World Challenge Pulpit Series

Il tocco di Dio
Daniele


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Di David Wilkerson
2 Dicembre 2002
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Daniele testimonia: “Ed ecco, una mano mi toccò e mi fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani.” (Daniele 10:10). La parola che qui viene usata per “toccò” ha il significato di afferrare con violenza. Daniele stava dicendo: “Quando Dio mise la Sua mano su di me, mi fece cadere sulla faccia. Il Suo tocco mi mise una urgenza di cercarLo con tutto quanto fosse in me.”

Questo accade ogni volta che Dio tocca la vita di qualcuno e tale persona diventa un uomo o una donna di preghiera, sospinto nella ricerca del Signore

Mi sono spesso meravigliato del perché Dio tocchi soltanto alcune persone con tale urgenza. Perché alcuni servitori diventano così ansiosi di seguirLo, mentre altri vanno tranquillamente per la loro strada? I servitori toccati da Dio hanno con il Signore una relazione più intima. Ricevono rivelazioni dal cielo e gioiscono in un cammino con Cristo che pochi altri provano.

Penso a Daniele. Questo servitore devoto fu toccato Dio in un modo soprannaturale; eppure c’erano altre persone buone e pie che servivano il Signore ai giorni di Daniele. Certamente c’erano Shadrach, Meshasch e Abednego; ma c’era anche Baruc, uno scriba di Gerusalemme. Un gran numero di altri Israeliti mantenevano la loro fede viva, come quando erano schiavi in Babilonia, circa 40.000 di loro tornarono in Israele per ricostruire il tempio.

Quindi perché Dio stese la Sua mano su Daniele e lo toccò come fece? Come mai quest’uomo era capace di udire e vedere cose che altri non potevano? Lui stesso dichiara: “Soltanto io, Daniele, vidi la visione; gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi.” (Daniele 10:7).

Scopriamo l’incredibile visione che ebbe Daniele: “Il ventiquattresimo giorno del primo mese, mentre mi trovavo sulla sponda del gran fiume, che è il Tigri, alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo, vestito di lino, che aveva ai fianchi una cintura d'oro di Ufaz. Il suo corpo era come crisolito, la sua faccia splendeva come la folgore, i suoi occhi erano come fuoco fiammeggiante, le sue braccia e i suoi piedi erano come il rame splendente e il suono della sua voce era come il rumore d'una moltitudine.” (Daniele 10:4-6).

Questa era la visione di Cristo stesso, chiara e vivida. Infatti era la stessa visione che fu data a Giovanni mentre era sull’isola di Patmos (vedi Apocalisse 1:13-15). Dio stava ora parlando a Daniele in modo inequivocabile “come il rumore di una moltitudine” (Daniele 10:6). Non era un pigolio o un sussurro, ma il tonante suono di una moltitudine rumoreggiante.

Il Signore si stava rivelando a Daniele in questo modo per una specifica ragione: Egli voleva che terminasse la lunga carestia della Sua Parola. Aveva deciso che era giunto il tempo per dare un messaggio all’umanità perduta, voleva far sapere ai propri servitori che cosa voleva fare e perché: “Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché è ancora una visione che concerne l'avvenire». (Daniele 10:14).

Ma Dio aveva bisogno di una voce che proferisse il Suo messaggio. Voleva un servitore che pregava, qualcuno che rispondesse fedelmente alla Sua chiamata. Daniele era quel tipo di uomo. Aveva pregato con devozione tre volte al giorno. Ed ora, mentre camminava lungo il fiume, Cristo si rivelò a lui. Daniele fu sconvolto da quell’esperienza e disse: “… ma un gran terrore piombò su di loro e fuggirono a nascondersi. Io rimasi solo, a contemplare quella grande visione. In me non rimase più forza; il mio viso cambiò colore fino a rimanere sfigurato e le forze mi abbandonarono. Poi udii il suono delle sue parole…”. (Daniele 10:7-9).

La Scrittura non ci permette di identificare chi fossero gli uomini che erano con Daniele, potrebbero essere stati delle guardie babilonesi oppure degli uomini di governo; in fin dei conti Daniele occupava un’alta posizione in quel regno. Secondo la mia opinione questi uomini erano degli Israeliti, in particolar modo dei colleghi ed amici di Daniele. Ebbene, se lo erano perché fuggirono? Daniele afferma che non videro o sentirono nulla, quindi, perché sentirono il bisogno di nascondersi?

