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Accusare Dio di trascurare i suoi figlioli!


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di David Wilkerson
21 giugno 1993
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Dio ha un modo particolare di occuparsi dei Suoi figli, fa loro alcune domande. Con queste domande ci fa esporre i nostri pensieri profondi.

Per esempio:

Quando Elia si stava nascondendo nella caverna, il Signore chiese: “Elia, che stai facendo qui?”

Quando Pietro cominciò a camminare sulle acque verso Cristo ed il dubbio cominciò a farlo affondare, Gesù gli chiese: “Perché non credi?”

Quando Saulo, che sarebbe stato chiamato Paolo, era sulla strada di Damasco, Cristo gli chiese: “Perché mi perseguiti?”

Queste domande erano penetranti. Erano destinate a far pensare le persone, a farle guardare nel profondo del loro cuore. Oggi Dio continua ad usare le domande per arrivare direttamente al cuore dei Suoi figlioli.

Il Signore spesso mi parla con una domanda. Infatti, non molto tempo fa, condivisi con la nostra chiesa una domanda che Dio mi aveva posta: “David il tuo Dio è un idolo?”

Mi sorpresi di quello che il Signore mi aveva chiesto. E dovetti cercare profondamente nel mio cuore per accorgermi di cosa Egli avesse scoperto.

Molto presto realizzai che la domanda era se io avessi raffigurato il Signore come vivente - come realmente in ascolto e rispondente alle preghiere - oppure come uno che non vedesse o sentisse. Egli era per me niente più che legno o pietra, come lo sono gli altri idoli senza vita? Oppure realmente credevo che Lui udisse e rispondesse alle miei preghiere come un vivente ed amorevole Padre?

Nelle recenti settimane, mentre cercavo il Signore per questo messaggio, un’altra domanda spuntò nel mio cuore. Il Signore mi stava chiedendo:

“David, Mi stai accusando di trascurare i figli?”

Fui sopraffatto dallo stupore al solo pensiero! Quindi lo Spirito sussurrò alla mia anima. “Tu sei il mio figliolo - Io sono tuo Padre. Ancora dubiti di ME? Mi accusi nella tua mente di trascurarti, o di non ascoltare le tue sincere suppliche?”

Di nuovo ebbi ad interrogare il mio cuore prima di rispondere. Ed il Signore rapidamente fece affiorare un numero di altre domande - tutte loro erano connesse all’accusa a Dio di trascuratezza!

Ora noi Cristiani raramente riusciamo a mettere in parole i nostri dubbi ed incertezze. Non diciamo mai agli altri che il Signore ci ha trascurato - che rimane silenzioso alle nostre suppliche, che Egli non ha udito le nostre preghiere, che Egli non ha operato in nostro favore.

Ma rimane il fatto che facciamo tali pensieri! Queste domande e questi dubbi esistono nel nostro più profondo interiore. Sono cose che proviamo quando sembra che Dio sia assente dalle nostre vite.

Credo che Dio mi abbia dato questo messaggio perché lo Spirito vuole occuparsi di ognuno di noi a proposito della pienezza di fede in Lui. Le nostre gloriose adorazioni in chiesa, le nostre lodi sincere, il nostro cammino cristiano di ogni giorno, ogni cosa diventa vana se pensiamo per un momento che Dio ci ha trascurato in qualche parte della nostra vita!

Lasciate che condivida con voi qualcuna delle domande che il Signore mi ha posto recentemente. Se potete risolvere questi interrogativi nella vostra anima, sarete risvegliati nella vostra fede e fiducia nel Signore:


Dio ha la risposta ad ogni domanda
ed ogni bisogno della mia vita?


Qualunque credente che desidera piacere a Dio mediante la sua vita di preghiera deve risolvere questa domanda: “Dio ha ogni cosa di cui ho bisogno? Oppure debbo andare da qualche altra parte per avere una risposta?”

Questa sembra una semplice domanda, una di quelle che non dovrebbe mai essere fatta. E molti cristiani risponderanno immediatamente: “Si, certamente io credo che Dio ha tutto quello di cui ho bisogno”. Ma semplicemente il fatto è che non ne siamo pienamente convinti!

