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Siate Santi!


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di David Wilkerson
1982
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Tre mesi dopo aver lasciato l'Egitto, il popolo d'Israele arrivò alla base del monte Sinai e qui si accampò. Mosè salì sopra quell'aspra montagna per poter comunicare con il Signore. Dio lo chiamò e disse:

"Ecco, io verrò a te in una fitta nuvola, affinché il popolo oda quando io parlerò con te, e ti presti fede per sempre..... Va' dal popolo, santificalo oggi e domani; fa' che si lavi le vesti. Siano pronti per il terzo giorno; perché il terzo giorno il SIGNORE scenderà in presenza di tutto il popolo sul monte Sinai...... Il terzo giorno, come fu mattino, ci furono tuoni, lampi, una fitta nuvola sul monte e si udì un fortissimo suono di tromba. .... Il monte Sinai era tutto fumante, perché il SIGNORE vi era disceso in mezzo al fuoco; il fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte. Il suono della tromba si faceva sempre più forte; Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce" (Esodo 19:9-19).

Cosa disse Dio a gran voce a Mosè e al popolo che aveva scelto? Queste parole:

"...e mi sarete un regno di sacerdoti, una nazione santa" (Esodo 19:6).

Nel libro degli Ebrei c'è una profezia così potente da scuotere la terra, che ci viene rivelata in questo tempo. Dio ha promesso di parlare ancora una volta come fece sul monte Sinai!

"...la cui voce scosse allora la terra e che adesso ha fatto questa promessa: Ancora una volta farò tremare non solo la terra, ma anche il cielo" (Ebrei 12:26).

"Badate di non rifiutarvi d'ascoltare colui che parla; perché se non scamparono quelli, quando rifiutarono d'ascoltare colui che promulgava oracoli sulla terra, molto meno scamperemo noi, se voltiamo le spalle a colui che parla dal cielo" (Ebrei 12:25).

Ancora una volta Dio sta parlando dal cielo. Il messaggio è lo stesso di quello che fu detto ai giorni di Mosè. Il nostro Dio ci sta ancora adesso indirizzando questo comando che incute timore:

"Siate santi, perché io sono santo" (1 Pietro 1:16).


Dio Esige Perfetta Santità


Noi non possiamo eludere il linguaggio delle Scritture! Non possiamo sottrarci alla sfida della descrizione che Dio da, per quelli che sono chiamati:

  • santi e senza colpa
  • gloriosi, senza macchia o difetto
  • santi, irreprensibili, senza biasimo
  • giusti, puri, netti
  • nettati da tutto il sudiciume della carne
  • Il mondo intero conosce già da tristi esperienze che il comandamento di essere santi come Dio, è assolutamente impossibile da mettere in pratica! Le Scritture ci dicono:

    "Non c'è nessun giusto, neppure uno....Non c'è nessuno che pratichi la bontà, no, neppure uno" (Romani 3:10-12).

    Noi tutti abbiamo peccato e siamo usciti fuori dalla santità di Dio. Tutto il genere umano ha fallito miseramente nell'obbedienza al comando di essere santi come Dio è.

    Dio non dice: "Siate santi!" ma: "Siate santi come IO lo sono!" In questi tempi che diventano sempre più corrotti ed immorali, la potente chiamata alla santità diventa sempre più forte nei cuori degli uomini.

    Ci sono solo tre modi per rispondere al comandamento di Dio di essere santi. Vediamo ora quali sono queste tre risposte.


    I. La Prima risposta è Quella di Abbandonare Tutto e
    Smettere di Cercare di Fare l'Impossibile.


    Ho predicato in una prigione a Città del Messico ad oltre 150 stupratori ed assassini. Ho svolto il mio ministero davanti ad alcuni tra i più grandi peccatori esistenti sulla terra, fra cui prostitute, gangster, spacciatori di droga ed alcolisti. Mi è sempre venuta in mente una domanda: "Com'è accaduto che lui o lei, sia diventato così? Come è possibile che quello che una volta era un tenero fanciullo abbia cambiato la sua via per diventare così reietto ed empio? Come ha fatto il diavolo ad avere il potere su loro?"

