World Challenge Pulpit Series

Chi ti ha detto che sei indegno?


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di David Wilkerson
7 Aprile 1997
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Chi ti ha detto che sei indegno, buono a nulla, inutile, inutilizzabile da Dio? Chi è che continua a ricordarti che sei debole, impotente, un completo fallimento? Chi ti ha detto che non sarai mai all'altezza del modello stabilito da Dio?

Noi tutti sappiamo da dove proviene questa voce: è del diavolo in persona! E' lui che continua a convincerti che Dio è adirato con te. Tu ascolti le sue bugie tutto il giorno - e queste giungono direttamente dal fondo dell'inferno!

Chi è che dice ai membri di un coro che non sono degni di cantare le lodi nella casa di Dio? Chi dice ai musicisti che non sono degni di suonare gli strumenti nell'adorazione? Chi dice agli anziani, agli uscieri, agli insegnanti della scuola domenicale, ai volontari, alle persone nel ministero e a quelle sedute nei banchi di chiesa che sono indegni? Chi ricorda loro ogni peccato, ogni fallimento, accusandoli e dicendo loro: "Hai le mani sporche e il cuore impuro! Non hai nessun diritto di toccare le cose sante di Dio. Sei un disonore per il Signore!"

La voce che ti perseguita è del diavolo: l'accusatore dei fratelli! Egli ti dice: "Dio non potrà usarti se prima non ti siedi e risolvi queste cose. Non potrai nemmeno entrare nella sua casa se prima non te ne rendi degno!"

Molte persone, che proprio ora stanno leggendo questo messaggio, sono state convinte dal diavolo di essere indegne e di non poter mai essere usate da Dio. Ciò descrive anche te? Forse ti senti indegno perfino di essere chiamato figlio del Signore. Quando guardi la tua vita spirituale, tutto ciò che vedi è soltanto incoerenza. E il nemico continua a mandarti uno sbarramento costante di menzogne - ti ricorda i tuoi fallimenti, tormentandoti sempre lo spirito.

Così, hai cominciato a pensare: "Io amo il Signore con tutto ciò che è in me, ma ci sono ancora degli insuccessi nella mia vita! Non sono un servo fedele e coerente. Devo ancora lottare con grandi tentazioni, cose che mi scoraggiano. Non sarò mai all'altezza, non sarò mai quello che Dio vuole che io sia - e nemmeno quello che io voglio essere!"

A questo punto permettetemi di fermarmi e confessarvi una cosa: nemmeno una volta, in tutti i miei anni di ministero, mi sono sentito degno della mia alta vocazione come predicatore! Durante tutto il mio servizio al Signore, sono stato bombardato da accuse che: ero indegno di parlare di Dio, indegno di predicare, di insegnare agli altri, di essere un leader.

Tuttavia, non conosco nessun vero cristiano usato da Dio che non abbia fatto simili esperienze. William Bradford, il grande ministro puritano, disse: "A volte penso di avere il cuore più nero di tutta l'Europa." Aveva continuato a dare ascolto all'accusa che era completamente indegno. Ogni volta che parlava o predicava, qualcosa gli si agitava nello stomaco - un'ansia, un timore, una trepidazione dello stare di fronte alla gente. Quel grande predicatore sentiva un incredibile senso di indegnità!

Naturalmente, per la nostra carne siamo indegni. Non potremmo mai renderci degni da soli. Ma molti credenti permettono a satana di derubarli della preziosa vita, credendo alle sue bugie riguardo a come Dio li vede. Credono che non potranno mai essere degni agli occhi Suoi.

Ogni volta che dei cristiani abbattuti ascoltano una forte predicazione contro il peccato e contro il compromesso, immediatamente cadono sotto condanna. Pensano: "Sono ancora debole. Non ho la vittoria completa. Sono incastrato in una guerra continua!"

Poi arriva impetuoso un altro pensiero: "Devi startene seduto, ritirarti da ogni attività, finché non sistemi le tue cose. Se continui a fare l'opera di Dio e ad adorarlo mentre sei in questa battaglia, sarai condannato!"

