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Abbasso la religione


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di David Wilkerson
1981
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Nel corso di una recente indagine, a dei giovani fu rivolta questa domanda: "Qual è il posto nel quale vi annoiate di più?" La risposta più frequente fu: "In chiesa".

Sono d'accordo! La maggior parte delle chiese, al giorno d'oggi, non ha nulla da offrire ai giovani. La maggioranza degli adolescenti va in chiesa solo perché i genitori li obbligano. E molti genitori ci vanno solo perché è una cosa "religiosa" che bisogna fare.

Non è che i ragazzi siano diventati cattivi o irreligiosi. In effetti un altro recente sondaggio mostra che l'84% dei giovani americani crede in Dio e nel suo personale interesse per la loro vita.

Non sono contro Dio, ma solo contro la religione. Non riescono a capire perché ci siano così tante religioni; così tante denominazioni; tanta confusione, lotte e odio, tutto nel nome di Dio.

Pensiamo alle religioni nel mondo; solo per citarne qualcuna: Buddismo, Induismo, Islamismo, Cattolicesimo, Ebraismo, Protestantesimo, Scintoismo, Mormoni, Unitari.

È quasi impossibile tenere il conto di tutte le vecchie e nuove denominazioni religiose, di movimenti, gruppi e culti. Ci sono più di venti organizzazioni battiste; più di venticinque diverse denominazioni pentecostali; metodisti, presbiteriani, Chiesa di Cristo, Discepoli di Cristo, luterani, episcopali, Chiesa Cristiana, Metodisti Uniti, Metodisti Indipendenti, Fratelli, Fratelli di Plymouth, Scienza Cristiana, Avventisti del Settimo Giorno, Testimoni di Geova, e così via.

Ancora maggiore è la confusione con tutte le nuove religioni: Moonies, Hare Krishna, Kimbangua, Buddismo Zen, Spiritismo, Scientology, ecc.

Avete mai sentito dire: "Sulla terra ci sono molte religioni, ma tutti adoriamo lo stesso Dio"? Questo è quello che predicano gli Ayatollah islamici. Uccidono, rapiscono e torturano, tutto nel nome di Dio! Milioni di iraniani ed altri musulmani sono pronti a morire per il dio della loro religione.

L'Iraq e l'Iran sono entrambi di religione islamica: hanno lo stesso dio, le stesse dottrine, e dichiarano al mondo che stanno combattendo una "guerra santa" l'uno contro l'altro (questo messaggio è stato preparato nell'anno 1981, quando era in corso la guerra fra i due paesi citati - n.d.t.). Sulla terra è morta più gente per motivi religiosi che per qualsiasi altra causa. Proprio adesso, in Irlanda, cattolici e protestanti si uccidono a vicenda nel nome di Dio e della loro fede. I libri di storia della chiesa sono pieni di resoconti di guerre di religione. Nel nome della fede, il mondo ha sofferto le atrocità di inquisizione, roghi, torture, annegamenti, omicidi di massa, genocidi.

Ho sentito un capo del Ku Klux Klan che durante un'intervista diceva: "Bruciamo le croci nei giardini dei neri, per far vedere loro che Gesù Cristo era bianco". Questo imbecille va in giro predicando che Dio ha fatto sorgere il Klan per proteggere la Bibbia, la morale, i bianchi e la maternità. I membri del Klan si vantano di essere "molto religiosi".

La religione l'ha inventata il diavolo! Satana è un essere molto religioso. Nel dizionario, la definizione di religione è: "Credenza in un potere soprannaturale". La Bibbia dice chiaramente che il diavolo crede in Dio, tanto da tremare al solo pensiero.

"Tu credi che c'è un solo Dio, e fai bene; anche i demoni lo credono e tremano" (Giacomo 2:19).

Nulla provocò la santa ira di Gesù Cristo più della religione vuota. Essa impediva alla gente di accettarLo come Salvatore. Li tratteneva dall'entrare nel Regno di Dio.

La religione dei giudei li teneva nelle tenebre spirituali. Opprimeva le masse, tenendole legate con comandamenti, regole, leggi. Era fatta di legami e di paura. Per gli scribi, i farisei ed i capi sacerdoti, Cristo era un traditore. Gli scribi erano gli esperti legali in materia di religione ebraica. Era la loro competenza che aiutava i sacerdoti, nel tempio e nelle sinagoghe, a tenere la gente in schiavitù. Gli scribi dedicavano tutta la loro vita a studiare la loro dottrina e a spiegare alla gente come doveva essere religiosa. Più tardi, furono conosciuti come "rabbini".

Furono i capi religiosi quelli che trasformarono la casa di Dio in un covo di ladri. Il tempio di Dio doveva essere una casa di preghiera, dove le persone affamate di verità avrebbero potuto scoprire la realtà. Ma un giorno Gesù entrò nel tempio e scoprì che i capi religiosi avevano trasformato la casa di Dio in un luogo di baldoria!

