È arrivato il momento della verità!

di David Wilkerson
8 Dicembre 1986
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"La rettitudine si è ritirata, e la giustizia si è tenuta lontana; la verità infatti soccombe sulla piazza pubblica, e il diritto non riesce ad avvicinarvisi; la verità è scomparsa, e chi si allontana dal male si espone a essere spogliato. Il SIGNORE ha visto, e gli è dispiaciuto che non vi sia più rettitudine" (Isaia 59:14-15).

Il profeta Isaia disse: "La verità è caduta per le strade, la porta è stata chiusa in faccia alla santità, e quelli che vogliono seguire il Signore pienamente stanno diventando delle vittime, per colpa di una predicazione debole".

Il profeta avverte quei credenti giovani e sinceri che si scandalizzano perché ) loro capi non predicano la verità della santità. Egli disse: "Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verità" (Isaia 59:4).

Ezechiele è ancora più duro riguardo alcuni ministri di Dio che calpestano la verità e distruggono delle vite, solo per soddisfare interessi egoistici: "In lei i suoi profeti cospirano; come un leone ruggente che sbrana la preda, costoro divorano la gente, pigliano tesori e cose preziose, moltiplicano le vedove in mezzo a lei. I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei sabati, e io sono disonorato in mezzo a loro. I suoi capi, in mezzo a lei, sono come lupi che sbranano la loro preda: spargono il sangue, fanno perire la gente per saziare la loro cupidigia. I loro profeti intonacano per loro tutto questo con malta che non regge: hanno visioni vane, pronosticano loro la menzogna, e dicono: Così parla DIO, il Signore, mentre il SIGNORE non ha parlato affatto." (Ezechiele 22:25-28).

Dio era alla ricerca di qualcuno che volesse insorgere per la verità. L'inganno ed il compromesso avevano gettato giù le mura di protezione. "Io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io non lo distruggessi; ma non l'ho trovato" (Ezechiele 22:30).

Geremia affermò che i suoi occhi erano "delle sorgenti di lacrime" perché il popolo di Dio si era dato alla malvagità, erano diventati adulteri, un'assemblea di gente sleale. Il suo cruccio dipendeva da tutte le bugie predicate da falsi profeti e sacerdoti egoisti. Egli ne parlava così: "Non sono buoni per la verità; non predicano la verità" (Geremia 9:2,3,5).

Osea avvertì che Dio aveva una controversia col suo popolo, a motivo del fatto che la verità era calpestata. "Ascoltate la parola del SIGNORE, o figli d'Israele. Il SIGNORE ha una contestazione con gli abitanti del paese, poiché non c'è verità, né misericordia, né conoscenza di Dio nel paese: Si spergiura, si mente, si uccide, si ruba, si commette adulterio; si rompe ogni limite e si aggiunge sangue a sangue" (Osea 4:1,2).

Più Dio benediceva il suo popolo, più questo diventava peccatore e corrotto. Il peccato divenne sempre più diffuso e quelli che stavano sul pulpito alimentavano i loro desideri malvagi. Il pulpito ed il popolo erano ugualmente corrotti: "Più si sono moltiplicati, e più hanno peccato contro di me; io trasformerò la loro gloria in vergogna. Si nutrono dei peccati del mio popolo; il loro cuore è avido della sua malvagità. Perciò il sacerdote subirà la stessa sorte del popolo: io lo punirò per la sua condotta e lo ripagherò delle sue azioni" (Osea 4:7-9).

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Figli bastardi!

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I pulpiti erano tanto accondiscendenti e compromessi, che davano alla luce figli bastardi! Osea profetizzò: "Andranno con le loro greggi e con le loro mandrie in cerca del SIGNORE, ma non lo troveranno: egli si è ritirato da loro. Hanno agito perfidamente contro il SIGNORE; hanno generato figli bastardi ... " (Osea 5:6-7).

In ebraico, la parola "bastardo" usata in questo passo, rende l'idea di colui che si è allontanato, si è rivolto altrove, per commettere adulterio! Io amo questa generazione di giovani, e Dio ha un residuo santo fra di loro, ma non riesco a pensare, per molti di loro, ad una descrizione migliore di quella che ne fa Osea: "Sono diventati figli bastardi". Intendo dire, bastardi rispetto alle vie diritte del Signore. La predicazione accondiscendente al peccato, così prevalente oggi, ha dato alla luce una generazione di giovani talmente impastati col lievito di questo mondo da essere diventati bastardi rispetto alla verità ed alla santità. Riescono a portare le Bibbie in concerti rock impuri. I componenti del complesso rock "The Stryper" (un complesso cristiano?) roteano i fianchi indirizzando gesti sensuali alle ragazze, e poi gettano loro delle Bibbie.

