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Una chiamata verso il dolore


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di David Wilkerson
5 Ottobre 1987
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Sono convinto che l'unico modo per provare la pienezza della gioia di Dio, sia quella di condividere il Suo dolore. Egli prova dolore verso il peccato e coloro che camminano veramente con Lui, condividono il Suo stesso dolore.

Nei giorni di Noè, "Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo. Il SIGNORE si pentì d'aver fatto l'uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo." (Genesi 6:5,6).

La parola ebraica che è usata in questo testo significa un colpo al cuore. Significa anche una ferita, una sofferenza. La malvagità dell'essere umano stava ferendo profondamente Dio, causandogli una grande sofferenza nel Suo cuore.

Isaia disse di Cristo: "... uomo di dolore, familiare con la sofferenza ..." (Isaia 53:3). "Veramente egli ha portati i nostri languori, e si è caricato delle nostre doglie..." (Isaia 53:4 - vers. Diodati). Il peccato dell'umanità causò quel dolore. Egli compenetrò il dolore e la sofferenza del Padre Celeste.


I servitori di Dio dell'Antico e del Nuovo Testamento
condivisero questo dolore verso il peccato


Davide fu un uomo di Dio che scoperse la gloria della gioia nel Signore, ma questa gioia nacque dai grandi dolori verso le trasgressioni perpetrate dal popolo di Dio. Egli dice: "Ho visto i traditori e ne ho provato orrore, perché non osservano la tua parola." (Salmi 119:158). "SIGNORE, non odio forse quelli che ti odiano? E non detesto quelli che insorgono contro di te?" (Salmi 139:21). Davide odiava ciò che Dio odiava; provava orrore verso tutte le cose per cui Dio provava orrore e odiava quello che Dio odiava.

Il profeta Amos alzava la voce contro "quelli che vivono tranquilli a Sion ... ma non si addolorano per la rovina di Giuseppe" (Amos 6:1-6). Egli condivideva il dolore verso il popolo che gli aveva voltato le spalle, oziando nell'agio e nella prosperità, togliendosi dalla mente l'imminente ora del giudizio, mentre giacevano su letti d'avorio (materialismo), intonando la loro musica, bevendo vino, senza alcun dolore per tutta la rovina che si trovava intorno a loro (vedi Amos 6:1-6).

La parola che Amos usa è: ammalato. Effettivamente lui sta dicendo: "Il peccato e la rovina in mezzo al popolo di Dio non ti rendono ammalato. Non ti disgustano perché tu sei diventato cieco tramite il peccato e la vita leziosa che tu stai ora gustando.

Neemia era addolorato perché aveva riconosciuto il male che si era infiltrato nella casa di Dio. Una casta di sacerdoti sviati aveva infilato dentro la casa del Signore un terribile compromesso, e solo Neemia aveva compreso la profondità dell'iniquità e delle terribili conseguenze che avrebbe portato al popolo (vedi Ezechiele 13:1-9). Il gran sacerdote Eliasib, il cui nome in ebraico può essere tradotto come "unità tramite compromessi", eresse una dimora nel tempio per Tobia, un principe degli Ammoniti. Per la legge, nessun Ammonita avrebbe potuto mettere piede nel tempio. Ma a Tobia, il cui nome significa "prosperità, piacere, bella vita", fu permesso di abitarci; un pagano aveva preso dimora nella casa di Dio.

Ora c'è qualcosa di nuovo nella casa di Dio. Un sacerdote corrotto aveva fatto lega con il paganesimo. Il popolo di Dio desiderava ardentemente la prosperità, una bella vita; e Tobia era pronto e volenteroso ad insegnare loro la via materialistica verso l'idolatria. "Prima di questo, il sacerdote Eliasib, responsabile delle camere del tempio del nostro Dio e parente di Tobia" (Neemia 13:4).

Neemia aveva compreso che il male era sostenuto da un sacerdozio molto tenero verso il peccato. "Tornai a Gerusalemme, e mi accorsi del male che Eliasib aveva fatto per amore di Tobia, mettendo a sua disposizione una camera nei cortili della casa di Dio. La cosa mi dispiacque molto, e feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia. Poi ordinai che si purificassero quelle camere, e vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le offerte e l'incenso." (Neemia 13:7-9).

Neemia non stava agendo mosso da un impulso o da una tradizione della legge! Egli guardava con gli occhi di Dio, provando cosa Dio stava sentendo e comprendeva il male del miscuglio, del compromesso, della cancerosa crescita del peccato nella casa di Dio.