Occasionalmente, i pastori devono chiedere agli operai della chiesa di 'starsene seduti' per un po' di tempo, cioè di interrompere le proprie attività ministeriali, per poter mettere ordine in alcune aree della loro vita. Alla Times Square Church, lo facciamo quando qualcuno è accecato dal suo peccato e non vede l'errore. Talvolta lo dobbiamo fare quando qualcuno sta peccando apertamente, con nessun segno di ravvedimento. Lo dobbiamo affrontare in questo modo.

Ma io sto parlando di qualcosa del tutto diverso, qualcosa che ogni cristiano deve affrontare. Il fatto è che se ogni figlio di Dio desse ascolto alle accuse del diavolo, tutti i ministeri dovrebbero sospendere completamente le attività! Non ci sarebbero chiese - perché non ci sarebbe nessuno degno di stare sul pulpito, di far parte della corale, nessuno per il servizio d'ordine, nessuno degno di insegnare nella scuola domenicale - e nessuno nei banchi della chiesa! Saremmo tutti privati delle benedizioni di Dio - ed il Signore non otterrebbe tutte le lodi che deve avere da noi.


Ho Tre Domande
Da Farvi:


* Domanda: Satana è stato capace di trattenerti dall'aprire questa lettera? Le sue solite accuse ti hanno indotto ad evitare di leggere il mio messaggio? Evidentemente no, se lo stai leggendo in questo momento.

* Domanda: Il diavolo è stato capace di fermarti mentre ti recavi in chiesa, riempendo la tua testa di accuse, farti fare retromarcia per tornare a casa? Ti ha investito con pensieri come: "Oggi non puoi proprio andare in chiesa - non puoi cantare nel coro, insegnare nella scuola domenicale, servire la cena del Signore, sederti nei banchi per adorare - perché le tue cose non sono ancora a posto! Hai ancora delle incoerenze, dei desideri peccaminosi nella tua vita. Il tuo cuore non è pronto ad ascoltare la predicazione della parola!"

Anche se quella particolare domenica non sei andato in chiesa, sono certo che il diavolo non è stato capace di tenerti lontano per molto tempo da essa.

* Domanda: Dopo essere arrivato in chiesa, e aver salutato alcuni santi ed esserti preparato ad entrare nel santuario, il diavolo ti ha impedito di entrare? Ti ha riempito la testa con pensieri come: "Non sono degno di adorare il Signore oggi. Ho ancora molte lotte, moltissimi combattimenti che mi turbano. Non posso alzare le mani in adorazione mentre queste cose continuano ad essere dentro di me!"

Poi, hai afferrato il cappotto, raccolto la famiglia e te ne sei ritornato a casa? Probabilmente no. Molto probabilmente, satana ti ha lasciato stare a quel punto. Hai semplicemente preso posizione, e determinato, hai adorato, non importandoti proprio di niente.

Però, dopo un po', l'accusatore ha cominciato a darci sotto. Ha aspettato fino al momento del canto d'apertura - quando hai aperto la bocca per lodare il Signore - e ti ha colpito con le sue menzogne più forti!

Vedi, satana sa che non può impedirti di uscire dal letto. Sa che non può impedirti di andare in chiesa. E sa che non può fartene andare da lì quando ci sei arrivato. Perciò si conserva tutto il suo veleno di serpente per il momento che ti trovi davanti agli altri e stai cantando: "Benedetto sia il nome del Signor! Magnificate il suo nome. Maestà!"

Satana sa che proviamo gioia nel lodare Dio. E sa che Dio si delizia grandemente nella nostra adorazione. Il Signore dice del suo popolo:

"Quanto ai santi che son sulla terra, essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto". (Salmo 16:3)

Il Signore si compiace delle nostre lodi!

E questo è esattamente quello a cui mira il nemico in te. Sa che non ti può gettare nelle braccia di una prostituta. Non può sedurti ad entrare in un night-club. No, sa che il tuo gran piacere è adorare Dio. E lui vuole più di ogni altra cosa distruggere quell'adorazione!