Come mai questa generazione è così cieca rispetto alla verità della separazione dal mondo? Come mai tante ragazze cristiane hanno figli al di fuori del matrimonio? Perché migliaia dei nostri ragazzi cristiani sono così confusi, incerti, ed usano droghe? Come mai sono migliaia quelli che bevono? Perché i complessi "metal" e rock hanno così buon gioco nell'affascinare i cuori dei nostri figli?

Osea disse bene: c'è tradimento sul pulpito! Sono troppo pochi gli araldi della verità! Troppo pochi sono quelli che non restano vittime di uno spirito d'inganno! Troppo pochi gli uomini e le donne che camminano nella verità, che vogliono mostrare al popolo di Dio la differenza fra il santo ed il profano.

Osea disse che i profeti erano diventati degli inganni, delle trappole, "perché si sono corrotti". Egli pregava Dio che desse loro un seno che abortisse e non portasse più frutto. "Da' a loro, o SIGNORE! Che darai? Da' a loro un seno che abortisce e delle mammelle asciutte ... essi non faranno più frutto ..." (Osea 9:14-16).

Ciò che mi preoccupa di più è che questa generazione di figli bastardi rifiuta ogni correzione! Non tremano davanti alla Parola di Dio. Semplicemente, imbiancano col nome di Gesù tutti i loro peccati. Rifiutano completamente la riprensione; si sono induriti nelle loro vie e sono condotti da pastori ed insegnanti che coprono i loro compromessi. "Cose spaventevoli e orribili si fanno nel paese: i profeti profetano bugiardamente; i sacerdoti governano agli ordini dei profeti; e il mio popolo ha piacere che sia così. Che cosa farete voi quando verrà la fine?" (Geremia 5:30-31).

Geremia aggiungeva: "Questa è la nazione che non ascolta la voce del SIGNORE, del suo Dio, e che non vuol accettare correzione; la fedeltà è perita, è venuta meno nella loro bocca." (Geremia 7:28).

I profeti predissero che Cristo avrebbe ricostruito un tabernacolo santo, fondato sulla verità! "Così parla il SIGNORE degli eserciti: Io provo per Sion una grande gelosia, sono geloso di lei con grande ardore. Così parla il SIGNORE: Io torno a Sion e abiterò in mezzo a Gerusalemme; Gerusalemme si chiamerà la Città della fedeltà, il monte del SIGNORE degli eserciti, Monte santo" (Zaccaria 8:2-3).

Cristo venne per costituirsi un popolo che amasse la verità, camminasse nella luce d'essa e la predicasse pienamente. Il santo monte sul quale è costruita la Nuova Gerusalemme apparterrà solo a coloro i quali eseguono il giudizio sull'idolatria ed ogni peccato nascosto. Zaccaria profetizzò: "Queste sono le cose che dovete fare: dite la verità ciascuno al suo prossimo; fate giustizia, nei vostri tribunali, secondo verità e per la pace" (Zaccaria 8:16).

In questi ultimi giorni il nostro Signore sta facendo sorgere un popolo santo, libero dall'inganno e dalla disonestà! Esso vorrà camminare nel santo timore di Dio! Rifiuterà di accompagnarsi agli ipocriti, ai fraudolenti o agli imbroglioni. Ama la santa riprensione e vuole camminare sotto la luce indagatrice dello Spirito Santo. Isaia profetizzò: "Il trono è stabilito fermamente sulla clemenza e sul trono sta seduto fedelmente, nella tenda di Davide, un giudice amico del diritto e pronto a far giustizia" (Isaia 16:5).

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Un cuore come quello di Davide!

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"In quel giorno il SIGNORE proteggerà gli abitanti di Gerusalemme; colui che fra loro vacilla sarà, in quel giorno, come Davide; la casa di Davide sarà come Dio, come l'angelo del SIGNORE davanti a loro. (Zaccaria 12:8)

I profeti dissero che Cristo avrebbe ricostruito il suo tabernacolo, come ai giorni di Davide. Questo vuol dire che in questi ultimi giorni Dio avrà un popolo con lo stesso cuore di Davide: sincero, fedele a Dio! Un cuore senza parti oscure, senza peccati nascosti, senza desideri segreti. Un uomo interiore nel quale abiti tanta di quella verità, che quando il peccato viene scoperto o rivelato, viene immediatamente confessato e rigettato.

