World Challenge Pulpit Series

Cibare Gesù

Conferenza di Fiuggi (ore 9.00 - 2° messaggio)


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Di David Wilkerson
3 Maggio 2002
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Buon giorno! Sono contento di essere con voi ancora oggi. Stamattina verso le sei, mi sono svegliato, e ho chiesto allo Spirito Santo cosa voleva fare stamattina. E il messaggio che vi voglio dare adesso, ha totalmente cambiato la mia vita, ha cambiato il mio modo di pregare, il mio modo di aspettare da Dio. E Dio stamattina mi ha fatto una promessa, che stamattina ovunque Lui troverà un cuore aperto, vorrà scavare una buca, non per piantare un seme, ma per piantare un albero, in ogni cuore, che porti frutto, fino al giorno o della vostra morte o del ritorno del Signore.

Così è successo nel mio cuore, con la verità che il Signore mi ha dato. Vi voglio parlare stamattina di cibare Gesù. Voi sapete che Lui ha fame, e noi siamo chiamati a sfamarlo. Vogliamo pregare:

Grazie Signore per quelli che si sono raccolti stamattina, con un cuore affamato e orecchi aperti, e Ti prego Spirito Santo, di parlare dal cielo a ognuno in questa tenda, apri i nostri occhi, i nostri cuori, i nostri orecchi, per ascoltare ciò che lo Spirito vuol dire. Noi siamo affamati di Te Signore Gesù e sappiamo che anche tu hai fame. Spirito dell'Eterno Dio, scava nel nostro cuore e pianta Signore un albero di verità che tocchi le nostre vite, che cambi le nostre chiese, che cambi ognuno di noi, perchè è la verità che ci rende liberi. Signore questa verità non è la mia, ma è la Tua verità Signore, e Tu me l'hai detta chiaramente al mio cuore. Ora aiutami Spirito Santo a portare questa verità al popolo, così come l'hai trasmessa al mio cuore. Amen.

Vi ricorderete la storia: Gesù e i suoi discepoli dovevano passare attraverso la Samaria. Si fermarono al pozzo di Giacobbe, e i discepoli andarono a comprare qualcosa da mangiare. Una donna samaritana venne per attingere acqua, e Gesù iniziò una conversazione con lei. Cominciarono a condividere delle cose. Lei aprì il suo cuore, Gesù guardò dentro al suo cuore e le parlò dei suoi peccati, le parlò dell'adorazione, lei aveva chiesto sull'adorazione. E nel corso di questa loro comunione, in questo dialogo, il suo cuore fu toccato. E lei divenne credente, e lo dico perchè lei dichiarò: in verità tu sei il Cristo. E ritornò alla sua città per evengelizzare, e invitare altri a sentire il Messia. I discepoli arrivarono su questa scena e furono sorpresi che Lui parlava con questa donna, perchè i giudei non parlavano con i samaritani, come ci sono alcuni pentecostali che non parlano con altri pentecostali, come ci sono alcuni battisti che non parlano con altri battisti. Gesù però parla al cuore che è disponibile alla ricerca.

I discepoli portarono del cibo, e diedero un piatto a Gesù, e Gli dissero prendi Maestro, mangia. E Lui rispose: non ho fame. Io sono stato nutrito, sono sazio. E loro rimasero sorpresi. Chi Ti ha dato da mangiare! Non c'è nessuno qua. Che cosa hai mangiato. E Gesù vide la loro perplessità, e dev'essere rimasto Lui stesso sopraffatto dalla loro mancanza di comprensione. E disse: io ho del cibo, del quale voi non sapete nulla.

E io vi voglio parlare di quel cibo, del quale noi non conosciamo, ci è stato nascosto, vi è un cibo che nutre la fame di Dio. E' incredibile che noi non l'abbiamo ancora compreso. Ora, io so che noi siamo nati di nuovo, siamo chiamati all'evangelizzazione, non siamo chiamati al misticismo, non siamo chiamati ad isolarci. Dobbiamo essere conquistatori di anime. Ma quello non è lo scopo principale per cui siamo stati creati. Noi siamo stati creati per comunione. Quando Dio scendeva nel giardino dell'Eden, quello era Cristo che aveva comunione, fratellanza con Adamo. Perchè Cristo era nel Padre. Gesù disse: chi ha visto Me ha visto il Padre. E per soddisfare la fame del suo cuore, Egli scendeva nella sua necessità di comunione, e di avere nutrimento. E quando Adamo peccò, fu il Signore stesso che diede il via a questa chiamata. Ritornò e chiamò: dove sei Adamo? Il peccato spezzò quella comunione.