Ecco perché manda i suoi principati e potenze più feroci per accusarti proprio nella casa di Dio. Io credo che, degli spiriti di menzogna hanno avuto l'incarico di andare contro ogni credente consacrato che frequenta la chiesa dove l'evangelo è predicato senza compromessi.

Gli spiriti di menzogna cercano di fare di tutto per sabotare la tua adorazione. Le loro accuse non cessano mai: "Non hai nessun diritto di lodare un Dio santo. Non hai ancora la vittoria completa, neanche dopo tutti questi anni. La tua gioia è falsa. Stai fingendo, è tutta una messa in scena! Guardati, stai cantando e lodando Dio, recitando la parte della persona pia. Tu, peccatore indegno e impostore! Siediti e sta zitto! Se solo le persone sapessero quello che veramente sei, le barzellette che ascolti al lavoro, le cose spregevoli che dici a tua moglie, il modo in cui urli ai tuoi figli. Hai Gesù sulle labbra, ma hai Giuda nel cuore!"

Vieni scosso da questa voce sibilante. Poi comincia il sermone, e per ogni cosa che il predicatore dice, ritorna di nuovo il suono sibilante:

"Ah! Sta parlando di nuovo di te, ti sta smascherando. Non riesci ad essere fedele a Dio nemmeno per una sola settimana. Ogni volta che ottieni una vittoria, dura soltanto alcuni giorni, poi ritorni di nuovo nelle tue vecchie abitudini. Non cambierai mai. Sei un ostacolo per questo corpo di credenti. Annullerai l'unzione che è qui!"

Vieni condannato da queste bugie! Il diavolo è riuscito a farti credere che Dio è adirato con te, che hai contristato lo Spirito Santo. Ma questo è esattamente quello che satana vuole che avvenga!

Di recente ho letto la storia di un uomo che conosco, un evangelista che predicava sotto una tenda. Questo ministro fu falsamente accusato di evasione fiscale. Era completamente innocente, infatti, alla fine è stato assolto. Però, prima che ciò avvenisse, ha trascorso tre anni in prigione.

Parlando del sentirsi indegni, quest'uomo è stato umiliato. Era stato un predicatore di riguardo, profeta e conquistatore di anime, ma ora tutti lo vedevano come truffatore. Fu deriso e ridicolizzato persino dai suoi compagni di cella. Mentre passeggiava nel giardino della prigione, pensava: "Devo aver fatto qualcosa di terribile, qualcosa di cui non so niente, qualcosa che ha talmente adirato il Signore da indurlo a farmi questo. Ha dato spettacolo di me davanti all'intero mondo. Non riesco a capire!"

Si sentiva così indegno, così scoraggiato, che meditò il suicidio. Poi, giunto al punto più basso, quando si sentiva completamente inutile, abbandonato da Dio, lo Spirito Santo venne a lui nella cella della prigione. Lo Spirito gli portò alla mente il versetto: "Poiché il Figlio dell'uomo è venuto, non per perdere le anime degli uomini, ma per salvarle..."(Lc. 9:56). Il Signore sussurrò a quest'uomo stanco: "Figliolo mio, non ti ho portato qui per distruggerti, ti ho portato qui per salvarti."

All'improvviso, lo Spirito cadde sul ministro e lo spinse a pregare per i malati. Cominciò a pregare ogni giorno per i suoi compagni di prigione, e questi cominciarono a chiedergli di pregare per loro. Ben presto anche gli ufficiali della prigione lo invitarono a pregare per i membri delle loro famiglie. In poco tempo divenne un prigioniero modello, uno dei prigionieri più ammirati nella storia di quella prigione.

Poi avvenne un'altra cosa stupenda. Questo ministro aveva abbandonato la scuola da ragazzino, perciò non aveva mai imparato a leggere. Sapeva solo leggere alcune porzioni della Bibbia. Ma, mentre studiava le Scritture nella sua cella, le parole cominciarono a diventare chiare per lui, e imparò a leggere. Cominciò a studiare la Parola di Dio, e lo Spirito gli rivelò la Bibbia in un modo miracoloso.