Davide disse: "Ma tu desideri che la verità risieda nell'intimo: insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore, o Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo" (Salmo 51:6,10). E anche: "Il SIGNORE è giusto in tutte le sue vie e benevolo in tutte le sue opere. Il SIGNORE è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verità" (Salmo 145:17-18).

Sul letto di morte, Davide raccomandò a Salomone di seguire i suoi passi nel cammino col Signore in verità e con tutto il cuore! "Se i tuoi figli veglieranno sulla loro condotta camminando davanti a me con fedeltà, con tutto il cuore e con tutta l'anima loro, non ti mancherà mai qualcuno che sieda sul trono d'Israele" (I Re 2:4).

Tutte le forze demoniache dell'inferno, tutti i principati e le potestà nei luoghi celesti, non possono vanificare il piano di Dio, che è quello di avere un popolo santo che cammini davanti a lui in verità, con tutto il cuore.

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L'ira di Dio è destinata a quelli che
corrompono la verità rimanendo nel peccato!

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"L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro" (Romani 1:18,19).

Che tragedia! Mentre Cristo sta costruendo per se stesso una santa città fondata sulla verità; migliaia di persone, inclusi dei predicatori del vangelo di Cristo, stanno barattando la verità con una bugia! "Essi, che hanno mutato la verità di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno" (Romani 1:25).

Quando lo Spirito Santo mostra il peccato che c'è in una vita, quella è la VERITÀ della santità di Dio che pretende il possesso del cuore. Continuando ad andare avanti nel tempo, lo Spirito Santo chiama ad una totale resa e ad abbandonare le concupiscenze ed i peccati che ci dominano. Egli non cesserà mai di pretendere verità e giustizia nell'interiore dell'uomo!

Quando l'ammonimento dello Spirito Santo viene ignorato ed il cuore continua ostinatamente a conservare i desideri ed i peccati, è possibile diventare talmente duri che Dio abbandona il cuore stesso alla menzogna! Paolo avvertiva: "Con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati. Perciò Dio manda loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna; affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati" (2 Tessalonicesi 2:10-12). Hanno rigettato gli ammonimenti contro il peccato, hanno disprezzato la verità, amando i loro piaceri ed indulgendo alle loro passioni. "Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi" (Romani 1:24).

Qual è la menzogna alla quale Dio li abbandona? E' una mente depravata, reproba, cieca a qualsiasi giudizio. E' un cuore talmente indurito dal peccato, da essere diventato immune al timore di Dio! E' la perdita di ogni discernimento spirituale. "Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette" (Romani 1:32).

Nel "Pellegrinaggio del Cristiano", quando Cristiano sta per lasciare la casa dell'Interprete, gli viene detto: "Rimani ... finché ti abbia mostrato qualcos'altro, e poi riprenderai il cammino". Cos'è che doveva vedere Cristiano prima di riprendere il viaggio? Era l'Uomo della Disperazione seduto in una gabbia di ferro. Cristiano chiede: "Ma come mai ti sei ridotto in questa condizione?" Il prigioniero risponde: "Cessai di vigilare e di essere sobrio; abbandonai le redini dei miei desideri: peccai contro la luce della Parola, e la bontà di Dio; ho contristato lo Spirito, ed egli è partito da me; io ho tentato il Maligno, ed egli è venuto a me; ho provocato la collera di Dio, ed egli mi ha lasciato, e il mio cuore è indurito a tal punto che non posso pentirmi".

Chi è quest'uomo disperato chiuso nella gabbia di ferro? E' l'uomo o la donna che cerca di andare avanti facendo la volontà di Dio e conservando al tempo stesso qualche forma di segreta corruzione nel cuore. La gabbia di ferro è la maledizione di un indurimento interiore sopra i servi di Dio che hanno ridotto al silenzio l'ultimo sussurro e che adesso continuano a svolgere il ministero nell'adulterio e nell'ipocrisia, senza alcun senso di vergogna. Non sanno più arrossire. La gabbia di ferro simboleggia la condizione del sentimento "di ciò che ormai è finito"; il giudizio di Dio contro tutti quelli che hanno dato se stessi ai desideri dominanti della loro carne.

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C'è un potere di rivincita da parte della santità

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C'è una sorta di rivincita solenne e terrificante che attende ogni servo di Dio che si prende gioco della verità indulgendo in passioni peccaminose. Ogni servo di Dio che perverte la santità di Dio davanti agli occhi del popolo riceverà la vendetta.