Se molti ministri di Dio comprendessero il male della mescolanza della musica, dell'invasione dei divertimenti, la brama del materialismo che c'è ora nella chiesa - come fece Neemia, ne sarebbero addolorati e li caccerebbero di nuovo fuori dalle chiese. Dio ha dato a noi credenti sufficiente discernimento, per comprendere la profondità e l'orrore del compromesso e della peccaminosità che vuole insinuarsi all'interno della casa del Signore.

Paolo era addolorato verso coloro i quali, in mezzo al popolo di Dio, si sviavano. Ed avvisava: "Perché molti camminano da nemici della croce di Cristo (ve l'ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), la fine dei quali è la perdizione; il loro dio è il ventre e la loro gloria è in ciò che torna a loro vergogna; gente che ha l'animo alle cose della terra." (Filippesi 3:18,19). L'originale greco intende in questo passo un pianto dirotto o meglio un acuto pianto a dirotto che fuoriesce da un cuore rotto. Aver visto dei Cristiani che si rigiravano verso le cose terrene, rigettando il rimprovero della croce, ruppe il cuore di Paolo al punto che ne era letteralmente scosso dello stesso dolore di Dio. Questa non è una disperazione silenziosa, non è neanche un gemito rassegnato davanti ai fallimenti, ma un forte, acuto grido dal cuore rotto di un uomo che è compenetrato nel dolore di Dio per i Suoi figlioli ribelli.


Il ministero del dolore


Samuele era un ragazzo quando fu chiamato al "ministero del dolore". Non il suo proprio dolore, non il dolore dell'umanità - ma il profondo ed imperscrutabile dolore di Dio! Dio era profondamente addolorato verso le condizioni di sviamento del Suo popolo, e non c'era nessuno con cui condividerlo. Dio stava per rimuovere la Sua gloria dalla Sua casa a Shiloh, e il sacerdote che serviva l'altare in quel tempo ne era a conoscenza. Che triste essere così sordi, ciechi e muti proprio nell'ora del giudizio.

Israele era corrotta; i sacerdoti erano adulteri; ed il sacerdozio ufficiale ed organizzato era completamente cieco. Eli rappresenta il sistema della religione guasta e rivolta solo ai propri interessi, diventata molle dalla vita facile che conduceva, avendo solo un simbolico odio verso il peccato. Eli era diventato svogliato e pigro verso le cose profonde di Dio, semplicemente le trascurava.

I suoi figli Ofni e Fineas rappresentano il sacerdozio che continua la tradizione. Questi due giovani sacerdoti non avevano mai avuto un incontro con Dio. Non sapevano nulla di "udire dal cielo". Non sapevano nulla della brama ardente di Dio, di una cocente passione di provare l'esperienza della gloria e della presenza del Signore - niente del dolore di Dio. Questa gente non digiunava o pregava. Cercavano solo il miglior posto all'interno del sacerdozio, con i migliori vantaggi e le migliori occasioni di promozione. I loro cuori non erano mai stati rotti verso l'umanità perduta; conoscevano appena la sofferenza. Essi erano il prodotto di una fredda e morta ritualità. Non erano rinnovati da Dio! Dicevano le cose giuste, cose nuove, parlavano ed agivano professionalmente. Ma non c'era consacrazione in loro, ne sacra unzione; non conoscevano la paura ed il timore di un Dio santo.

Così Israele, come i figli di Eli, diventarono carnali, mondani e rivolti verso il proprio godimento. I figli di Eli divennero così corrotti che Dio li chiamò "i figli di Belial" (figli di Satana). È scritto di loro: "Come mai onori i tuoi figli più di me e vi ingrassate con il meglio di tutte le oblazioni d'Israele, mio popolo?"( 1Samuele 2:29). Questo è il motivo per il quale una moltitudine di giovani evangelici stanno crescendo freddi e carnali, appassionati di rock and roll, bevitori di birra, impegnandosi in sesso illecito, annoiati e insoddisfatti. Alcuni giovani pastori stanno dannando se stessi attraverso il loro povero esempio e la mancanza di discernimento dello Spirito Santo. Se coloro che guidano i giovani non conoscono il Signore, come potranno condurli a Dio? Stiamo affrontando la tragedia di un'intera generazione che sta traviandosi, perché hanno cosi pochi pastori che mostrino loro come sfuggire alle trappole sataniche di questa età. C'è stato fin troppo accrescimento dei desideri carnali della gioventù.