"...e Gesù, entrato nel tempio, si mise a scacciare coloro che vendevano e compravano nel tempio; rovesciò le tavole dei cambiavalute..." (Marco 11:15).

Gesù si fece una frusta, e preso da un santo zelo, li cacciò tutti via per la strada. Riuscite a sentirlo: "Fuori, farabutti religiosi! Fuori, imbroglioni religiosi! Basta con la vostra religione; abbasso le vostre forme empie e le vostre tradizioni!"?

Furono quegli stessi fanatici religiosi che uccisero il Signore Gesù! Ricordatelo: Gesù non fu ucciso da una folla inferocita di atei ed agnostici. Fu crocifisso dai sommi sacerdoti, dai capi di chiesa e dalla massa religiosa zelante ed ortodossa. Fu la gente che andava in chiesa ad ucciderlo.

Lo uccisero, inchiodandolo ad una croce infamante, prendendolo a sputi e beffeggiandolo, tutto nel nome della religione. I capi sacerdoti pretendevano di averlo crocifisso per la gloria di Dio! Lo reputavano un impostore.

La gente va all'inferno stando seduta sui banchi della chiesa. Sono devoti, pii, ed hanno una grande fede in una potenza soprannaturale. Parlano molto di Dio. Ma una religione senza spiritualità perderà le loro anime. Cristo stesso avvertì che nel giorno del giudizio molti di quelli che usano il suo nome saranno perduti.

"Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demoni e fatto in nome tuo molte opere potenti? Allora dichiarerò loro: Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!" (Matteo 7:21-23).

In altre parole, per entrare in cielo, occorrerà più che la religione!

Cristo non vive dentro gli edifici delle chiese! Tutte le chiese che siano mai state costruite sono dedicate "alla gloria di Dio". Ma Dio non abita in nessuna chiesa, cattedrale o tempio.

Come tanta gente di oggi, i discepoli erano ammirati dei grandi templi e dalle sinagoghe. Ma Gesù disse:

"Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata" (Marco 13:2).

Calce e mattoni non possono contenere la potenza e la gloria di Dio. La Bibbia dice:

"L'Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d'uomo" (Atti 7:48).

"Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?" (I Corinzi 3:16).

Nell'edificio di una chiesa o di un tempio non c'è assolutamente nulla di sacro. Ciò che rende sacro un edificio sono quelle due o tre persone spirituali che si riuniscono insieme nel suo nome! Egli è lì, in loro! Sono loro che lo portano nell'edificio!

Grazie a Dio, ci sono chiese dove Cristo è veramente presente, ed i bisogni della gente vengono soddisfatti. Ma prendete quelle persone piene di Spirito e portatele fuori dall'edificio: lo si potrebbe senz'altro trasformare in un bar o una sala da ballo. Cristo vive solo nei cuori dei membri della chiesa.

Dio non manderà all'inferno una sola anima, per il fatto che non frequenta la chiesa. Andare in chiesa non può trasformarti, così come passeggiare dentro una stalla non farà di te un cavallo. Noi abbiamo ricevuto l'ordine di incontrarci con altri credenti e riunirci nel suo nome! Ma questo si può fare dovunque. Se avviene in una chiesa viva, ripiena di Cristo, allora andateci! Però, Cristo non ha intenzione di giudicarti sulla base della tua frequenza in chiesa, ma piuttosto sul fatto che cerchi lui. Egli preferisce che tu riesca a trovare un vero corpo di credenti e che adori insieme a loro.

Anche l'apostolo Paolo poteva gridare: "Abbasso la religione". Prima della conversione, era conosciuto sotto il nome di Saulo, persecutore dei cristiani. Che uomo religioso era! Egli ammette:

"...secondo la più rigida setta della nostra religione, sono vissuto da fariseo".

Più avanti, afferma:

"...mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri" (Galati 1:14).

L'uomo più religioso del paese, l'assiduo frequentatore di chiesa, questo fanatico religioso puro e retto amava Dio ma non conosceva Cristo, il suo Figliolo. Un giorno glorioso, a quest'uomo religioso successe qualcosa! Abbandonò la sua religione e scoprì l'Uomo, Cristo Gesù!

"...ma Dio ... si compiacque di rivelare in me il Figlio suo..." (Galati 1:15-16).

Insieme a Paolo, anch'io dico: "Abbasso la religione"! Conoscere Cristo è la sola cosa che conta. Gesù disse:

"Se mi aveste conosciuto avreste conosciuto anche mio Padre" (Giovanni 14:7).

"Chi ha visto me, ha visto il Padre" (Giovanni 14:9).