Puoi testimoniare del potere vendicativo della santità sul Monte Nebo, quando Mosè si sentì dire da parte di Dio: "Tu morirai sul monte sul quale stai per salire e sarai riunito al tuo popolo ... perché mi siete stati infedeli in mezzo ai figli d'Israele, presso le acque di Meriba, a Cades, nel deserto di Sin, in quanto non mi avete santificato in mezzo ai figli d'Israele. Tu vedrai il paese davanti a te, ma là, nel paese che io do ai figli d'Israele, non entrerai" (Deuteronomio 32:50,52).

Mosè aveva agito davanti al popolo, in modo tale che la verità della suprema santità di Dio aveva subito un colpo. Per colpa sua, Dio era apparso davanti al popolo meno santo di quanto in realtà fosse. Il motivo della severità della punizione fu il fatto che egli era noto per la sua mitezza e santità. Molti giovani Israeliti che entrarono nella terra promessa avevano peccato molto più gravemente. Ma Dio punisce più severamente coloro che sono chiamati ad esaltare la sua santità. Molto ci si aspetta da colui al quale molto è stato dato. "Le mosche morte fanno puzzare e imputridire l'olio del profumiere: un po' di follia guasta il pregio della saggezza e della gloria" (Ecclesiaste 10:1).

Il potere vendicativo della santità è chiaramente rivelato nella tragedia dei due giovani sacerdoti del Signore, Nadab ed Abihu. Essi erano stati sulla montagna con Mosè, Aaronne ed i settanta anziani. "E videro il Dio d'Israele. Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso. Ma egli non stese la sua mano contro quegli eletti dei figli d'Israele; anzi essi videro Dio, e mangiarono e bevvero" (Esodo 24:10-11).

Questi stessi sacerdoti che erano stati testimoni dell'indicibile gloria e presenza di Dio, offrirono un fuoco estraneo davanti al Signore. Si fecero gioco della verità e della santità di Dio davanti a tutto Israele; presero alla leggera i giudizi e gli avvertimenti di un Dio santo, e "allora un fuoco uscì dalla presenza del SIGNORE e li divorò; così morirono davanti al SIGNORE" (Levitico 10:2).

Mosè ricordò al loro padre, Aaronne, che Dio li aveva avvertiti del potere vendicativo della sua santità! "Allora Mosè disse ad Aaronne: Questo è quello di cui il SIGNORE ha parlato, quando ha detto: Io sarò santificato per mezzo di quelli che mi stanno vicino e sarò glorificato in presenza di tutto il popolo. Aaronne tacque" (Levitico 10:3).

Cari, Dio non è cambiato! Noi siamo i suoi sacerdoti: dobbiamo mostrare al popolo che lui è santo, altrimenti subiremo il potere vendicativo della sua santità! Viviamo nel giorno della grazia, ma troppi pensano che l'era del Nuovo Testamento abbondi di misericordia condiscendente, e che Dio chiuderà un occhio sui peccati segreti. No, non lo farà!

Anania e Safira vivevano sotto la protezione della grazia. Ma, sotto la grazia, Dio guarda i cuori, e fa piazza pulita dell'inganno che vi si nasconde. Essi tentarono lo Spirito Santo, pensando di potersi rifugiare in una bugia, sotto il suo sguardo onniveggente. Caddero per terra, morti, in una chiesa pentecostale del Nuovo Testamento, dove si predicavano la grazia e la misericordia. Dio rivendicava la sua santità. Quella coppia stava per introdurre nella chiesa un lievito che avrebbe potuto corrompere tutta la pasta. Dio non permise che anche una sola coppia di quella chiesa vivesse nella bugia, che lo adorasse e lo servisse con un segreto demoniaco nascosto nel cuore. Lo Spirito non permise loro di parlare in lingue, di testimoniare e di andare per il mondo annunziando il vangelo di Cristo, mostrando un'apparenza di santità ma rimanendo attaccati ad un peccato segreto!

Paolo è molto chiaro su quello che riguarda il potere vendicativo della santità di Dio. Egli disse: "Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione, che ciascuno di voi sappia possedere il proprio corpo in santità e onore, senza abbandonarsi a passioni disordinate come fanno gli stranieri che non conoscono Dio; che nessuno opprima il fratello né lo sfrutti negli affari; perché il Signore è un vendicatore in tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e dichiarato prima" (1 Tessalonicesi 4:3-6).

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Quando si rigetta la verità, si stabilisce l'inganno.

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Faremmo meglio a non sottovalutare questo solenne avvertimento circa il potere vendicativo della santità. Esso è rivolto ai fratelli; e Paolo aggiunge: "Chi dunque disprezza questi precetti, non disprezza un uomo, ma quel Dio che vi fa anche dono del suo Santo Spirito" (verso 8).

