiuto. Non abbiate timore. Le porte dell'inferno non prevarranno contro il popolo di Dio".

Vedete, Dio già sapeva che sarebbe giunta quest'ondata demoniaca. Il nostro Signore non viene mai colto di sorpresa. Egli conosce la fine sin dall'inizio. Ed egli sapeva di dover estinguere la fiumana di Satana contro la chiesa prima che essa consumasse tutto il suo popolo.

Le Scritture ci rivelano che tipo di aiuto sarebbe giunto: "Ma la terra soccorse la donna: aprì la bocca e inghiottì il fiume che il dragone aveva gettato fuori dalla sua bocca" (Apocalisse 12:16). L'aiuto venne grazie alla risurrezione di Cristo. Quando "la terra aprì la bocca", spalancò la tomba che conteneva il Messia. Satana non poté tener sigillato Gesù sotto terra. Dio aprì la tomba e Cristo risorse. E la sua risurrezione inghiottì la fiumana di Satana. La vittoria della croce predeterminò la fine di ogni opposizione infernale.

Ma che avvenne in seguito? "Allora il dragone s'infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesú" (12:17). Chi è la discendenza della donna? Siamo noi, la chiesa. Il diavolo oggi, in questi ultimi giorni, è ancora in guerra contro il popolo di Dio.

Ma gli attacchi di Satana non hanno come obiettivo ciò che il mondo definisce chiesa. La sua battaglia non è contro il sistema religioso. Satana sta attaccando la discendenza santa, il residuo di coloro che esaltano Cristo. Lui è in guerra con coloro che credono e predicano Gesù Cristo come Signore.


C'è un solo movente ed una sola
causa in questa guerra conclusiva


Il movente al centro di questa guerra è la divinità di Gesù. Egli è veramente il Cristo, l'unigenito del Padre, Dio in carne, il Salvatore del mondo? O Gesù è stato semplicemente uno dei tanti profeti che se andò in giro a fare del bene? È stato un uomo come tanti, oppure è stato il divino Salvatore risorto che siede in gloria con Dio?

L'apostolo Pietro testimonia l'unicità di Cristo: "In nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti 4:12). Pietro lo rende assolutamente esclusivo: non esiste altro nome sotto il cielo che possa concedere la salvezza eterna. Soltanto Gesù è il Messia, il divino Figliolo di Dio. E lui non condivide la sua gloria con altre entità.

Allo stesso modo, Paolo dichiara: "Qual è verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza. Questa potente efficacia della sua forza egli l'ha mostrata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nel cielo, al di sopra di ogni principato, autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello futuro" (Efesini 1:19-21). Paolo aggiunge poi che Gesù è il capo esclusivo di tutte le cose: "Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato per capo supremo alla chiesa, che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti" (1:22-23).

Paolo sottolinea inoltre che un giorno ogni creatura dovrà riconoscere esclusivamente Gesù come Signore: "Perciò Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesú si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e sotto terra, e ogni lingua confessi che Gesú Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre" (Filippesi 2:9-11).

Ogni lingua dovrà testimoniare non che Maometto è il Signore, né Allah o qualcuno dei molteplici dei induisti, ma che Gesù Cristo è l'unico e solo Agnello di Dio. Questo è il movente centrale di questa guerra. Eppure, non fraintendete: la guerra in corso non è contro un nome. È contro la divinità di Gesù, il Signore risorto.

Proprio in questo momento, la chiesa allontanata ed ecumenica è caduta nella strategia satanica dell'unica religione mondiale. Probabilmente, questa chiesa unificata comprenderà tutte le principali religioni del mondo: il cattolicesimo, l'ortodossia greca, l'Islam, il buddismo, l'Induismo e persino il protestantesimo. E Satana riuscirà a siglare il compromesso fra queste religioni, per portare l'unità. Cosa unirà insieme tutte queste religioni? Il nome di Gesù.

Naturalmente, il Gesù che unirà questi gruppi sarà un Cristo diverso, con un vangelo differente. Eppure questo nome farà sì che anche le denominazioni una volta evangeliche si uniscano con altre fedi, dicendo: "Possiamo essere d'accordo su questa cosa: Gesù è stato un insegnante ed un profeta. Ed è uno spirito di umana bontà in ciascuno di noi. Possiamo tutti accettarlo come una persona santa".

Immaginate il Creatore dell'universo ridotto in questi termini. Gesù non sarà più accettato come il Cristo, il divino Signore. La chiesa ecumenica metterà da parte ogni concetto relativo alla sua risurrezione e alla sua potenza salvifica. Al contrario, lo useranno per unirsi insieme agli altri nell'unica religione satanica mondiale.