Quest'uomo uscì dalla prigione da eroe. Ebbe un tocco di Dio nella sua vita come non aveva mai esperimentato prima d'allora. Oggi predica a moltitudini di persone in tutto il mondo. E pensare che satana aveva cercato di distruggere questo servo meraviglioso dicendogli che era indegno!


Se Dobbiamo Resistere Alle
Bugie del Diavolo, Dobbiamo
Accettare Che Dio Non Sta
Cercando di Distruggerci!


Dobbiamo cominciare con questa verità! Dio non sta cercando di distruggerci permettendo le tentazioni nella nostra vita. No, lui ci amava anche quando eravamo ancora nel peccato, lontani da lui. Lui non è contro di noi, ma è per noi. Vuole soltanto farci del bene!

So di cosa sto parlando. Anni fa, ho dovuto combattere le menzogne di satana sulla mia chiamata al ministero. E' successo durante i primi tempi del ministero del Teen Challenge a New York. La nostra opera con i tossicodipendenti e gli alcolisti mi teneva molto occupato, inoltre dovevo viaggiare molto per raccogliere fondi per poter far funzionare il ministero.

Durante quel tempo la sorella Kathryn Kuhlman mi chiese di predicare in un'evangelizzazione a Los Angeles. Proprio prima di partire per la costa occidentale, ebbi un terribile litigio con mia moglie Gwen. La lasciai in lacrime e mi diressi verso l'aeroporto.

Sul volo per Los Angeles, avevo lo spirito turbato. Avevo detto delle cose offensive a Gwen. E in aggiunta, avevo sempre odiato volare. Così, arrivato in California, ero esausto e affaticato, abbattuto e con un senso di colpa.

Quella sera, quando cominciai a predicare a quattromila persone, la voce di satana gridava letteralmente nella mia testa: "Sei il più grande impostore d'America! Come puoi stare qui sopra a fare la parte del santo? Come puoi predicare a questa folla, quando ti sei tanto arrabbiato con tua moglie lasciandola in lacrime? Non sei un vincente, sei un impostore. Sei un truffatore!"

Mi congelai sul pulpito. La voce accusatrice era così forte nella mia mente che non potevo liberarmene. Era l'unica cosa che riuscissi ad udire. Infatti, per poco non ho pronunciato anch'io la parola: "Impostore!"

Rimasi lì semplicemente stordito. Non riuscivo a predicare. Mi voltai e guardai la sorella Kuhlman, che sembrò confusa. Pregai in silenzio: "Dio, aiutami. Cosa sta succedendo?"

Alla fine, chiusi la Bibbia e scesi dal podio. Quando mi trovai dietro il palco, la voce continuava le sue menzogne: "Non sei degno di parlare! Non hai il diritto di predicare l'evangelo finché non sistemi la tua vita."

La sorella Kuhlman mi chiese: "David, cos'hai?" Le risposi: "Mi dispiace, non posso predicare. Sono un impostore! Non so nemmeno se sarò mai in grado di predicare ancora."

Sull'aereo di ritorno a New York, mi sentii ancora più sconfitto e indegno. Riuscivo a pensare solo alle aree della mia vita dove stavo ancora lottando, come: il mio carattere e la mia avidità. Sapevo che il Signore stava trattando tali cose in me, eppure sembrava che non riuscissi mai ad ottenere la vittoria su di esse. Pensavo che non sarei mai stato all'altezza. Prima che la corsa dell'aereo giungesse al termine, pensai che ero del tutto indegno del ministero.

Satana ce l'aveva fatta a farmi sentire indegno agli occhi d Dio. Avevo creduto alle sue accuse, menzogne che erano giunte direttamente dall'inferno. Ma grazie a Dio, dopo essere ritornato a casa e sistemato le cose con Gwen, dopo aver speso del tempo in preghiera, il Signore cominciò a sussurrare nella mia anima la certezza del suo amore per me.