    La stessa domanda potrebbe essere rivolta agli Ebrei che udirono personalmente la voce di Dio sul monte Sinai: "Come possono aver dimenticato il tuono, i lampi, il suono di tromba, la soprannaturale colonna di fumo, il violento terremoto e la potente voce dell'Onnipotente Iddio? Come possono essersi rivoltati per diventare, maledetti, adulteri ed empi?" Per sei giorni questo popolo vide la gloria di Dio: "Ai figli d'Israele la gloria del SIGNORE appariva come un fuoco divorante sulla cima del monte" (Esodo 24:17). Poi quaranta giorni dopo, questo stesso popolo che si era prostrato a terra a causa della presenza santa di Dio, danzò nudo intorno ad un vitello d'oro, adorando un idolo inanimato, divertendosi, fornicando, facendo baldoria, in maniera totalmente corrotta! Solo 40 giorni per passare dal cielo all'inferno! Dio era infuriato! Egli comandò a Mosè: " Va', scendi; perché il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è corrotto; si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire"(Esodo 32:7-8).

    Non c'è alcun altro episodio nella storia simile a questo. In soli 40 giorni, un popolo santo - ed un santo sacerdozio - si corruppe. Aaronne, il sommo sacerdote, andò sulla cima del Monte Sinai insieme a Mosè, "...e videro il Dio d'Israele. Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso" (Esodo 24:10). Come è stato possibile che un uomo che aveva visto la gloria di Dio sia cambiato così repentinamente, abbia fuso un vitello d'oro, costruito un altare a questo idolo ed invitato tutto Israele ad inchinarsi ed adorarlo?


    Dietro ogni ribellione c'è una collera verso Dio
    perché ci chiede ciò che noi crediamo essere richieste impossibili!


    Per giorni gli Israeliti sedettero nelle loro tende - pieni di paura per un Dio santo che chiedeva santità da loro. Presto cominciò a farsi luce in loro l'impossibilità di un tale compito. Li posso vedere andare di tenda in tenda, riunirsi in piccoli gruppi e sfogare il proprio malcontento: "Come potremmo mai vivere secondo tale impossibile richiesta? Come potremmo mai essere simili a Dio?" Qualcuno riuscì anche a dire l'inconcepibile: "So io che fare: mi rifiuterò di vivere in questa paura! Io non voglio servire un Dio di paura - un Dio che richiede cose impossibili!"

    Presto la ribellione si estese come un fuoco. Il popolo cominciò a dire: "Perché il Dio di Mosè ci ha portato in questo luogo selvaggio ed inospitale, sapendo quanto siamo deboli e fragili, per permettere che siamo tentati? Oltretutto ci fa delle richieste impossibili!"

    Perfino Aaronne il Sommo Sacerdote dovette cedere a questo senso di impotenza. Egli aveva visto la santità di Dio che sembrava così alta ed irraggiungibile. Poi discese il Monte Sinai fino alla realtà della sua condizione di peccato! Alla fine anche lui disse: "Sono sfinito - non potrò mai farcela - sono così debole e pieno di peccato".

    Il mondo è furioso verso Dio! Essendo adirato, Egli li ha condotti in un deserto di tentazioni e peccato, rendendoli tremanti di paura ed poi ha richiesto loro di essere santi e puri! E peggio di ogni cosa - secondo il loro modo di pensare - non ha mostrato a nessuno come diventare santi e buoni!


    II. Un'altra possibile risposta alla richiesta di santità da parte di Dio
    è di fare del nostro meglio, per quanto umanamente possibile, per obbedire!