Il fatto è che tutto il mondo può accettare un Gesù semplicemente umano. Satana non fa una grinza con questo. Può anche accettare l'ammirazione del mondo e le lodi per questo Gesù soltanto umano. Infatti, molti scrittori hanno tessuto le lodi di Gesù come essere umano, ma ne hanno beffato la divinità. Alcune delle più belle parole mai scritte su di Lui sono state approvate da ministri agnostici.


Riesci a vedere la "trappola dell'amore"
di Satana in tutto questo?


Quando la chiesa mondiale di Satana diffonderà il suo messaggio per tutta la terra, milioni di cristiani tiepidi verranno corrotti. Penseranno: "Quest'unione di chiese è sicuramente una cosa giusta. I responsabili parlano molto di Gesù. Tutti quelli che parlano di Gesù devono avere una fede cristiana legittima".

Non si può essere più sbagliati di così. Il vero slogan dell'unione satanica sarà: "Gesù, Gesù, Gesù". Oggi i leader evangelici si stanno già chiedendo: "Perché non ci si può riunire tutti nel nome di Gesù? Dopo tutto, anche gli ebrei riconoscono che Gesù è stato un profeta. I musulmani lo considerano un brav'uomo ed un ottimo insegnante. Anche i Sikh e gli Induisti lo rispettano".

Lasciate che mi fermi qui per spiegare questo concetto: sono grato per l'unità nazionale che si sta sviluppando dopo la tragedia dell'11 settembre. Sono grato che americani di varie religioni possano unirsi come nazione. Prego che quest'unità rimanga a lungo, anche quando il nostro dolore andrà scemando col tempo.

Ma l'unità delle religioni che stiamo per considerare avrà a che fare con qualcosa di molto diverso. Quello che prevedo è contenuto nella profezia di Gesù: "Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" (Matteo 7:22).

Quasi tutte le religioni praticano l'esorcismo. E certe chiese affermano di aver grande successo nell'esorcizzare i demoni. Ma molte di queste chiese compiono i loro esorcismi, i loro insegnamenti e le loro opere potenti, in un nome di Gesù diverso. Come sottolineò Gesù stesso, queste persone diranno nel giorno del giudizio: "Signore, abbiamo fatto tutte queste cose nel tuo nome. Siamo stati il popolo di Gesù". Ma il Signore risponderà: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!" (7:23).

Gesù dirà loro: "Non vi conosco. E voi certamente non mi conoscete. Io sono stato il vivente Figlio di Dio, ma voi avete detto a tutti che io ero semplicemente un uomo. Avete cercato di annacquare la potenza del mio evangelo. Avete preso il Gesù sbagliato. Ora, allontanatevi da me. Non farete parte del mio regno".

Paolo ci avverte affinché non ci facciamo corrompere e "sviare dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo" (2 Corinzi 11:3). Il termine greco per "semplicità" in questo verso significa unicità, esclusività. In altre parole: "Cristo non è un'entità complessa. La verità che lo riguarda è molto semplice: Gesù è Dio. È divino, nato da una vergine, crocifisso e risorto dalla morte. Ma ho paura che vi lasciate sviare da questa verità esclusiva ed unica". "Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità [estrema esclusività] e dalla purezza nei riguardi di Cristo" (11:3).

Paolo avverte poi di ministri che predicano un Gesù diverso: "Se uno viene a predicarvi un altro Gesú, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri" (11:4). Paolo in effetti stava dicendo ai Corinzi: "State ascoltando un altro evangelo, non quello di Cristo. State prestando ascolto ad un altro Gesù, non quello che vi ha salvati. E temo che vi lasciate corrompere da questo Gesù diverso, che non è per niente il vero Cristo".

"Non lo sapete, ma vi state sviando dalla divinità di Cristo. E non possono credere che lo facciate. State sopportando questi insegnanti che vi corrompono. Non provate nemmeno quello che vi dicono, per vedere se è scritturale. Proprio in questo momento, state perdendo il discernimento. Siete ai piedi di un evangelo demoniaco, e state esaltando un altro Gesù. Ma non sapete dove vi porterà tutto questo".


Il santo residuo subirà
fra breve una grave persecuzione


L'unione ecumenica delle chiese sataniche darà vita ad una grave persecuzione. E l'unione stessa sarà la maggiore forza persecutrice. Persino in questo momento, la Chiesa Ortodossa russa sta premendo sul governo per far chiudere tutte le chiese evangeliche del paese. Vogliono scacciare completamente tutti i cristiani dal loro mezzo.