Se andate poi in Genesi capitolo 5, leggete di un altro uomo chiamato Enoc. All'età di 365 anni il Signore se lo prese. Io stavo leggendo questo, e lo Spirito Santo mi disse: hai capito perchè l'ho preso? C'erano altri uomini giusti, perchè ho scelto lui? C'erano alcuni che vivevano 700 - 800 anni, uomini di Dio, perchè ho scelto lui? Perchè ho scelto quest'uomo per venire (da Me): perchè quest'uomo ha camminato con Me, insomma aveva una tale comunione con Me, che se lui mi avesse conosciuto meglio, avrebbe potuto lui stesso passare dall'altra parte. Mi piaceva così tanto avere comunione con lui, lui mi nutriva così tanto, che lo volevo sempre con Me, dove non vi è notte o giorno, per una comunione senza interruzione.

E pensate a Mosè, perchè Mosè morì nel pieno delle forze? Perchè il Signore prese il suo Spirito? Per lo stesso motivo! Un uomo che era stato quaranta giorni e quaranta notti, e quando uscì da questo periodo di quaranta giorni e quaranta notti aveva il volto che splendeva!

Ora la legge non metterà un sorriso sul vostro volto. La legge non metterà la gloria di Dio su di voi. La legge convince di peccato, è uno specchio che ci mostra il cuore. Ma quaranta giorni e quaranta notti di dolce comunione ...., certamente Dio gli ha dato i progetti del tabernacolo ..., ma era tutto un tipo, un simbolo della gloria di Gesù. E quello gli fece splendere il volto! E per questo Dio se lo prese presto.

Elia, un uomo che disse a tutto il mondo: io vengo a voi, perchè sono stato col Signore. E se leggete la storia della sua vita, per più volte, questo è stato il suo messaggio: l'Eterno di fronte al quale io sto, io vengo a voi dopo che sono stato con Lui. Un uomo che ha fratellanza così stretta, Dio manda un cherubino di fuoco e se lo prende e se lo porta a casa.

Andate al monte della trasfigurazione: Mosè ed Elia compaiono là, il Signore sa che la croce lo aspetta, Lui sa che sta per entrare in questo nuovo mondo di comunione glorificata, il Padre gli dà un dono, il suo cuore affamato, un ultimo pasto, si dice che chi è condannato a morte riceve un ultimo pasto. E il Padre manda Mosè ed Elia. E la Bibbia dice nel greco, che ebbero comunione l'uno con l'altro. Non c'entravano niente Pietro, Giacomo e Giovanni, il Signore non era lì per mostrare la Sua gloria a loro, non gli stava insegnando una lezione nuova, perchè disse loro: non dite a nessuno ciò che avete visto; questo era per Gesù, per il suo cuore affamato. Per ore, loro hanno parlato, e io credo che era Dio stesso che parlava.

Vedete la donna samaritana, lei Gli diede da mangiare. Quando Lui trova un cuore affamato, orecchie aperte, qualcuno che è disposto a stare ai suoi piedi, e che Gli permette di aprire il suo cuore. Al pozzo di Giacobbe Gesù aprì il suo cuore, e potè ministrare alla donna, non era qualcuno che pregava a Lui, ma era qualcuno che gli dava un orecchio aperto, un cuore disponibile, un tempo di qualità. Questo è cibo per Lui. Io sono stato nutrito ...., e stiamo parlando qua di nutrire Gesù.