Diciamo di crederlo. Cantiamo inni e predichiamo a tale proposito. Ma quando un problema ci colpisce e Dio non sembra rispondere, non crediamo veramente che Egli ha quanto noi abbiamo di bisogno!

Paolo afferma: “Il mio Dio provvederà splendidamente a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze, in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:19). Il Signore ha un deposito di ricchezze con il quale venire incontro ad ogni nostra necessità!

Perchè la vedova della parabola di Gesù infastidiva il giudice iniquo dicendo: “Fammi giustizia!” Perchè lei sapeva che lui solo aveva il potere e l’autorità per risolvere i suoi problemi. Ella non sarebbe potuta andare da nessun’altro!

Oh, se solo avessimo noi la stessa intima conoscenza che Dio soltanto ha tutto ciò di cui abbiamo bisogno! Non ci rivolgeremmo invano ad un’altra fonte. Il Signore è un giusto e santo giudic, ed Egli ha tutta la sapienza, il potere e l’autorità per risolvere ogni problema che dobbiamo affrontare.

Dio ha trascorso quaranta anni cercando di convincere Israele che non avrebbero avuto mancanza di alcunchè, che Egli sarebbe stato la loro fonte perenne ed il loro aiuto: “Poiché il SIGNORE, il tuo Dio, ti ha benedetto in tutta l'opera delle tue mani, ti ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo grande deserto; il SIGNORE, il tuo Dio, è stato con te durante questi quarant'anni e non ti è mancato nulla.” (Deuteronomio 2:7)

Dio stava affermando: “Non c’è in Me alcuna scarsezza, nessuna carenza. Io ho tutto quanto possiate mai avere bisogno!”

“Perché il SIGNORE, il tuo Dio, sta per farti entrare in un buon paese… dove non ti mancherà nulla… Mangerai dunque e ti sazierai …” (Deuteronomio 8:7-10).

Oggi il Signore ci ha condotto nella nostra terra promessa: Cristo! Gesù è per noi un luogo dove dimorare, dove non c’è alcuna scarsità. Egli rappresenta la pienezza corporale della deità.

Ora, se non credete questo, affermate che il Vecchio Testamento ha provveduto qualcosa di meglio di quello che abbiamo in Cristo. State dicendo che sotto la Legge le persone avevano una abbondanza e pienezza, mentre in Cristo abbiamo qualcosa in meno!

In verità i credenti del Vecchio Testamento avevano la shekinah gloria del Signore. Ma Dio ci dice che ha provveduto qualcosa di ancora migliore per noi, cioè la reale presenza di Gesù Stesso. Egli è costantemente presente in noi!

La Bibbia ci riferisce a proposito dei tempi di Mosè: “Per quarant'anni li hai sostentati nel deserto, e non è mancato loro nulla; i loro vestiti non si sono logorati e i loro piedi non si sono gonfiati… (Loro) sono vissuti in delizie, per la tua gran bontà.” (Neemia 9:21,25)

Vi chiedo: state vivendo nelle delizie della bontà del Signore verso di voi? Oppure mormorate nei vostri cuori: “Dio non è benigno verso di me. Le mie preghiere non ricevono risposta. Ci sono tante cose rimaste in sospeso…”

Cari santi, se Dio ha potuto condurre 3 milioni di Ebrei attraverso il deserto, non pensate che Egli possa prendere cura anche di voi? Oppure pensate che Egli sia più fedele verso la Legge che verso la Grazia?

Vi meravigliate del modo che Egli ha avuto nel prendersi cura di Israele, però guardando poi verso voi stessi dite: “Povero me!” questo è accusare Dio di trascurare i Suoi figli!

Israele non si è mai convinto che ogni suo bisogno sarebbe stato soddisfatto, se solo avessero creduto completamente in Dio. Questo non era un popolo santo. Era impudente, disobbediente, idolatra. Mosé ebbe a dire di loro: “Da quando vi conosco, vi siete sempre sviati!”