Quando ritornai al ministero per le strade, Dio aveva restaurato la mia fiducia nella sua misericordia e nel suo amore.. Cominciai ad aver fiducia nel potere del sangue di Gesù di purificarmi, e riconoscevo subito ogni bugia del diavolo e tutte le sue accuse; ogni volta che venivano a me, le respingevo tutte!

Dunque, sei stato a dare ascolto alle menzogne di satana lungo il tuo cammino con Gesù? Hai pensato di essere indegno? Che non puoi adorare Dio finché non rendi tutto perfetto? Ho una buona notizia da darti: Tu già sai che satana è un bugiardo, però posso dimostrarti che Gesù ci ha resi degni! Lui ti ha reso puro, in grado di stare davanti a lui e servirlo in fedeltà.

Come sei stato fatto degno, ti domanderai? Sei stato fatto puro per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo sulla croce! E questo ti dà ogni diritto di adorare e servire il Signore.

"...perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti; ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati." (Col. 1:10-14)

L'interpretazione greca di questo brano è: "Il padre ci ha resi idonei, degni, qualificati nel carattere, buoni a sufficienza, per essere partecipi dell'eredità dei santi della luce."

Quello che Gesù ha fatto sulla croce ti qualifica per un'eredità eterna! E se Dio ti ha qualificato per la vita eterna, allora ti ha anche reso idoneo. Potresti ritirarti dal ministero per un mese, un anno, un'intera vita, cercando di renderti idoneo per lui, di lavorare sul tuo carattere, per diventare buono abbastanza per essere usato da Dio. Però non riuscirai mai a qualificarti da solo!

Anche se tu fossi capace di ottenere la vittoria su ogni cosa sbagliata che hai fatto, ogni pensiero sbagliato che hai avuto, ancora non saresti qualificato agli occhi di Dio. E' impossibile. Perché? Dio non accetterà la giustizia di nessuno, se non quella del suo figliolo, Cristo Gesù!

Non riuscirai ad ottenere la giustizia di Cristo, anche se faticherai per ottenerla. L'unico modo per ottenerla è di credere in essa, e confidare in Dio per essa. Verrà a te per fede. Vedi, non soltanto sei salvato per fede, ma sei anche santificato per fede, giustificato per fede, guarito per fede, custodito per fede. Avviene tutto per fede in quello che Gesù ha fatto!


Puoi Stare Saldo Davanti al
Cielo e alla Terra in
Piena Certezza di Fede!


Ora potrai dire: "Non ci sono ancora arrivato, la mia carne resiste ancora allo Spirito, ma io sono redento dal sangue del Salvatore, canterò e griderò lodi al mio Dio!"

Voglio chiederti una cosa: ciò assomiglia a come preghi tu ogni mattina? Probabilmente no. Molto probabilmente, cominci la giornata cercando dei modi per continuare a sforzarti. Soffri in silenzio, promettendo a Dio che non ritornerai più nelle tue vecchie abitudini.

Quando ottieni una vittoria occasionale, ti senti bene. Dici a te stesso: "Ce l'ho fatta! Sapevo che se fossi riuscito soltanto a concentrarmi con la mente e col cuore sul problema, avrei ottenuto la vittoria." E poi la tendenza è di sentirci così fieri di quello che abbiamo fatto, che andiamo in giro giudicando gli altri che non sono vittoriosi.

Durante gli anni ho costatato che alcuni dei cristiani più critici, imperfetti sono quelli che hanno ottenuto sedicenti vittorie che, in realtà, erano solo vittorie parziali. Quelle persone pensavano di aver vinto, ma la verità era che avevano solo represso le loro abitudini peccaminose. Le quali, erano state sepolte molto profondamente, e più tardi sono esplose molto più forti di prima.

Quando ero più giovane, ogni volta che avevo bisogno di una vittoria su qualcosa, mi convincevo: "Dovessero uccidermi, ma non farò tale cosa", per poco non mi hanno ucciso! Passava un mese, ed io pensavo: "Quei pensieri di cupidigia sono spariti. Sono libero!" Ma si è sempre dimostrata una vittoria solamente parziale.