    Quale dolore, quale sofferenza, quale sovrumana fatica viene sopportata dal popolo zelante che cerca di obbedire al comando di Dio di essere santo! Paolo dice di loro:

    "Io rendo loro testimonianza infatti che hanno zelo per Dio, ma zelo senza conoscenza. Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio" (Romani 10:2,3).

    Essi ascoltano il forte comando di Dio: "Siate santi!" Così rispondono: " Io sarò santo – a costo di morire! Vivono sotto un terribile peso perché non conoscono le Scritture! Vogliono essere santi per cercare di obbedire a Dio tramite la sola forza di volontà.

    In fin dei conti la Bibbia dice:

  • fuggite ogni apparenza di peccato
  • resistete al diavolo ed egli fuggirà da voi
  • deponete via da voi ogni peccato che facilmente vi attacca
  • lasciate il vecchio uomo e tutti i suoi peccaminosi desideri
  • non sottomettete il vostro corpo alla tentazione
  • sembra che Dio abbia lasciato su noi ogni responsabilità. Così noi sbagliamo cercando di essere santi!

    Alcuni smettono di fumare, bere, ballare, giocare a carte, o anche di andare a teatro. Altri cercano di compiacere Dio digiunando, pregando e implorandoLo: "Togli tutti i miei desideri malvagi ". Vengono fatte promesse su promesse, che non verranno mantenute! A volte attraverso sforzi sovrumani, tali promesse durano una settimana o un mese o magari qualcosa di più, ed essi riescono a non cadere in tentazione Ma quando pensano che la vittoria sia arrivata, cadono un'altra volta! Tentati, sconfitti e soli nella disperazione!

    Perché? Per il motivo che se non si sottomettono alla giustizia di Cristo attraverso la fede, tutto diventa vano. Essi stanno cercando di raggiungere una méta impossibile! Tutte le nostre buone opere debbono scaturire da un cuore puro, santificato dalla fede nell'opera di Cristo sulla croce.

    Dio disdegna gli sforzi di essere santi, quando sono fatti solo con le forze umane! Egli disdegna ogni libro, ogni sermone, ogni dottrina che chiama gli uomini alla santità, attraverso regole e tradizioni fatte da uomini. Tutti i movimenti di santità sono nati dal desiderio umano di fare tutto quanto umanamente possibile per piacere a Dio ed essere santi. Alcuni di questi movimenti sono diventati estremamente moralisti.

    La storia della chiesa è piena di idee ridicole sul come essere santi. Ho letto di monaci che dormivano su fasci di spine e mucchi di vetri rotti. Altri legavano un piede e si muovevano saltando sull'altro fino a che non perdevano l'uso del piede legato. Simone lo Stilita stette per trent'anni sulla cima di una colonna (o stele - da cui il nome Stilita – n.d.t.), e quando divenne troppo debole per continuare a starci vi si incatenò sopra. Nel Medio Evo, lunghe processioni di flagellanti viaggiavano attraverso i paesi, lamentandosi, piangendo, cantando tristi canti di penitenza, frustandosi le schiene mentre marciavano. Migliaia di persone si unirono a queste processioni nello sforzo di "scacciare via il peccato".

    Anche noi abbiamo colpe simili. Noi abbiamo inventato maniere moderne per raggiungere la santità. Prima i capelli corti erano sintomo di peccato, poi lo erano i capelli lunghi. Il trucco femminile e adornarsi di gioielli venivano considerati da alcuni cose del mondo. Le maniche ed i vestiti lunghi per le donne venivano invece considerati santi. Cucinare la domenica o andare in bicicletta il sabato era peccaminoso. Alcuni pensavano che per essere santi bisognava essere poveri. Altri invece credevano che Dio volesse una totale separazione dalla società, quindi nacquero i monasteri.