Eli aveva perso tutto il suo discernimento spirituale! Anna, una pia donna, stava piangendo amaramente nel tempio di Dio a Shiloh. Stava supplicando il Signore affinché le desse un figlio, per cui era assorta in una profonda preghiera. Lei è la figura del santo rimanente che prega, brama e chiede con forza a Dio una parola pura proveniente da Lui. "Anna parlava in cuor suo e si movevano soltanto le sue labbra, ma non si sentiva la sua voce; perciò Eli credette che fosse ubriaca" (1Samuele 1:13).

Quanto può essere cieco un ministro di Dio? Lei era immersa nello Spirito, conversando con Dio, sotto la divina unzione e prossima a diventare un canale del risveglio in Israele - e l'uomo di Dio non riusciva a discernere la verità. Si lasciò sfuggire totalmente il senso di quello che stava accadendo all'altare. Cosa stava accadendo a questo sacerdote dell'altissimo Iddio, il quale doveva essere pronto all'apparire di una completa nuova azione di Dio che avrebbe interessato il futuro d'Israele - ma era così lontano da Dio da scambiarla per carnalità?

Come potrebbe Dio arrivare a coloro che sono ricaduti nei vizi, al popolo corrotto d'Israele? Dio è addolorato, vorrebbe scuotere tutto; Egli si sta muovendo rapidamente nell'ira e vomiterà tutto dalla Sua bocca! Ma Eli non sapeva nulla di tutto questo! Eli era diventato così indulgente, così a proprio agio, così fondato in una fredda tradizione - che non aveva il più piccolo cenno di quello che Dio stava dicendo o stava per fare. I suoi figli si stavano allontanando - letteralmente separandosi dalle cose di Dio. Ma erano distrutti dalla lussuria, così attenti ai migliori tagli di carne, così induriti dal peccato - erano diventati agenti di Satana, ciechi sull'incombente giudizio. Dio deve andare a cercare fuori dalle strutture delle religioni ufficiali per trovare qualcuno aperto abbastanza per condividere il Suo dolore!


La brigata di Samuele


Il Signore permette sempre a persone come Samuele di udire la Sua voce in un tempo di decadenza spirituale. Questa brigata è composta da uomini e donne che non volgono la loro attenzione verso la tradizione, alle organizzazioni oppure ai confini delle denominazioni. Essi rappresentano pastori e laici che hanno orecchie per udire. Sono uniti con Dio.

Dio mandò un profeta sconosciuto ad Eli per avvisarlo. Era una freccia scoccata direttamente al cuore di un sistema religioso che era diventato auto-protettivo. Eli aveva protetto i suoi figli ribelli. Dio gli disse profeticamente: "Come mai onori i tuoi figli più di me e vi ingrassate con il meglio di tutte le oblazioni d'Israele, mio popolo?" (1Samuele 2:29).

Quando Eli udì come i suoi figli si vantassero delle loro fornicazioni proprio davanti all'adunanza, tutto quello che disse fu: "Non fate così, figli miei, poiché quel che odo di voi non è buono; voi traviate il popolo di Dio." (1Samuele 2:24). Più tardi, Dio disse a Samuele che avrebbe giudicato la casa di Eli perché conosceva le loro iniquità e che non faceva nulla per rimediare. "Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla sua casa per sempre, a causa dell'iniquità che egli ben conosce, poiché i suoi figli hanno attirato su di sé la maledizione ed egli non li ha sgridati." (1Samuele 3:13).

C'è un giorno di giudizio stabilito sulla terra per i ministri del Vangelo, i quali conoscono il peccato nell'adunanza o nella loro famiglia e si rifiutano di occuparsene. Essi potrebbero colpire gli adulteri, gli ubriaconi, i fornicatori - ma non hanno nessun potente messaggio di riprensione! Hanno paura di disciplinare i loro figli spirituali. Nel giudizio il nostro Signore chiederà: " Perché non avete mostrato al popolo la differenza tra il sacro ed il profano?"

Perché Eli era così indulgente verso il peccato dei suoi ragazzi? Perché loro si appropriavano della carne migliore prima che fosse messa a cuocere, e portavano a casa questa fresca , rossa carne ed Eli era invecchiato abituandosi a questo. Egli avrebbe sofferto se li avesse umiliati troppo duramente - sarebbe dovuto tornare a mangiare la carne già bollita. Aveva imparato a chiudere gli occhi su tutto il male che c'era nella casa di Dio - e nella sua stessa famiglia.

Credo che sia questo il motivo per cui alcuni predicatori sono così teneri verso il peccato. Sono stati addolciti dalla vita comoda! Godono del conforto e del prestigio di avere un gran numero di fedeli e di grandi chiese! Quanto è astuto sapere di dover dire qualcosa, ma il pastore semplicemente esprime un fiacco: "Non dovete fare questa cosa malvagia!" Nessun santo rimprovero. Nessun grido verso il peccato ed il compromesso. Nessuna delle visioni che ebbe Paolo verso il traboccante peccato. Nessun avviso della retribuzione divina e del giudizio. Le persone potrebbero rimanere offese - non venire più - non dare più le offerte. La crescita potrebbe essere ostacolata.