Era allora che incominciava lo scoraggiamento. Gridavo: "Oh, Dio, ti ho implorato di liberarmi, ma non l'hai fatto. Questa cosa è ancora in me!" E davo la colpa a Dio.

Il fatto era che ero così indaffarato a sforzarmi nella carne di diventare giusto che avevo perduto la conoscenza della vera giustizia. E cioè, l'unica giustizia che il Padre accetta è quella del suo figliolo Cristo Gesù! Soltanto un uomo è giusto davanti a Dio, e quell'uomo è Gesù. E quando siamo davanti al Padre, lui ci accetta solo attraverso Cristo, per mezzo della sua giustizia e della sua vittoria.

Allora, cosa devi fare tu, mi domanderai? Prima cosa, non dare ascolto alle bugie del diavolo. E seconda cosa, alzati sui tuoi piedi spirituali, e comincia a dare lode al Signore! Dici: "Per la mia fede nel sangue di Gesù, ricevo la giustizia di Cristo. Lui mi ha reso idoneo, qualificato, per adorare e servire il mio Signore!"

"In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati". (verso 14)

Redenzione significa semplicemente: "essere resi liberi". Noi siamo stati resi liberi per mezzo del prezioso sangue di Gesù. Ed abbiamo il diritto di andare contro ogni accusa e dire: "Questa non la bevo, diavolo! Mi hai accusato per l'ultima volta. La mia Bibbia mi dice che sono redento perché credo in quello che Gesù ha fatto per me sulla croce. Io confesso il mio peccato a lui, e sono redento, comprato, libero!"

Poi satana viene a te e ti sussurra: "Che mi dici di quel peccato al quale ti sei lasciato andare proprio ieri?"

Tu puoi rispondere: "No, ho già chiesto perdono per quello. Ho anche chiesto a Dio di mettere dentro di me un odio per quel peccato che mi tenga lontano dal farlo di nuovo. E' tutto sotto il sangue!"

"Però sei ancora tentato!"

"E' vero. Ma il mio Gesù ha preparato una via d'uscita per me. La sua parola dice che io sarò in grado si sopportare la tentazione. Egli mi libererà, perché ha promesso che l'avrebbe fatto."

"Ma Dio ha ancora qualcosa contro di te! Ci sono ancora faccende disordinate nella tua vita."

Quando l'accusatore richiama l'attenzione su un "fatto disordinato", una battaglia che ancora si scatena dentro di te, puoi rispondergli con questi versetti:

"E voi, che un tempo eravate estranei e nemici a causa dei vostri pensieri e delle vostre opere malvagie, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire davanti a sé santi, senza difetto e irreprensibili". (versi 21-22).

Puoi dire: "Anche quando ero estraneo nei miei pensieri dalle opere malvagie e terribili ... anche quando mi trovavo nella fossa della concupiscenza ... anche quando sono stato uno dei nemici peggiori di Dio, la Bibbia dice che Lui mi amava. Egli mi ha trovato e mi ha riconciliato con se stesso."

"Ora, egli mi ha traslato dal regno delle tenebre nel suo regno di luce. Mi ha fatto fare pace con lui. Perciò, quanto più mi ama ora che sono riconciliato, anche quando lotto. Lui mi ama!"

C'è una cosa che costantemente ci porta via la gioia e la pace con Dio: è il nostro infinito sforzarci di piacergli con la nostra carne! Cerchiamo sempre di piacere al Signore con la nostra forza umana, ma non sarà mai abbastanza. Qualunque vittoria sarà di breve durata, e la prossima volta che veniamo tentati, cadremo sempre più in basso.

La Bibbia chiama i nostri sforzi "cercare di stabilire la nostra propria giustizia":

"Perché, ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria, non si sono sottomessi alla giustizia di Dio". (Romani 10:3)

E' la nostra carne che è all'opera!


Permettetemi di Esporre Tre
delle Bugie del Diavolo!