Qui in America stiamo assistendo al sorgere dello stesso tipo di pressioni. Ho avuto occasione di vedere la videocassetta di un'intervista televisiva ad un ben noto evangelista. L'intervistatore chiese di punto in bianco all'evangelista: "I musulmani verranno salvati? E gli ebrei si salveranno se non crederanno in Gesù?"

Era chiaro che l'evangelista era stato spinto all'angolo del ring. Sapeva che se avesse risposto con la frase di Paolo: "Non c'è altro nome attraverso il quale si può essere salvati, se non Gesù Cristo il Figlio di Dio", sarebbe stato accusato. La stampa l'avrebbe messo in croce.

Al contrario, l'evangelista venne applaudito per questa risposta: "I musulmani amano Gesù. E gli ebrei hanno in sé lo Spirito di Gesù. Si, entrambi saranno salvati". Non credevo alle mie orecchie dopo aver udito questa frase da un ministro cristiano così zelante.

È impossibile essere accettati dal mondo quando prendiamo una posizione sulla divinità di Cristo. Saremo derisi e rigettati, e diventeremo il bersaglio delle beffe. D'altro canto, qualsiasi ministro che viene applaudito dal mondo e da altre religioni, ha in qualche modo compromesso l'evangelo di Cristo. Una tale persona predica un altro Gesù.

Credo che nei giorni a venire, tutto il mondo renderà questa domanda qualcosa di importante: "Credi nell'esclusività di Gesù Cristo? La gente andrà all'inferno se non crede che Egli è l'unica via di salvezza?" Dovremo rispondere ad amici non convertiti, collaboratori, impiegati potenziali. Forse non ce lo chiederanno in questi termini, ma questa domanda comunque ce le porgeranno. E se prendiamo una posizione, rispondendo: "Si, credo che soltanto Gesù possa salvare", saremo considerati come bigotti religiosi. Verremo presi in giro e perseguitati come intolleranti e fanatici politici.

In qualità di cristiani evangelici, noi di Times Square Church non siamo antisemitici, anti islamici o anti qualsiasi altra cosa. Crediamo che Dio ami tutto il mondo. Amiamo ebrei, musulmani, omosessuali ed atei. Ma come cristiani, siamo costretti a non appoggiare le loro convinzioni, perché ci basiamo sulla Bibbia che è la Parola di Dio.

Forse penserai che queste persecuzioni non verranno che fra molto tempo. Ma proprio in questo momento, vari gruppi ecumenici stanno stilando le affermazioni teologiche dell'unione ecclesiastica mondiale. Stanno affrontando quella che viene definita "la questione di Gesù".

L'Unione Europea delle nazioni ha già emanato delle leggi che proibiscono qualsiasi critica alle sue attività. Presto, nessuno potrà mettere pubblicamente in dubbio questa unione. Credo che questo genere di clima farà sorgere la chiesa mondiale. Le leggi dell'Unione Europea non sono altro che un passo avanti verso la proibizione del "bigottismo religioso" e del proselitismo nel nome di qualsiasi religione.

Secondo la mia opinione, tutto questo ha origine nella rabbia di Satana nei confronti della santa discendenza di Cristo sulla terra. Lui sta guerreggiando facendo insorgere moltitudini di persone contro i cristiani, e non importa di quale denominazione provengano. Assistiamo vieppiù alla mobilizzazione satanica di intere masse di persone contro chiunque creda che soltanto Gesù possa salvare. Improvvisamente, tutti quelli che finora ci hanno ignorato, ci chiederanno: "Credi che Gesù sia l'unica via per il cielo? Sono una brava persona, ma non credo in niente. Mi stai dicendo che andrò all'inferno se non credo che il tuo Gesù è Dio?"

Prendere una posizione per la verità potrà costarci il lavoro, la carriera, l'amicizia. In alcuni paesi, esistono già cristiani che stanno pagando con la vita. Eppure Gesù ci ha fornito un esempio di come rispondere. Quando il sommo sacerdote gli chiese: "Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?", Gesù rispose senza esitazione: "Io sono" (Marco 14:61-62).