    Pensate a tutti libri scritti da "santi" uomini. Persone che hanno fatto della santità qualcosa di irraggiungibile – come se ci volesse una vita intera di negazione di se stessi, di afflizione, di cordoglio, di lunghi digiuni e di profonda umiltà! Questi libri sembrano essere così santi e puri. Ma molti di essi sono abominevoli agli occhi di Dio. Perché questi cosiddetti santi uomini non si sono mai sottomessi alla giustizia di Cristo – un dono che viene elargito esclusivamente tramite la fede.

    L'apostolo Paolo dice:

    "...e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede"(Filippesi 3:9).


    III. L'Unica Risposta Alla Richiesta di Dio per la Santità
    è la Nostra Totale Arresa alla Santità di Cristo!


    "Ora però, indipendentemente dalla legge, è stata manifestata la giustizia di Dio, della quale danno testimonianza la legge e i profeti: vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesù Cristo, per tutti coloro che credono - infatti non c'è distinzione: tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio - ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù ..." (Romani 3:21-24).

    Dio ci ha rivelato una maniera certa per diventare assolutamente santi e perfetti al Suo sguardo – attraverso la quale tutti i Suoi figliuoli possono vivere in assoluta pace e gioia, sapendo che Dio veglia su di loro che sono santi, puri ed ineccepibili. E questo è un vero regalo!

    Il Suo dono di santità non potrà mai essere una ricompensa per nessuna cosa che noi possiamo aver fatto. Esso è un immeritato e non guadagnato favore! Un puro e semplice regalo!

    Che diremo dunque che il nostro antenato Abrahamo abbia ottenuto secondo la carne?

    "Poiché se Abrahamo fosse stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che vantarsi; ma non davanti a Dio; infatti, che dice la Scrittura? "Abrahamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia". Ora a chi opera, il salario non è messo in conto come grazia, ma come debito; mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede è messa in conto come giustizia ..." (Romani 4:1-5).

    Qualcuno potrebbe dire: "Io so che diventare santo è umanamente impossibile – ma con l'aiuto di Dio ogni cosa è possibile." In altre parole: "Io potrò essere santo solo se Dio mi aiuta ad esserlo!" Certamente sembra che abbiamo operato nella maniera migliore quando, dopo aver fatto tutto il possibile, ci rivolgiamo a Dio per avere un piccolo aiuto!

    Sbagliato! Gravissimo errore! Noi non possiamo essere santi – anche con l'aiuto di Dio – perché Egli non assiste un ladro che cerca di penetrare per una via che Lui non ha preparato.

    Questo è il dilemma che affligge oggi molti cristiani. Essi pregano: "Oh Dio, non vedi come io mi sto sforzando? Non senti l'agonia del mio cuore? Non guardi come io lotto con tutte le mie forze per rimanere puro? Dio, perché non intervieni con speciale potenza per aiutarmi in questo combattimento?"

    Noi pensiamo che Dio sia deliziato dai nostri lacrimevoli sforzi. Ci aspettiamo che Lui si alzi in piedi per applaudire il nostro duro lavoro, desideroso di sollevarci quando cadiamo. Noi consideriamo che Egli sia compiaciuto dai nostri combattimenti, dalle lotte contro il peccato e dalla nostra resistenza alle tentazioni! Ma la Parola di Dio dice: "Allo stesso modo quando uno lotta come atleta non riceve la corona, se non ha lottato secondo le regole" (2 Timoteo 2:5).

    Dio non è interessato in Cristiani che fanno battaglie contro l'inevitabile peccato. Egli non è interessato a rattoppare i loro punti deboli. Non vuole avere nulla a che fare con i nostri combattimenti scelti accuratamente. Vuole più di questo – Egli vuole far indossare la veste di giustizia a coloro che sono affamati di santità! Lui vuole cambiare i nostri sporchi stracci di auto-rettitudine per uno spirito di santità – una vita di santità – attraverso la fede in Cristo. Vuole mettere fine a tutti i nostri inutili e demoralizzanti combattimenti per diventare santi!

    La sottomissione è l'unica via per la santità di Dio: "...sottomettendovi alla giustizia di Cristo, attraverso la fede..."