Ho predicato in alcune di queste chiese, ed è stata una esperienza straziante. Il pastore, come Eli, amava l'Arca di Dio - non era certo un uomo cattivo. Ma era un pauroso. Timoroso del movimento dello Spirito Santo, timoroso di offendere le persone, dando un servizio di labbra per la santità - ma pauroso di affrontare troppo severamente il peccato. Il divorzio dilaga. Loschi affari vengono conclusi! Giovani incatenati dalle abitudini; diaconi che fumano e bevono; e ci sono socializzazioni che nulla hanno di spirituale.

Ho predicato da quei pulpiti portando la conoscenza di quello che il Signore ci chiede per la santità, la chiamata al pentimento, l'avviso del giudizio sul peccato - e coloro che si sentivano compromessi sono corsi avanti, piangendo, confessando, cercando liberazione. Ho guardato verso il pastore di quella comunità e l'ho visto preoccupato che il servizio stesse sfuggendo al controllo o che potesse esserci una manifestazione di incontrollabile pianto o di cadute in ginocchio sul pavimento per il convincimento e per l'afflizione del peccato. Era amaramente dispiaciuto che i suoi "nuovi fedeli" non capissero. Non vedeva l'ora di porre termine alla riunione per quietare ogni cosa. Cominciava a mormorare dolci rassicurazioni sul fatto che Dio li amasse tutti - ricordando che l'ora era tarda ed era meglio andare a casa. Questo pastore aveva gettato acqua sul fuoco del convincimento di peccato, e coloro che si sentivano aggravati tornarono a casa travagliati da come il loro pastore apparisse così disinteressato.

Sono andato via da questo tipo di riunioni con il cuore spezzato. E mi sono chiesto: "Dov'è l'afflizione per il peccato? Ma i pastori non vedono che queste pecore afflitte si lamentano fortemente, perché non permettono che il convincimento dello Spirito Santo faccia il Suo lavoro di purificazione in loro?"


Mostriamo il dolore di Dio dai nostri pulpiti?


Dove sono i Samuele che hanno udito la voce di Dio, che sono stati risvegliati dallo Spirito Santo, che hanno ricevuto una rivelazione dell'imminente giudizio sulla sviata casa di Dio? Perché i predicatori dell'Evangelo non sono afflitti sulla peccaminosa condizione della chiesa? Perché i pastori e gli evangelisti non gridano come le sentinelle di guardia?

È scritto di Samuele: "Samuele allora gli raccontò tutto (a Eli), senza nascondergli nulla." (1Samuele 3:18). Ti chiedo pastore: Stai dicendo tutto? O stai trattenendo, nascondendo la verità, timoroso di offendere qualcuno?

Il messaggio della Brigata di Samuele non è piacevole! "Egli temeva di raccontare a Eli la visione." (1Samuele 3:15). Samuele aveva udito Dio dichiarare la fine di una struttura religiosa sviata; la visione era opprimente! Dio non avrebbe più sopportato una forma di pietà senza la forza della santità. Il giudizio stava per abbattersi nella casa di Dio. L'adulterio sarebbe stato scoperto. La guida compromessa non avrebbe più gustato la benedizione della presenza di Dio.

Egli stava per rimuovere la Sua presenza da Shiloh e stava per fare una gloriosa cosa nuova in Israele. Dio disse: "Io mi susciterò un sacerdote fedele, che agirà secondo il mio cuore e secondo il mio desiderio; gli darò una casa stabile ed egli sarà al servizio del mio unto per sempre." (1Samuele 2:35). Questo ci parla della Brigata di Samuele composta da ministri e credenti che hanno accesso nel profondo del cuore di Dio. Questi conoscono la mente del Signore; conoscono la Sua volontà e camminano in timore e santità davanti a Lui. La Brigata di Samuele è gente che prega; e dato che sono in contatto con Dio, conoscono e condividono il Suo dolore! Fu mentre Samuele era in preghiera che Dio gli rivelò le spaventevoli cose che stavano per accadere al popolo scelto dal Signore. "Allora il SIGNORE disse a Samuele: "Ecco, io sto per fare in Israele una cosa tale che chi la udrà ne avrà intronati tutt'e due gli orecchi."( 1Samuele 3:11). Io posso dirvi a chi Dio sta parlando in questi giorni! Sta parlando a coloro che stanno in silenzio davanti a Lui, che anelano verso Lui come la cerva anela l'acqua - che sono morti verso le loro stesse ambizioni, che non hanno altro scopo nella vita che portare soddisfazione, gloria e gioia al cuore di Dio!