Ciò di cui ha bisogno il mondo è una nuova rivelazione della potenza di Gesù Cristo! Cosa fu che convinse Saulo ad abbandonare una vita di religione per seguire un Uomo? Cosa gli fece dire:

"Ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo" (Filippesi 3:8)?

Che cambiamento! Improvvisamente, tutta la religione che per lui aveva significato così tanto, non gli è più di alcuna utilità; è tutta spazzatura! Adesso ha trovato la verità! In Cristo! Un uomo che conosceva Dio ha trovato Cristo!

Dio non si rivelò a Saulo perché era religioso. Anche gli altri che erano con lui dovevano essere molto religiosi, se si erano avventurati in un viaggio tanto drammatico, per ridurre i cristiani in catene. Anche loro dovevano avere ricevuto l'incarico da parte dei sacerdoti, essendo stati designati per il loro fervore religioso. Anch'essi udirono la voce. Se Cristo si rivelasse solo alle persone religiose o zelanti, allora si sarebbero tutte convertite.

Dio non ha riguardo alle persone, e allo stesso tempo, non poteva "scegliere" Saulo in maniera arbitraria, per capriccio, fra tutti quelli che viaggiavano con lui.

Cristo spiega perché la rivelazione giunse proprio a Saulo. Il suo spirito, in lui, lo stava "stimolando". Aveva l'anima in travaglio. La sua coscienza lo rimproverava. Era sotto la lama della compunzione. La rivelazione segue la convinzione di peccato. Non puoi essere guarito, fino a quando non cominci ad ammettere la malattia. Solo il malato ha bisogno del medico.

Il Grande Medico stava rispondendo ad uno spirito molto ammalato. Quest'uomo, Saulo, stava veramente male. Più tardi, affermò di avere perseguitato i cristiani, essendo "nell'ignoranza", e che per questo motivo ricevette la rivelazione. Ma l'ignoranza di Saulo non lo rendeva giusto. Dio non risponde solo a quelli che peccano per ignoranza. Lo stolto pecca per ignoranza, e non vede la luce.

C'era qualcosa di più. Esternamente, Saulo stava facendo qualche cosa, ma nella mente pensava diversamente.

"Un uomo è quello che pensa nell'intimo".

Uno può essere, apparentemente, un persecutore, uno che rigetta assolutamente Cristo; all'esterno, può sembrare che non voglia aver nulla a che fare con Cristo. Può apparire come l'uomo che più di tutti odi Cristo, sulla terra. Ma internamente è sofferente. Si trova in guerra! La battaglia infuria!

Anche adesso, in tutto il mondo ci sono persone che parlano ed agiscono come peccatori dai cuori di ghiaccio, ma che sono ad un passo dallo scoprire Cristo come Signore. L'uomo ti giudica in base alle apparenze esteriori, Dio guarda all'intimo. Se uno non riesce a scacciare Cristo dalla sua mente, vuol dire che non potrà mai tenerlo lontano dalla propria vita.

Ho sentito dappertutto degli adolescenti dire: "Non ne ho bisogno; non lo voglio! Lasciatemi tutti in pace". Ma internamente infuria la battaglia. Il coltello della convinzione li trafigge. Sono preoccupati per la loro vita, il futuro, il loro senso di vuoto.

È possibile essere religiosi e perseguitare Cristo? Sì! Saulo lo faceva! Gesù disse così! "Saulo, perché mi perseguiti?" Altri lo avevano perseguitato. I sacerdoti, i farisei, Erode, i soldati romani, ma ad un solo persecutore Gesù chiese il motivo. Non chiese "Perché la persecuzione?", ma piuttosto "Perché proprio tu?"

"Fra tutti quanti, Saulo, perché proprio tu? Potevo capire i soldati, i sacerdoti, i farisei. Erano tutti ciechi, spiritualmente. Lo facevano per odio. Ma tu, perché? Tu sei spiritualmente affamato; sei diverso".

Cristo cercava di mostrare a quest'uomo sincero che non c'era alcuna ragione perché continuasse a rigettarlo. Questa è la domanda che si pone a tutte le anime sincere: "Perché proprio tu?" Per il peccatore incallito, si può capire! Per il cieco che non è mai stato evangelizzato ... forse! Ma tu? PERCHÉ? Per quale ragione?

Vedete, per Saulo, Cristo Gesù non era uno sconosciuto! Quando Gesù gli chiese: "Perché mi perseguiti?", Saulo chiese: "Chi sei tu, Signore?" Ecco il punto. Egli avvertiva di già Cristo nel suo cuore. Era come dire: "Chi sei tu, David Wilkerson?"

Non puoi chiamarlo Signore senza riverirlo! Non puoi chiamarlo Signore, se non per lo spirito.