Eppure ogni volta che Lo hanno invocato, Dio è venuto e ha risposto al loro grido! Ha avuto misericordia di loro! Vi chiedo: a maggior ragione non ode Egli le invocazioni di coloro che hanno lasciato l’idolatria e Lo amano appassionatamente?

Dovete essere certi che le risposte sono in Lui! Non sono in qualcosa che voi potete fare, oppure in qualche amico o in un gruppo di supporto. È oltre quello che voi conoscete su questa terra! Le scritture asseriscono ciò che noi dobbiamo fare, cioè; “fissando lo sguardo su Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta.” (Ebrei 12:2).

Se non credete a questo - se non siete convinti che il Signore possiede ogni cosa che vi è necessaria - allora Lo accuserete di essere un Padre incapace! Affermerete che Egli non ha il diritto di crescere un figlio. Lo accuserete di avere tutta la forza e l’autorità per provvedervi, ma di nascondervi ogni cosa!

Non importa quale sia il problema, non importa quanto intricato sia la perplessità in cui siete, se semplicemente aspettate Gesù umilmente, Egli vi parlerà. Vi donerà tutta la sapienza e la conoscenza per superare la vostra prova. Egli ha sempre una via d’uscita per coloro che credono completamente in Lui. Ed Egli lo farà certamente!


2. Il Padre mio vede quanto sto
attraversando, e se ne prende cura?


Questa è un’altra domanda semplice, ma io credo che ad essa non venga data una risposta onesta da molti cristiani.

Dio sta domandando: “Credi veramente che Io vedo esattamente cosa stai soffrendo in questo momento?” forse mentre leggi questo messaggio stai passando qualcosa che ti spinge a chiedere che Lui operi in tuo favore. L’essenza del tuo problema necessita una risposta.

Miei cari, credete che Dio sorvegli ogni vostro movimento, come fa un padre verso il suo bambino? Sapete nel vostro cuore che Egli comprenda ogni pensiero nella vostra mente? Credete che Egli sia all’opera, raccogliendo ogni lacrima, ascoltando ogni singolo lamento, vegliando su voi come un amorevole, trepidante Padre?

Questo è esattamente come la Bibbia lo descrive!

“Gli occhi del SIGNORE sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti al loro grido. I giusti gridano e il SIGNORE li ascolta; li libera da tutte le loro disgrazie.” (Salmi 34:15,17).

Infatti il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da insensato; infatti, da ora in poi avrai delle guerre». (2Cronache 16:9).

“Gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.” (1Pietro 5:7).

Credete che Dio è assolutamente, totalmente cosciente di ogni vostro più piccolo pensiero, dolore, affanno, prova, problema economico, problema familiare, e ciò che Lui vuole è di vedervi passare attraverso tutto ciò?

Il salmista ci dice: “Come un padre è pietoso verso i suoi figli, così è pietoso il SIGNORE verso quelli che lo temono.” (Salmi 103:13).

La parola ebraica qui usata per “pietoso” significa: “coccolare, vezzeggiare, amare, avere amore compassionevole”. Le Scritture stanno dicendo che il Signore coccola nelle Sue braccia coloro che Lo temono!

Dio via ha circondati con le Sue braccia, vi ha accarezzato il viso, vi tiene sul Suo petto. Egli dice: “Conosco i vostri pensieri, i vostri problemi, ogni battaglia che dovete affrontare. E ne prendo cura!”

Davide afferma: “SIGNORE, tu mi hai esaminato e mi conosci. Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. Tu mi scruti quando cammino e quando riposo, e conosci a fondo tutte le mie vie. Poiché la parola non è ancora sulla mia lingua, che tu, SIGNORE, già la conosci appieno. Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me. Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'è grande il loro insieme! Se li voglio contare, sono più numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te.” (Salmi 139:1-5,17-18).

Davide vuole dire: “Dio conosce tutto di me. Egli vede ogni mia mossa, perfino i miei pensieri. Ovunque io mi volga, Egli è lì!”

Rifletteteci. Non ha alcuna importanza quale sia la prova da affrontare, non importa come vi sentite, il Signore vede ogni cosa! Egli prova gli stessi sentimenti che voi provate nelle vostre infermità. Egli conosce ogni passo che muovete, tutto ciò che dite e che fate.