Lo dico risolutamente - non è appartenere ad una denominazione che ci fa trasmettere la Parola di Dio verso questa malvagia generazione! Non sarà certo un comitato che ascolterà la vera Parola ed infiammerà gli animi dell'assemblea di coloro che rimarranno negli ultimi giorni. Mentre gli angeli dell'apocalisse andranno intorno per punire la terra, le denominazioni ed i capi religiosi saranno al lavoro accanitamente per proteggere i propri interessi, rinforzando la loro autorità, dettando le loro regole e risoluzioni.

Alla fine del proprio ministero, Samuele sentì il dolore di Dio per il Suo popolo. Israele desiderava un re così che potessero averlo "come lo hanno tutte le nazioni" (1Samuele 8:5). Samuele cadde sulle sue ginocchia, grandemente dispiaciuto. E di nuovo Dio condivise il Suo dolore con lui: "Allora il SIGNORE disse a Samuele: "Da' ascolto alla voce del popolo in tutto quello che ti dirà, poiché essi non hanno respinto te, ma me, affinché io non regni su di loro" (1Samuele 8:7)


Il dolore di Dio reca la protesta contro il peccato


Il dolore di Dio nella Brigata di Samuele produce una protesta verso tutto il peccato e l'apostasia! "Ora dunque da' ascolto alla loro voce; abbi cura però di avvertirli solennemente e di fare loro ben conoscere quale sarà il modo di agire del re che regnerà su di loro." (1Samuele 8:9).

Ovunque vi giriate, il popolo di Dio in numero crescente sta rigettando la signoria di Cristo! C'è un clamore per "essere come tutte le nazioni". Questo è un miscuglio! Significa essere proprio come il mondo. È come dire: "Noi vogliamo Dio ed il mondo!"

Sia ringraziato il Signore per la Brigata di Samuele che protesta! Loro hanno ascoltato Dio e conoscono dove andrà a finire questo compromesso. Vedono il terribile risultato dell'apostasia in anticipo e, come Paolo, essi piangono l'acuto, straziante grido del dolore.


Un grido verso il dolore si tramuta in gioia in Jahvé!


Coloro che soffrono per il peccato nella chiesa, sono chiamati predicatori del giudizio e sacchi pieni di tristezza. Molti cristiani hanno detto: "Non mi piace stare intorno a loro. Sono così negativi, così cupi e sembrano tanto tristi". Questo accade semplicemente perché non li conoscono! Non sanno che coloro i quali condividono il dolore di Dio verso il peccato sono anche diretti verso la più grande quantità di gioia.

A coloro che veramente soffrono con Dio è dato un cuore saltellante di gioia in Jahvé, l'Eterno! "Infatti il fico non fiorirà, non ci sarà più frutto nelle vigne; il prodotto dell'ulivo verrà meno, i campi non daranno più cibo, le greggi verranno a mancare negli ovili, e non ci saranno più buoi nelle stalle; ma io salterò di gioia in Jahvé, esulterò nel Dio della mia salvezza. Jahvé, il Signore, è la mia forza;" (Abacuc 3:17-19 dall'originale ebraico).

Questa gioia proviene dal sapere che Dio ha sempre dei ministri puri, un corpo separato e santo anche nei giorni più malvagi. Loro sanno che Dio li onorerà con la Sua costante presenza sebbene gli altri scappino spaventati da loro. Sono pieni di gioia perché prendono forza dal credere nella maestà e potenza di Dio, i cui giudizi sono sempre giusti. Con Abacuc, essi possono dire: "Anche se tutto fallisce, il mio cuore gioisce in Dio solo!". Anche quando tutto intorno sembra destinato al fallimento con scarse prove dei risultati, il dolore fornisce una via alla gioia estatica grazie alla vicinanza al cuore del Signore. Con Paolo, il rimanente addolorato può dire: "Come sconosciuti, eppure ben conosciuti; come moribondi, eppure eccoci viventi; come puniti, eppure non messi a morte; come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!" (2Corinzi 6:9,10).

Come prova biblica conclusiva che condividere il dolore di Dio ha come risultato la gioia, vorrei ricordarvi le parole di Davide che dicono: "Se ne va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia quando porterà i suoi covoni." (Salmi 126:6).

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Tradotto in Italiano da Carmelo D'Amico - Formattato HTML da Renato Giliberti

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright © 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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