    Sottomettersi significa "rinunciare alla forza della vostra volontà". Con Dio non esistono cose come la forza della volontà – tutta la forza è Egli stesso! Egli non permette altra forza che la Sua! Dio richiede assoluta santità per una ragione – Egli vuole che ci umiliamo a questa richiesta! Lui guarda i nostri sforzi per essere santi con pazienza, aspettando che falliamo così miseramente, che corriamo al Suo trono, cadiamo sulle ginocchia e gridiamo: "Non c'è speranza! Non riuscirò mai ad essere santo! Sono debole, voluttuoso, peccaminoso – non c'è niente di buono dentro di me!" Questo è il genere di pentimento che Dio sta cercando, confessare la nostra debolezza ed i nostri inutili sforzi, riconoscendo che non abbiamo alcuna forza in noi stessi.

    Miei cari, ascoltate, voi non potrete essere rivestiti della santità di Cristo se non abbassate la testa dinanzi al trono di Dio, riconoscendovi nudi, poveri, miserabili e totalmente bisognosi di aiuto!

    Dovete ammettere una volta per tutte che non avete la forza di resistere al peccato – che non avete niente da offrire al Signore se non un fiacco, sconfitto e debole pezzo di argilla. Dovete ammettere che non potete essere santi – perfino se aiutati. La santità vi è data come un regalo.

    Il più gran dono che voi potete dare al Signore è la vostra fiducia ed Egli vi darà la Sua santità! Isaia esultò dicendo:

    "Io mi rallegrerò grandemente nel SIGNORE, l'anima mia esulterà nel mio Dio;

    poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza,mi ha avvolto nel mantello della giustizia ... così il Signore, DIO, farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le nazioni." (Isaia 61:10,11)

    Tutto l'inferno cerca di irrompere in questo dannato mondo. Uomini malvagi e seduttori stanno diventando sempre più spavaldi e violenti. Nelle ore di maggior visione della TV vengono mostrate nudità; le televisioni a pagamento mostrano film porno. Satana ha dichiarato guerra ai santi! Corruzione, adulterio, alcolismo, dissolutezza sessuale, vengono in questo mondo come mai visti prima. Tutto intorno siamo circondati da malvagità, paura, crudeltà – derisione di tutto ciò che è santo e puro!

    Come possiamo noi rimanere fermi in un tale momento? Quale può essere la nostra difesa? Come possiamo rimanere santi in una età così perversa? Come può il genere umano resistere alla condanna che sta per venire? Chi può mantenersi incontaminato e senza essere macchiato da tutto ciò? Nessuno! Nessuno può farlo con le proprie forze.

    Questo è il motivo per cui questo messaggio di totale arresa deve fare presa sulle nostre anime! Solo Dio ha la forza di mantenerci santi – per presentare a Se Stesso un popolo senza macchie e brutture.

    Credete in questo – l'Iddio che ci ha dato la Sua Santità, ha il potere di mantenerci in essa! Il posto più sicuro sulla terra è ai piedi della Croce, umiliati davanti al trono di Dio. Più i tempi si presentano malvagi, più abbiamo bisogno di essere arresi! State sottomessi! Non rinunciare ma arrendersi!

    Ora puoi comprendere che cosa significhi realmente camminare nello Spirito, così come puoi capire il modo di non compiacere le concupiscenze della carne. E questo significa: vivere in ogni tempo in uno stato di costante sottomissione e abbandono al potere di Dio! Vivendo in uno stato di totale arresa e rinunciando a cercare di fare da sé. Diventando totalmente dipendenti da Dio per compiere tutto quanto per te ed attraverso te.

    Siate Santi – Come Io Sono Santo – Solo Attraverso La Fede!

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    Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771, USA.


    Tradotto in Italiano da Carmelo D'Amico - Formattato HTML da Marco Fornasini

    Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
    Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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