E questo lo fa in ogni istante. Egli ha pensieri preziosi su di voi! Egli dice: “I Miei pensieri su voi sono così potenti e così tanti che sono più numerosi dei granelli di sabbia del mare!”

Molti cristiani continuano la loro vita pensando che Dio sia adirato nei loro riguardi. Pensano che non potranno mai piacerGli. Quanto sono in errore! Davide non era un uomo perfetto, eppure era capace di dichiarare: “Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri, o Dio!”

Cari santi, Dio non è in collera con voi. No, Egli sta facendo preziosi, piacevoli ed amorevoli pensieri su voi. Egli conosce la via che state percorrendo e se ne prende cura!

Egli sta affermando “Si, voi state attraversando una grande prova, siete tentati e scoraggiati. Ma siete i miei figlioli, e non permetterò mai al nemico di mettervi in trappola; Io vi farò superare ogni cosa!”

Ora c’è una terza domanda alla quale dovete rispondere:


3. Dio è disposto a venirmi in aiuto?


Credete che Dio è disposto a risolvere rapidamente i vostri problemi?

È a questo punto che molti cristiani sbagliano, sanno che Dio ha tutto ciò che serve per i loro bisogni e riconoscono la Sua attenzione. Ma non sono convinti che Egli sia disposto ad arrivare rapidamente in loro soccorso.

Quando Dio non risponde immediatamente alle loro invocazioni, immaginano degli ostacoli e dei blocchi interiori in se stessi. Pensano a qualunque tipo di ragione, perché il Signore non è disposto a venire in loro aiuto.

No, questo è voler accusare Dio di trascurare i propri figli!

Sul monte Carmelo, Elia accusò il dio pagano Baal di aver trascurato i suoi figli:

“Quelli presero il loro toro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino a mezzogiorno, dicendo: «Baal, rispondici!» Ma non si udì né voce né risposta; e saltavano intorno all'altare che avevano fatto.
A mezzogiorno, Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: «Gridate forte; poich'egli è dio, ma sta meditando, oppure è indaffarato, o è in viaggio; può anche darsi che si è addormentato, e si risveglierà».
E quelli si misero a gridare più forte, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con spade e lance, finché grondavano di sangue.
E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetizzarono fino all'ora in cui si offriva l'offerta. Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta.” (1Re 18:26-29)

Udite ancora queste parole: “Ma non si udì voce o risposta, e nessuno diede loro retta.”

Questo è esattamente come noi accusiamo Dio di trascurare i propri figli! Preghiamo, invochiamo a voce alta Dio, ma continuiamo per la nostra via non credendo che Egli ci abbia udito! Camminiamo lontani dalla presenza del Signore, lontani dalla chiesa, lontani dalla nostra stanzetta della preghiera, meravigliandoci che Egli non ci presti attenzione!

No! Il Signore è sempre pronto ad ascoltare e rispondere alle nostre richieste di aiuto. Amo quello che Davide dice di Lui:

“Poiché tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e misericordioso verso quanti t'invocano. Io t'invoco nel giorno della mia angustia, perché tu mi risponderai.” (Salmi 86:5,7).

Davide dice: “Il mio Dio è pronto e disposto a rispondermi proprio nel momento che io Lo invoco! Non mi fermo a contemplare il mio problema. Non mi rattristo per esso o cerco di risolverlo. Vado al mio Signore e grido: “Aiuto!”

Questo è quanto Dio si aspetta, il grido del tuo cuore rotto, che si esprime con una fede semplice come quella di un bambino!

“Ma la chieda con fede, senza dubitare; perché chi dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là.
Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore” (Giacomo 1:6-7).

La Bibbia afferma che durante la cattività in Egitto: “

“I figli d'Israele gemevano a causa della schiavitù e alzavano delle grida; e le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio. Dio udì i loro gemiti. Dio si ricordò del suo patto con Abraamo, con Isacco e con Giacobbe. Dio vide i figli d'Israele e ne ebbe compassione.” (Esodo 2:23-25)

Dio non rispose ad Israele perché ne fossero degni. Al contrario, il Signore aveva molto da insegnare loro. No, Egli li ascoltò perché essi gridavano seriamente, Egli ne ebbe compassione ed udì il loro grido!