Presto tutto il mondo ci chiederà di accettare un altro Gesù. Ci costringeranno a mettere da parte la nostra fede in Gesù come Signore e Salvatore. Vorranno farci negare la sua nascita da una vergine, la sua potenza soprannaturale, i suoi miracoli, la sua morte sacrificale, la sua risurrezione e la sua seconda venuta. Eppure, come suoi seguaci, sappiamo che queste sono verità da cui dipende la nostra eternità. E dovremo essere disposti anche a morire per esse.

Io ho già deciso cosa risponderò. A qualsiasi persona mi porrà questa domanda, affermerò con amore e compassione: "Hai il diritto di credere ciò che ti pare. Oppure hai il diritto di credere in qualcosa di sbagliato. Puoi adorare qualsiasi dio e puoi non adorare nulla. Non voglio interferire in quello che credi. Ma anch'io ho il diritto di credere in ciò che mi pare. E credo che non ci sia altro nome sotto il cielo attraverso il quale si possa essere salvati, se non quello di Gesù Cristo. Il mio Dio ama tutti. E la croce di Cristo è la dimostrazione pratica di quell'amore".


La vittoria in questa guerra
è già stata predeterminata


Il libro di Daniele ci fornisce un'illustrazione profetica di come andrà a finire questa guerra. Il re Nebucadnetsar aveva avuto un sogno, e Daniele lo interpretò:

"Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa statua, immensa e d'uno splendore straordinario, si ergeva davanti a te, e il suo aspetto era terribile. La testa di questa statua era d'oro puro; il suo petto e le sue braccia erano d'argento; il suo ventre e le sue cosce di bronzo; le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d'argilla" (Daniele 2:31-33).

Il re aveva sognato un'enorme statua di forma umana, terribile ma splendente. Tutto il corpo era composto di metallo. Ma i piedi erano d'argilla. Daniele sottolineò che quell'immagine rappresentava i regni del mondo, e che l'argilla rappresentava la debolezza delle ultime potenze mondiali. Questi regni sarebbero divenuti sempre meno brillanti man mano che si avvicinava la fine. Poi Daniele continuò:

"Mentre guardavi, una pietra si staccò, ma non spinta da una mano, e colpì i piedi di ferro e d'argilla della statua e li frantumò. Allora si frantumarono anche il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro e divennero come la pula sulle aie d'estate. Il vento li portò via e non se ne trovò più traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte che riempì tutta la terra" (2:34-35).

La pietra qui descritta da Daniele non è altro che Gesù Cristo. Lui è la Rocca eterna. E lui scenderà dal cielo per distruggere tutti gli imperi terreni. Quando il mondo vedrà accadere tutto questo, la divinità del nostro Signore sarà innegabile. Ogni ginocchio dovrà allora piegarsi davanti a Lui ed ogni lingua dovrà confessare che Gesù Cristo è il Signore.

Non sconfiggeremo i terroristi con le nostre armi, con le nostre bombe o i nostri missili. Non possiamo sgombrare il mondo da tutta la malvagità della mente umana. Dio dice che il regno del suo Figlio alla fine distruggerà e consumerà tutti gli imperi malvagi. Sì, ci sarà giustizia. Ma verrà soltanto dal Padre celeste.

Che gran giorno sarà quando tutti i terroristi del mondo si troveranno di fronte al trono del giudizio di Cristo. Penseranno: "Ci hanno promesso il paradiso per i nostri sacrifici. Ci hanno detto che avremo avuto donne bellissime, cibo e bevande a volontà, per tutta l'eternità". Ma improvvisamente si renderanno conto che proprio quel nome che avevano cercato di cancellare, siederà di fronte a loro come Giudice.

Il mio messaggio per te si fonda su questo verso: "Gesù gli disse: Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me" (Giovanni 14:6). Questa affermazione di Gesù è assolutamente esclusiva. Nessun musulmano, nessun indù, nessun ebreo e nessun gentile potrà andare al Padre se non tramite Cristo.

Proprio come chiese ai dodici discepoli, Gesù oggi chiede anche a noi: "Chi dicono gli uomini che io sia?" (Marco 8:27). I discepoli risposero: "Giovanni il Battista, alcuni Elia, e altri uno dei profeti" (8:28). Ma la vera domanda di Gesù ai suoi discepoli fu: "Ma voi, chi dite che io sia?" (8:29).

La nostra risposta deve essere uguale a quella di Pietro: "Tu sei il Cristo" (8:29). Possa essere questa la nostra confessione davanti a tutto il mondo, ora e per sempre.

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Tradotto in Italiano da Susanna Giovannini - Formattato HTML da Renato Giliberti

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
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Data ultimo aggiornamento: 22 Novembre 2001.

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