"Nessuno può chiamarlo Signore, se lo Spirito non è in lui"

Lo Spirito Santo aveva operato su Saulo. Egli avrebbe potuto ben dire: "Sei proprio tu, Signore? Allora eri tu quello che mi ha reso cosi miserabile!?" Ecco un uomo sotto la convinzione dello Spirito Santo, con un crescente disgusto per il suo rigetto, che sa nel suo cuore ciò che è giusto, ma continua a comportarsi come uno che rifiuta.

Cristo incontrò Saulo sulla via di Damasco, perché egli era pronto ad abbandonare la sua religione per scoprire la realtà. La prima cosa che fece, quando la luce sfolgorò, fu di cadere sulla sua faccia. Gli altri rimasero senza parole! Udirono la stessa voce, ma non mossero un muscolo. Rimasero immobili, senza riuscire a scorgere il significato di tutto ciò. Saulo cedette e si arrese alla prima chiamata. Questo persecutore che all'apparenza sembrava freddo e calcolatore, in realtà aveva un cuore tenero.

"Guarderò colui che ha un cuore rotto ed uno spirito contrito"

La luce irrompe nella nostra religiosità, per mostrare Cristo. "Improvvisamente una luce sfolgorò". Questa luce fu un'improvvisa rivelazione, non della potenza o dell'amore di Cristo, ma di ciò che lui stesso stava facendo a Cristo. Questo lo colpì all'improvviso tanto duramente e traumaticamente, che egli divenne per un tempo letteralmente cieco! Perse anche l'appetito. Quando tutto ciò gli venne inaspettatamente addosso, egli non poté sopportarlo. Paolo deve aver ragionato nella mente: "La mia religione mi ha tenuto nelle tenebre. Stavo rigettando l'Unico che potesse soddisfare i miei bisogni. Sono stato così cieco. Questo era tutto ciò che ho sempre desiderato. Non era altro che lui! Come ho fatto ad essere così cieco? Come ho potuto resistere tutto questo tempo? Perché non me n'ero accorto finora?"

Saulo era semplicemente nelle doglie del pentimento! Era la sua anima che gridava: "Basta! Non ce la faccio più. L'ho offeso abbastanza. Ho bisogno di lui. Ne ho abbastanza di una religione morta".

Il pentimento non è semplicemente dispiacere per il peccato. È il dolore per avere respinto il suo amore, per averlo tenuto lontano! Il pentimento dice: "Signore, ti ho rifiutato per troppo tempo. Adesso ho bisogno di te."

La luce non sfolgorò a Gerusalemme. Lo Spirito non attese fino a quando egli non avesse legato i cristiani e li avesse portato in prigione. Se lo avesse colpito davanti a tutti quei testimoni, davanti ai sacerdoti ed a tutti i prigionieri cristiani, non sarebbe stata una cosa più spettacolare, una testimonianza più grande? Non sarebbe stata una cosa più efficace, se qualche migliaio di prigionieri cristiani lo avessero visto cadere sulle ginocchia e convertirsi?

No! Nessun predicatore! Nessun testimone cristiano! Nessun consigliere! Nessuna voce umana! Era tutto solo davanti alla sua stessa truppa. I suoi amici, i compagni, dovevano essere i primi a vedere e a sapere del miracolo della sua vita.

Egli stava per abbandonare quella combriccola che odiava i cristiani. Stava per intraprendere un cammino lontano da quella gente e, per un certo tempo, solitario! Videro il loro migliore amico diventare spirituale, non religioso.

"Povero Saulo", avranno pensato; "ha perso la ragione, è ammattito. Nessuno la starà mai più ad ascoltare. Ha rinunciato a tutto quello per cui aveva lavorato. Poveretto!"

Se vai con Cristo, i tuoi vecchi amici saranno i primi ad andar via, anche se poi dovrai camminare da solo!

Il Saulo religioso divenne il Paolo spirituale, ed un mondo completamente nuovo gli si schiuse. Invece che di religione vuota, fu "ripieno di Spirito Santo". Mentre prima era pieno di amarezza, odio, cecità, adesso la potenza di Dio operava in lui. Ora poteva vivere la vita nel modo in cui era giusto viverla. Gli fu data forza. Scoprì nuovi amici: "i discepoli di Damasco". Quelli che in passato aveva odiato, adesso li amava. Quei cristiani "fanatici" adesso erano i suoi migliori amici! Scoprì che ora aveva tutto in comune con loro.

La cosa più importante: gli fu data la vita di resurrezione. Questo fariseo religioso, che una volta era morto, divenne vivente in Cristo! Ecco quello che ottenne al posto della religione! Otteniamo la vita, com'è giusto che la vita debba essere vissuta! Vita nei luoghi celesti in Cristo!

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Tradotto in Italiano da Enrico Arata - Formattato HTML da Marco Fornasini

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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