Poco prima che Mosè morisse, egli ricordò al popolo la fedeltà di Dio nel venire in loro soccorso quando Lo avevano invocato:

“Gli Egiziani ci maltrattarono, ci oppressero e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al SIGNORE, al Dio dei nostri padri, e il SIGNORE udì la nostra voce, vide la nostra oppressione, il nostro travaglio e la nostra afflizione, e il SIGNORE ci fece uscire dall'Egitto con potente mano e con braccio steso, con grandi e tremendi miracoli e prodigi” (Deuteronomio 26:6-8).

Gli Israeliti, da sviati ed idolatri quali erano, non fecero altro che invocare il Signore. E Dio sta dicendo oggi ai Suoi amati figlioli: “Tu puoi rivolgerti a Me, invocarMi con tutto il cuore, ed Io ti ascolterò!”

Sei afflitto? Legato? Travagliato? Hai bisogno di liberazione? Grida forte, con fede! Dio è pronto a liberarti con i grandi prodigi del Suo braccio potente!

Potete riassumere la storia di Israele in questi pochi versi:

“I figli d'Israele fecero ciò che è male agli occhi del SIGNORE; dimenticarono il SIGNORE, il loro Dio…Poi i figli d'Israele gridarono al SIGNORE e il SIGNORE fece sorgere per loro un liberatore…” (Giudici 3:7,9)

Il popolo di Dio ripetutamente si è dimenticato di Lui. Ma ogni volta che Lo invocarono, Egli intervenne!

In verità, Samuele rimproverò Israele ricordando loro di come i loro padri avessero invocato il Signore:

“Allora gridarono al SIGNORE e dissero: "Abbiamo peccato, perché abbiamo abbandonato il SIGNORE e abbiamo servito gli idoli di Baal e d'Astarte; ma ora liberaci dalle mani dei nostri nemici, e serviremo te". Il SIGNORE mandò Ierubbaal, Bedan, Iefte e Samuele, e vi liberò dalle mani dei nemici che vi circondavano, e viveste al sicuro.” (1Samuele 12:10-11).

Dio ha sempre mandato liberazione! Non ha avuto alcun pensiero di quanto gravemente il popolo avesse peccato contro il Signore, nessun riguardo a come si fossero dimenticati di Lui, nel momento preciso che Lo invocarono, Dio si mise al lavoro per salvarli e liberarli!

Cari santi, credete forse che Dio abbia prestato un orecchio sordo alle vostre invocazioni? Credete che Egli fosse disposto ad udire le invocazioni di un Israele testardo, sviato, che difficilmente riusciva a credere completamente in Lui, ed invece non ascolti le sincere grida di un di un figliolo credente e lavato nel Suo sangue?

Mai! Non importa ciò che stai affrontando. Egli non permetterà a Satana di vincervi! Egli ha posto un muro di fuoco intorno a voi. Egli è pronto a venire in vostro aiuto nel momento che lo chiedete!


Davide invocò spesso il Signore, e fu liberato da
tutti i suoi problemi e da ogni laccio del nemico


Davide ci dice perché Dio gli rispondeva: “Egli mi trasse fuori al largo, mi liberò, perché mi gradisce.” (Salmi 18:19).

“Gradisce” ha qui il significato di “prendere piacere o gioia”. Davide sta dicendo: “Io prendo piacere in Dio. Egli mi ha liberato, semplicemente perché Egli prende piacere in me!”

Si, miei cari, Egli prende piacere anche in me ed in te!

Vedete, noi che crediamo nel Signore siamo la Sua santa Sion, il Suo santo rimanente. Rimanente significa semplicemente: “Coloro che invocano il Signore con un cuore puro”. Essi sono coloro che sono stati tratti fuori da una pigra cristianità e sono totalmente devoti a Cristo.