Paolo non fa tanti complimenti! Il servo di Dio che è schiavo del desiderio, che è condotto da passioni malvagie ed è coinvolto in qualche forma di immoralità sessuale, è un trasgressore ed un impostore! Un ingannatore! Impostore è colui che inganna con una falsa apparenza di pietà! Un imbroglione che cerca di rubare l'oggetto delle sue bramosie!

Un pastore delle Assemblee di Dio abbandonò il ministero dopo 20 anni e la moglie dopo 25 anni di matrimonio, e andò a vivere con un'altra donna della sua stessa chiesa. Ella ha due ragazzi che non riescono a capire come mai quel predicatore, che ritenevano così santo, possa ora vivere con la madre non essendo neppure divorziato! Egli ha raggirato quei ragazzi! Ha diffamato la santità di Dio davanti a tutto il popolo! Ora affronta la potenza vendicativa della santità di Dio, per avere calpestato la verità.

Un impostore è colui che dal pulpito predica la grazia e la misericordia, mentre va in giro segretamente a nutrire la sua anima con la pornografia!

Un impostore è colui che sta in piedi dietro un pulpito, la domenica mattina, magari piangendo, lasciando che la chiesa lo ritenga un uomo santo, mentre tutto ciò che c'è nel suo cuore è tradimento. E' un traditore nei confronti di sua moglie! Sta frodando il marito della donna con la quale ha una tresca! Sta derubando i suoi propri figli, così come sta facendo ai figli della sua amante segreta. Sta defraudando la chiesa, la città, la famiglia dei fedeli. Sta prendendo alla leggera gli avvertimenti che riguardano la santa vendetta di Dio.

E' una traditrice colei che si presenta davanti alla gente come una dolce, fedele e casta donna di Dio, e nel cuore ha una sorgente di impurità. Prende in affitto film osceni ed indulge nelle sue passioni. Oppure, va avanti in quella che chiama "una relazione innocente".

Molti di uomini e donne di Dio sono diventati degli impostori davanti al mondo, perché hanno permesso ai desideri ed alle passioni malvagie di questo mondo di mettere radici in loro per inquinare e corrompere i cuori e le menti. Vanno a branchi nei cinema per vedere i film più empi e squallidi, e come tanti spioni si riempiono gli occhi di scene demoniache che corrompono i cuori con ogni sorta di perversione. Sono perversioni che spesso vengono introdotte nelle case dei cristiani; e già molti sono coinvolti in pratiche illecite e pericolose. Poi vanno alla casa di Dio per lodare ed adorare, con le mani alzate. Alcuni danzano! E' un'impostura illecita! Paolo chiama tutto ciò "ingannare i fratelli"!

Il più grande impostore è quel ministro che dal pulpito si mostra tenero col peccato, proprio a motivo della lussuria che regna nel suo stesso cuore! Egli schernirà i predicatori che gridano contro il peccato indicandoli come predicatori da apocalisse. Si attaccherà a qualsiasi sermone, a qualsiasi libro che parli di grazia e di misericordia. Vi parlerà di tutti i peccati e di tutti i fallimenti dei grandi uomini di Dio, per trarre conforto da tutto ciò.

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Al rigetto della verità segue una trasformazione malvagia

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Paolo dice che Satana fu trasformato in angelo di luce. Allo stesso modo, è possibile che ministri che disprezzano la verità e che sono dediti al male nel loro cuore si trasformino in falsi profeti e satanici angeli di luce. "Quei tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. Non c'è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere" (2 Corinzi 11:13-15). Questi predicatori trasformati sono coloro i quali introducono un altro vangelo, un altro Gesù. Credo che questa trasformazione si manifesti per realizzare un inganno. Essi diventano quei facitori di miracoli che gridano "Signore, Signore", ma che sono operatori di iniquità. Paolo ci mette in guardia contro questo tipo di inganno. Egli scrisse ai Corinzi: "Ma temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così le vostre menti vengano corrotte e sviate dalla semplicità e dalla purezza nei riguardi di Cristo. Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesù, diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un vangelo diverso da quello che avete accettato, voi lo sopportate volentieri" (2 Corinzi 11:2-4).

La verità, quando viene percepita ed abbracciata, rende liberi. Assolutamente liberi! Ma quando le esigenze della verità vengono ignorate, il cuore diventa duro come la selce e Dio deve "abbandonare" queste persone ai loro desideri. Non c'è nulla che possa nascondere la totale trasformazione in figli del diavolo. Nessuna condanna, sulla terra, può essere più grande di questa!

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