Il motivo è questo: Dio stava per prendere il possesso di Daniele, stava preparando il Suo servo, corpo e spirito, a ricevere una parola dal cielo e questa è sempre una visione tremenda. Ogni volta che Dio tocca un proprio servitore che prega, Egli manifesta Se stesso in questo vaso umano; per prima cosa lo spoglia del proprio io, quindi lo possiede completamente.

La visione di tale processo può infondere terrore in cristiani carnali e causare anche la dissipazione dei loro peccati, oppure li induce a scappare dal quel luogo. Ricordo un’agitazione di questo genere nella mia stessa vita alcuni anni or sono, prima che il nostro ministerio si muovesse verso New York. Mia moglie Gwen ed io sedevamo nella veranda della nostra casa nel Texas con altre coppie di cristiani; all’improvviso lo Spirito di Dio mi afferrò ed io caddi sulla faccia.

Il Signore cominciò a parlare al mio cuore a proposito delle anime perdute; mi misi subito a piangere e profetizzare. Mi sentivo nella presenza di Dio, al di fuori di questo mondo, il Suo Spirito si muoveva in me, mi chiamava, dandomi una visione per il ministerio. Non ricordo quanto tempo sono rimasto in quello stato; tutto ciò che ricordo è che durante quel periodo i nostri ospiti si scusarono ed andarono via. Qualcosa di quell’avvenimento li aveva spaventati tanto da farli andare via.

Mi sono spesso chiesto: un tale tocco soprannaturale di Dio è causato da una particolare predeterminazione? Coloro che ricevono tale tocco sono stati selezionati ed eletti prima ancora di essere nati?  È semplicemente il loro destino quello di essere dedicati alla preghiera, presi dallo Spirito Santo ed avere delle parole dal trono di Dio?

Faccio queste domande perché provo una inspiegabile fame di Dio nella mia anima. Il mio uomo interiore desidera ardentemente una rivelazione di Cristo. Qualcosa in me non vuole accontentarsi della rivelazione data ad un’altra persona. Perché? Sono convinto che Dio ha una parola particolare da dire a questa generazione. E proprio ora sta scrutando la terra per servitori che Egli possa possedere. Vuole uomini e donne che lo servano come oracoli per questo mondo perduto. Solo la Sua potente e consacrata Parola può combattere il crescente spirito dell’Islam, solo la Sua verità può sferrare un colpo mortale all’ipocrisia che è nella Sua chiesa.

Quanto presto è cambiato il mondo, dopo che sono cadute le torri gemelle a New York, la presenza delle persone nelle chiese è aumentata; si sono radunate di nuovo nelle loro comunità per la prima volta da anni.. improvvisamente Dio è di nuovo diventato popolare. Citare il Suo nome ha marcato ogni evento sportivo, ogni riunione di governo, ogni adunata cittadina; sembrava che l’intera nazione stesse pregando e nominando Dio.

Oggi, comunque, la frequenza delle chiese è minore persino di quella prima del disastro dell’11 settembre. Una indagine nazionale cita delle persone che dicono: “La chiesa è una esperienza sgradevole, non voglio più tornarci”. “Non accadeva nulla la dentro. Non voglio sprecare il mio tempo”. “Nessuna cosa la dentro mi convince a tornarci”.

Come può essere? È accaduto tutto questo perché la chiesa ha perso la sua autorità spirituale. Molti dei sermoni che hanno udito queste persone erano morti, senza vita; rivelavano la chiesa nel suo stato presente: debole e priva del vero carattere di Dio. Ora le persone fanno di nuovo orecchie da mercante all’evangelo. I giovani specialmente rigettano la chiesa dicendo che è loro estranea. Non vogliono avere nulla a che fare con una istituzione che è lo zimbello agli occhi del mondo.

Ma Dio sta per cambiare tutto questo. Persino adesso il Signore sta sollevando uomini e donne che sono toccate da Dio e sono posseduti dal Suo Spirito, Egli sta infiammando questi servitori con la Sua verità ed il Suo tocco nelle loro vite sarà la causa per cui questo mondo sarà avvisato.