Ai prescelti di Sion, Dio dice:

“Sarai una splendida corona in mano al SIGNORE, un turbante regale nel palmo del tuo Dio. Non sarai chiamata più Abbandonata, la tua terra non sarà più detta Desolazione, ma tu sarai chiamata La mia delizia è in lei, e la tua terra Maritata; poiché il SIGNORE si compiacerà in te...” (Isaia 62:3-4)

Perché Dio dovrebbe venire in mio soccorso, perché è così ben disposto a liberarmi? Perché Egli prende piacere in me! Io sono un piacere per Lui. Egli gioisce della mia amicizia!

Un prezioso giovane mi disse: “Non sono mai stato convinto di essere stato veramente accettato dal Signore. A volte mi sento abbastanza adatto per Dio, come se non fossi abbastanza qualificato. Cerco di placarLo facendo qualcosa di buono verso gli altri.

Molti cristiani provano tali sentimenti! Attraverso gli anni ho conosciuto molti Pentecostali alla vecchia maniera, che non avevano rassicurazione nel Signore. Si sentivano indegni, immondi, non amati. Non avevano mai creduto che essi stessi erano un piacere per il cuore di Dio.

Quindi cercavano sempre di compiere qualche opera nella loro vita per compiacerLo. Se fallivano in qualcosa in un area, facevano tre cose in un’altra area per cercare di rendere felice Dio.

Miei cari, questo non può mai essere! Quando venite a Gesù, non potete fare nulla per Lui. No, Egli fa ogni cosa per voi. Questo è quanto Egli è! Egli dice: “Vi compenserò delle annate divorate dal grillo, dalla cavalletta, dalla locusta e dal bruco, il grande esercito che avevo mandato contro di voi.”( Gioele 2:25).

Non ha importanza quale sia la vostra caduta o mancanza, Dio compirà ogni cosa per voi!


I figlioli di Dio sono tatuati nel palmo della sua mano!


Questa è una della parti della Scrittura che preferisco:

“Esultate, cieli, e tu, terra, festeggia! Prorompete in grida di gioia, monti, poiché il SIGNORE consola il suo popolo e ha pietà dei suoi afflitti. Ma Sion ha detto: «Il SIGNORE mi ha abbandonata, il Signore mi ha dimenticata». Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli occhi.” (Isaia 49:13-16).

Dio dice che io sono scolpito nelle palme delle Sue mani! La parola ebraica “scolpita” ha il significato di “tatuata”, cioè indelebile, non cancellabile. Egli non può stendere le mani senza che io gli venga ricordato!

Cari santi vorrei rassicurarvi: potete passare attraverso prove e sofferenze. Potete essere lontani da quello che vorreste essere nel Signore. Ma dovete conoscere una cosa sopra tutte le altre: voi siete una delizia per Lui!

Vi scrivo con una fiducia ed una consapevolezza nel mio cuore che, sebbene non io non sia ancora arrivato alla fine, Egli mi ha reso una parte del Suo rimanente. Credo con tutto il mio cuore di essere una corona reale, un diadema nelle Sue mani, una delizia per la Sua anima. Egli non è adirato verso di me - Egli prende il Suo diletto in me!

Ascoltate questa meravigliosa promessa:

“Esulterò e mi rallegrerò per la tua benevolenza; poiché tu hai visto la mia afflizione, hai conosciuto le angosce dell'anima mia,
e non mi hai dato in mano del nemico; tu m'hai messo i piedi in luogo favorevole.

Quant'è grande la bontà che tu riservi a quelli che ti temono, e di cui dai prova in presenza dei figli degli uomini, verso quelli che confidano in te!” (Salmi 31:7-8,19)

Potete definire ciò trascurare i figlioli? Mai!

Dio vi ha dato tutto quanto avete di bisogno per essere liberi e vittoriosi. Egli vede la vostra condizione, e se ne preoccupa. Egli vi stringe a Sé teneramente quando Lo invocate. Egli è pronto per venirvi in soccorso nel momento che gridate a Lui.

Gioite nel Signore, perché voi siete una delizia alla Sua anima! Alleluia!

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Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771 USA.


Tradotto in Italiano da Carmelo D'Amico

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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