Dio vuole che tu sia in grado di levarti sopra ogni bugia del diavolo, di liberarti dalla fossa nella quale ti ha rinchiuso. Ecco tre astuzie di satana contro le quali devi stare in guardia:

1. Satana continua a portare a galla i tuoi peccati per farti distogliere gli occhi dal Salvatore.

Il diavolo vuole che tu ti concentri sulla tua malattia affinché tu dimentichi la potenza del medico. Vuole che tu dimentichi che Dio è il tuo liberatore, che lui è dalla tua parte per salvarti, e non per distruggerti!

Ecco come devi rispondere a questa bugia: "No, diavolo, non sono liberato dalla presenza del peccato. Sarà sempre presente nella mia carne. Però sono libero dalla potenza schiacciante del peccato!" Satana ti può molestare, schernire, accusarti, però non può mandarti all'inferno. Può gettare su di te ogni tipo di accusa, però non può toccare la tua anima!

La legge non può condannarti, perché Cristo ha adempiuto la legge. La giustizia divina non può condannarti perché Cristo ha santificato tutta la giustizia divina. Nessun peccato può condannarti, perché ogni peccato è sotto il suo sangue. E la tua coscienza non può condannarti, perché Cristo è più grande della tua coscienza. Perciò, tu sei stato perdonato completamente, lasciando nessuna cosa che ti possa condannare!

2. Tu penserai: "Ho ceduto alla concupiscenza, sopraffatto contro la mia volontà. E arrivata su di me e sono caduto di nuovo!"

Sei stato sopraffatto dal peccato per il quale avevi pregato Dio di liberarti. Ora voglio chiederti una cosa: Hai gridato aiuto?

La legge dell'Antico Testamento diceva che, se una donna veniva "trovata nei campi" e sopraffatta (violentata) da un uomo, sarebbe stata giudicata innocente se avesse gridato aiuto (vedi Deuteronomio 22:23-27). Però se non gridava, cioè, se non si fosse opposta o non avesse resistito, sarebbe stata lapidata.

Questa è un'illustrazione di quello che il nemico fa a noi: viene contro di noi mentre lavoriamo nel campo del Signore e siamo sopraffatti dalle sue tentazioni. Tuttavia, in quei momenti, dobbiamo gridare aiuto al Signore. La prossima volta che ti troverai in un luogo del genere, fa' del tuo grido una preghiera: "Signore, io odio tutto ciò. Non lo voglio. Aiutami!" Il tuo grido ti renderà innocente!

Il nemico può continuare a condannarti perché sei stato sopraffatto, o perché hanno approfittato di te? Devi levarti nello spirito e gridare: "Signore, tu conosci il mio cuore. Io odio questo peccato. Non è stato qualcosa che volevo. Io grido a te proprio ora, e continuerò a gridare a te!"

3. Dobbiamo pentirci del nostro scoraggiamento sui nostri peccati.

Quando siamo scoraggiati, e segno di due cose: la nostra ignoranza della misericordia e della grazia di Dio, e la nostra incredulità nel suo amore per noi. Entrambi sono peccati!

Se ti sei scoraggiato per il tuo peccato, vuol dire che non hai fiducia nell'amore di Dio per te nei tuoi momenti di fallimento. Stai vivendo in una voluta ignoranza del fatto che tuo Padre ti accetta pienamente. E devi pentirti!

Se solo comprendessi quanto è grande la misericordia del Padre verso di te, sapresti che lui ti ama anche quando vieni meno. Allora potrai dire: "Oh, Dio, perdonami! Sono così scoraggiato per il mio peccato. Non ho creduto nella tua misericordia e nel tuo perdono!"

No, non sono degno di scrivere questo messaggio. E tu non sei degno di alzare le mani per lodare Dio. Nessuno è degno, non per la nostra propria potenza e forza umana. Ma Gesù ci ha detto: "Io ti ho reso degno." Ed ora possiamo levarci e dire nel suo nome: "Io sono degno, per il sangue dell'agnello!"

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Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771 USA.

 


Tradotto in Italiano da Raffaele Esposito - Formattato HTML da Marco Fornasini

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
Copyright (c) 1994, Società Biblica di Ginevra / CH-1211 Ginevra


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