Una parola pura sta per scendere di nuovo dal cielo. Mostrerà le ipocrisie e le bugie demoniache; sarà rivelato che l’Islam ha delle origini sataniche. E tutto ciò che è carnale, egoistico, materialistico, lussurioso, sarà portato davanti alla ardente luce della Parola di Dio. La verità che compunge i cuori sarà predicata dalle labbra di una nuova generazione di persone che cercano Dio, che hanno messo il loro cuore interamente su Dio.


1. Dio rese Daniele il Suo oracolo
perché egli non cessava mai di pregare


Il Signore tocca qualunque servitore che sia fedele nella preghiera. Egli ricerca coloro che vogliono disciplinare se stessi per poter udire la Sua voce. La Bibbia chiama questa attitudine “disporre il cuore”. Daniele scrive: “Volsi perciò la mia faccia verso Dio, il Signore, per dispormi alla preghiera e alle suppliche, con digiuno, con sacco e cenere.” (Daniele 9:3).

Quindi Daniele ci dice: “Io parlavo, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo Israele, e presentavo la mia supplica al SIGNORE, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio. Mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, mandato con rapido volo, si avvicinò a me all'ora dell'offerta della sera.”  (Daniele 9:20-21). In breve Daniele esprime: “Dio mi ha toccato mentre io stavo cercando Lui con una preghiera intensa”.

Daniele rende chiaro che: non ha compreso la Parola di Dio studiando presso uomini di cultura, non ha raggiunto la sua conoscenza degli eventi futuri dalle istituzioni babilonesi. Nessuno poteva insegnargli ad interpretare i sogni che erano dati in modo sovrannaturale. Sempre Daniele dichiara: “Mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, mandato con rapido volo, si avvicinò a me all'ora dell'offerta della sera. Egli mi rivolse la parola e disse: «Daniele, io sono venuto perché tu possa comprendere.” (Daniele 9:21-22).

Messa in modo semplice, le preghiere di Daniele diedero origine ad una Parola dal trono di Dio: “Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole. Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni; perché è ancora una visione che concerne l'avvenire».” (Daniele 10:12,14).

Che tipo di preghiera fece Daniele per originare una tale visione? Le Scritture ci dice che passò tre settimane in nel più completo cordoglio: “In quel tempo, io, Daniele, feci cordoglio per tre settimane intere. Non mangiai nessun cibo prelibato; né carne né vino entrarono nella mia bocca e non mi unsi affatto sino alla fine delle tre settimane.” (Daniele 10:2-3)

Spese ventuno giorni umiliando se stesso, facendo cordoglio sulle ginocchia, purificando la propria carne, disponendo il proprio cuore a ricevere la conoscenza divina. Non misurò con l’orologio il tempo delle sue preghiere. Aveva fatto una dichiarazione di guerra: “Signore non lascerò la Tua presenza fino a che non discernerò quanto stai per fare. Non guarderò al costo da pagare.”

Ora, il popolo di Dio ha necessità di una parola dal cielo quanto mai prima; mai nella storia ci sono state così tante moltitudini lasciate deboli ed ammalate da sermoni morti e aridi. I devoti stanno letteralmente gridando per avere una parola che convinca di peccato e che cambi la vita. Ma la maggioranza dei pulpiti sono occupati da persone senza autorità spirituale; questi pastori che non pregano, vengono sconcertati dai tempi, incapaci di portare conoscenza e speranza a congregazioni spaventate.

Qualcos’altro accadde ancora a Daniele mentre pregava, fui portato alla fine delle sue abilità oratorie carnali. Il Signore ora aveva toccato le labbra di Daniele così avrebbe potuto parlare come Suo oracolo. Egli disse al Suo servitore: “Ho santificato la tua lingua, ora posso cominciare a parlare attraverso di te”.

Chiunque debba parlare da parte di Dio deve avere la propria lingua purgata e purificata; la Bibbia questi esempi che seguono:

Le esperienze di tali uomini sono degli esempi per tutti noi: Dio sta cercando persone che vogliano spendere del tempo in comunione con Lui, che siano volenterosi di ricercarLo con regolarità e che rimangano in attesa alla Sua presenza. Come gli atleti olimpici, tali servitori devono spendere ore nella loro disciplina per settimane o anche mesi .

Mi direte: “io non posso spendere ore durante il giorno in preghiera. ho dei doveri da assolvere come chiunque altro”. Permettetemi di indicarvi che Daniele era un uomo molto impegnato. Come un importante ufficiale del governo, aveva un incredibile numero di richieste durante il suo ufficio. Ma Daniele aveva messo il suo cuore nel ricercare il Signore e trascorreva un buon tempo giornalmente – tre volte al giorno – in preghiera. Dio gli rispose con una meravigliosa visione: “Allora, io, Daniele, svenni e fui malato per diversi giorni; poi mi alzai e feci gli affari del re. Io ero stupito della visione, ma nessuno se ne accorse.” (Daniele 8:27). Persino durante la malattia o durante i suoi affari giornalieri, Daniele vedeva il Signore.

Dio sta cercando lo stesso genere di disperazione tra i Suoi pastori di oggi, pastori che sono stanchi di predicare semplicemente dei sermoni, lottando per dei nuovi messaggi, e di avere un così piccolo impatto sulle persone. Egli vuole predicatori che preferirebbero morire e di essere con Gesù piuttosto che continuare ad essere in questa vacuità. Questi ministri bisognosi gridano: “O Dio metti il tuo fuoco nella mia anima. Spezzami, scioglimi, rivoluziona la mia vita. Non posso continuare a stare in questa ricorrente monotonia; ho bisogno del tuo tocco. Voglio servirti come un oracolo, per parlare al tuo popolo”. Questo è il grido che esce dal cuore dei servitori che Dio tocca.


2. Daniele era addolorato per il declino spirituale
nella società e nella chiesa


Ci sono molte persone pie che al giorno d’oggi spendono molte ore in preghiera per l’intercessione. Questi servitori benedetti camminano per fede con grande convinzione, eppure molti di loro non sono addolorati per i peccati della nostra nazione o per la morte che c’è nella casa di Dio. Non sto proponendo che i cristiani vadano girando con facce tristi, ma c’è un atteggiamento del cuore anche del più gioioso dei credenti, che lo fa rammaricare sulla condizione di tiepidezza della chiesa e del declino morale nella nostra nazione.

Lo vediamo nella vita di Daniele. Apparentemente egli era l’unico in quella società che aveva a cuore il dolore di Dio. Lui ricevette visioni nel mezzo della notte, fu miracolosamente liberato dalla fossa dei leoni. Il Signore stava benedicendo e facendo prosperare in modo straordinario questo uomo; eppure in tutto questo tempo, Daniele non ha mai tralasciato di pensare alle tristi cose che Dio gli stava mostrando su Israele: “Quanto a me, Daniele, il mio spirito fu turbato dentro di me e le visioni della mia mente mi spaventarono.” (Daniele 7:15).

Qui vediamo un uomo che andava a dormire con il Signore in mente, i suoi pensieri non si colmavano di idee per gli affari od immagini sensuali. Daniele vedeva continuamente il Signore, elevando suppliche. Ed ora i cieli gli erano aperti, con le visioni del futuro. Daniele si muoveva in un maestoso , profetico regno perché aveva scelto di addolorarsi insieme a Dio.

Il Signore stava rivelando a Daniele il Suo piano, stava per prendere ogni cosa malvagia per scagliarla via; il Re stava per venire ed i libri sarebbero stati aperti. Ma sorprendentemente, il popolo di Dio  era immerso in un sonno profondo, dimentico di tutto questo.

Per cui Daniele si lamentava a proposito della morte e della depravazione che era nella casa di Dio. E testimoniava: “Queste parole divine, queste visioni del futuro, mi hanno addolorato. Hanno risvegliato la mia anima conducendomi ad addolorarmi ed affligermi” (Vedi Daniele9).

Io vedo una scena simile, oggi, nella casa di Dio. Ministri e chiese hanno tappato le proprie orecchie ai messaggi profetici. Rifiutano di udire o di parlare di qualunque cosa negativa. Nelle loro menti è soltanto il tempo di gioire della vita. Eppure molte di queste persone hanno avuto esperienza di miracoli. Hanno pregato per i loro cari perduti; si sono afflitti per l’abbassamento morale nella società e sono rimaste in attesa dell’imminente venuta di Cristo. Ma ora hanno i loro propri impegni. Non possono più sprecare un solo grammo di energia per affliggersi insieme a Dio per una nazione che muore e per una chiesa tiepida. Come dicono le Scritture: “ma non si addolorano per la rovina di Giuseppe.” (Amos 6:6).


3. Dio  rivela la Sua Parola a coloro
che rifiutano di nascondere o nutrire il peccato


Daniele ricevette il tocco di Dio perché era volenteroso di addolorarsi con Dio. Pregava in questo modo: “Signore, che accade ora? Debbo comprendere questi tempi. Mostrami, così io potrò avvisare il Tuo popolo”. Non si curava di essere schernito, era consumato dallo zelo di conoscere la volontà di Dio, ed apertamente confessava i propri peccati.

“Feci la mia preghiera e la mia confessione al SIGNORE, al mio Dio, e dissi: «O Signore, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e serbi la misericordia verso quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti! Noi abbiamo peccato, ci siamo comportati iniquamente, abbiamo operato malvagiamente, ci siamo ribellati e ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni.” (Daniele 9:4-5)

Questo è un altro segno di qualcuno secondo il cuore di Dio: identifica se stesso con i peccati della chiesa. Questo servitore reclama la santità, sia in se stesso che nel popolo di Dio. Una chiesa può avere regolari incontri di preghiera, ma senza la purezza la preghiera sarà assolutamente senza potenza. Il messaggio che Dio vuole dare al Suo popolo deve provenire da labbra che sono state nettate.

Vorrei stimolare qualunque pastore, monitore, ogni persona in chiesa, a diventare disperato per avere il tocco di Dio. State in comunione con Lui, digiunate durante la vostra intercessione e permettete allo Spirito Santo di esaminare il vostro cuore, Egli mostrerà ogni malvagità, ribellione, le cose peccaminose nascoste in voi, occupandosi con voi di ogni area di disobbedienza.

Quindi non tollererete più l’ipocrisia o il compromesso in voi. Le vostre preghiere si trasformeranno in gridi per reclamare la santità. Ed allora quando vedrete il peccato nella casa di Dio pregherete: “O Signore abbiamo peccato contro di Te”. Questo è il modo con il quale saprete che Dio vi ha toccato. Egli ha cominciato il lavoro divino di cambiarvi, ungendovi con una fresca unzionee preparandovi per un lavoro più importante.


Permettetemi di condividere con voi
una parola profetica che Dio mi ha dato.


Certamente avrete sentito parlare delle forze speciali dell’esercito degli Stati Uniti. Queste sono un esercito nell’esercito, particolarmente addestrati; una unità di elite di soldati specializzati. Le Forze Speciali sono completamente composte da volontari, combattenti che sono stati notati e scelti dai loro superiori. Chi decide di unirsi a tali gruppi dovrà affrontare il più arduo addestramento che un uomo possa sopportare.

Prima della guerra in Afghanistan, Osama bin Laden disse che i soldati americani erano deboli, codardi e non addestrati per la guerra in montagna. Predisse che i Talebani avrebbero rimandato le truppe americane a casa pieni di vergogna, nello stesso modo che avevano fatto con l’esercito Russo. Ma bin Laden non aveva tenuto conto delle truppe speciali americane. Queste unità senza paura, invasero l’Afghanistan con solo 2000 soldati. In pochi giorni localizzarono tutte le fortezze nemiche. Improvvisamente i soldati di bin Laden tremavano all’avvicinarsi di queste truppe disciplinate, nel giro di poche settimane i Talebani furono sconfitti.

In tutto il mondo i terroristi tremano di paura all’avvicinarsi delle Forze Speciali Americane. Sanno che anche un piccolo gruppo di loro può rovesciare una intera nazione. Queste truppe sono state utilizzate anche nelle Filippine, Indonesia ed altre nazioni dove i terroristi venivano addestrati, diventando il nemico più temuto dai terroristi.

Credo che Dio stia facendo qualcosa di simile nel regno spirituale. Mentre ero in preghiera lo Spirito Santo mi ha impressionato con una straordinaria visione: Dio era al lavoro per una operazione segreta. Stava stabilendo un esercito nell’esercito, cercando chi, tra le Sue truppe regolari, potesse formare una unità scelta di volontari. Questa forza speciale era composta di guerrieri che poteva toccare ed infiammare, per dare battaglia al nemico. Possiamo vedere una figura d’essi nelle Scritture nella speciale milizia di Saul. La Bibbia ci dice: “…con lui andarono gli uomini valorosi a cui Dio aveva toccato il cuore.” (1Samuele 10:26).

Le forze speciali di Dio, oggi includono i giovani, gli adulti e finanche gli anziani. Sono stati addestrati nella cameretta segreta della preghiera. Molti hanno sofferto dolori oltre i limiti umani, venendone fuori netti e purificati. La loro intimità con Gesù attraverso le prove, ha loro insegnato come combattere; ora sanno come ingaggiare battaglia in ogni pianura spirituale, come anche in ogni collina o montagna.

Queste forze speciali hanno avuto molte vittorie attraverso le preghiere e per questo sono temuti dall’inferno. Presto in tutto il mondo, specialmente quello Islamico, le forze altamente addestrate di Dio combatteranno contro queste forze del male. Il nostro Dio non ha bisogno di eserciti composti da milioni di individui. Le Sue forze speciali sono un piccolo numero, ma sono potenti in battaglia. Un solo obbediente membro dedicato alla preghiera, facente parte di queste unità, può cacciare un migliaio di soldati nemici. Come Dio promise al piccolo e fedele esercito di Giosuè: “…nessuno ha potuto opporsi a voi, fino a oggi. Uno solo di voi ne inseguiva mille, perché il SIGNORE, il vostro Dio, combatteva per voi, com'egli vi aveva detto.” (Giosuè 23:9-10).

Il nostro campo di battaglia non si trova in Afghanistan, nelle Filippine o in Indonesia, ma trova luogo nella chiesa. Proprio ora Dio sta mettendo le Sue forze speciali dentro la Sua casa e le loro armi sono la preghiera, la purezza ed una parola che proviene diretta dal Suo trono. Le labbra di questi soldati sono state toccate con il carbone ardente dell’altare di Dio. Le loro lingue sono state purificate da qualunque contaminazione e non hanno alcuna paura a mostrare tutto ciò che viene dalla carne. Sono leoni della preghiera, ma agnelli nella loro umiltà. La parola che predicano è profonda nella verità, purezza ed integrità.

Ho ascoltato la predicazione di molti soldati appartenenti a queste forze speciali. Alcuni erano giovani che avevano imparato Cristo rapidamente. Predicavano ardentemente la Sua Parola, sia nella chiesa che agli in convertiti. Altri soldati erano ministri di età adulta, che si erano stancati della tiepidezza della chiesa. Lo Spirito Santo li aveva toccati con il Suo fuoco, edificandoli con uno zelo rinnovato; ora sono pronti a mostrare ad una nuova generazione come lottare. Questi uomini danno battaglia in preghiera nella loro cameretta segreta, attendendo il loro comandante Gesù. E ne vengono fuori con una parola fresca dal cielo; parlano amorevolmente ma con autorità e non hanno paura di mostrare alle persone i loro peccati.

Per anni Satana ha terrorizzato il popolo di Dio; ha buttato giù le torri di grandi ministeri, predicatori ben conosciuti, modelli di santità. Ma Dio non è rimasto sorpreso da nulla di ciò. In tutto questo Egli ha continuato ad istruire le Sue forze speciali e sta per dargli mano libera all’interno della Sua chiesa. Queste fior fiore di unità  hanno sbriciolato la Cortina di Ferro nell’Europa orientale, hanno rovesciato il comunismo e stanno per buttare giù anche la Cortina di Bambù in Asia.

L’esercito dentro l’esercito di Dio è posto in ogni nazione, la sua attività può essere nascosta in questo momento, ma molto presto ne vedremo le gesta nel nome Dio e nella potenza di Cristo. La Parola di Dio si sta rivelando e la carestia di essa sta finendo. Il Signore prevarrà e la Sua parola conquisterà tutti.

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Tradotto in Italiano da Carmelo D'Amico

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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Data ultimo aggiornamento: 22.10.2005

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