Quando arrivate al 17° capitolo di Luca, c'è la storia di un servo che è stato a lavorare nei campi e torna a casa, entra nella sala da pranzo del suo signore. E lui ha fame e si aspetta di mangiare. La troverete questa storia nel 17° capitolo di Luca, e (il servo) ha uno sguardo affamato sul volto. Ha fame, è stato nei campi a lavorare per il suo Signore. E sappiamo in questa parabola che Gesù è il Signore, e voi ed io siamo i servi, che lavorano per Lui nei campi. E lui entra nella casa ed è pronto a mettersi seduto per mangiare e bere. Molto affamato, molto assetato. E viene alla tavola del suo signore, aspettandosi di sentire le parole: so che sei stanco e che hai lavorato sodo, siediti e fatti servire. Ma non è questo ciò che dice il Signore. Il Signore gli dice: cingiti e prima dai da mangiare a Me. Poi ti siederai e mangerai. Sembra una frase arrogante dapprima. Sembra una cosa limitata. Ecco un uomo che ha lavorato per il suo signore, e questo è il quadro che molta gente ha. Il servitore si mette il suo grembiule, si mette un tovagliolo sul braccio, entra nella cucina, prepara da mangiare, lo porta al suo signore, e sta lì mentre il suo signore mangia. E dopo che il suo signore ha mangiato, lui ha pulito la tavola, poi lui mangia. Ma non è questo il significato della parabola. Non è questo il quadro che Gesù ci sta dando.

Questa era una sua parabola, ma se capite ciò che Gesù stava dicendo, cambierà per sempre il vostro modo di pregare. Cambierà il vostro modo di stare separati con Dio. Perchè il quadro vero è questo: Gesù stava dicendo: cingiti, abbi pazienza, e vieni a stare ai miei piedi, e io ti parlerò dal mio cuore. Perchè io non ti chiamo servo, ma ti chiamo amico. E mi è mancata la comunione con te. Tu sei stato così indaffarato nei campi, e ho tanto nel mio cuore, che voglio condividere con te. Quindi cingiti con la pazienza, e lascia stare tutte le tue necessità per un pò, e siediti qua, e lascia che io condivida ciò che io ho nel cuore. Mi è mancata la comunione con te. Sei stato a lavorare, e ho aspettato questo momento, per stare con te.

Ora voglio che comprendiate una cosa. Gesù disse: dopo che tu hai fatto questo, non pensare di aver fatto chissà che cosa. Questo è il tuo dovere. E la parola dovere è una cosa senza merito, non c'è niente di meritevole in ciò che tu hai fatto. Ciò che Gesù sta veramente dicendo qua è: lasci la mia presenza e, dopo che mi hai servito e mi hai permesso di parlare al tuo cuore, quando tu vai via da qui, tu avrai un miracolo. Avrai sentito dal trono di Dio, avrai avuto una comunione che non conoscevi prima, e meglio di tutto, lascerai la mia presenza, traendo profitto da questo momento. Non c'è merito in quello che ho fatto. Se io sto alla presenza di Dio per un'ora o per due ore, e gli permetto di parlare nel mio cuore, io non ho guadagnato nulla, non mi merito nulla, è ancora tutto per grazia. Non dovete pensare: oh! io adesso sono un uomo di preghiera! Ho sentito un pastore dire che lui stava alla presenza del Signore per ore ed ore, e diceva: ma questo non è un qualcosa che noi diamo, questo è un privilegio! Non è un mio dovere, non ci si merita nulla con questo tempo, e noi questo lo diciamo spesso: tutto è per grazia, non meritiamo nulla, ma quando noi stiamo alla presenza di Dio, quando diventiamo persone che cercano la Sua faccia, ci sono delle promesse che si accoppiano a questo, e anche se te ne vai via dalla Sua presenza senza merito, però te ne vai dalla Sua presenza con le Sue promesse. Coloro che servono l'Eterno, rinnovano le loro forze, benedetto l'uomo che aspetta la presenza di Dio! Vedete noi stiamo parlando di servire il Signore in questo modo.

Vi voglio dire come questo messaggio mi è nato nel cuore. Quando io prego, io elenco delle necessità: prego prima di tutto per le vedove, per gli orfani, ogni giorno, i poveri, gli anziani, e le centinaia e anche migliaia di lettere che riceviamo di richieste di preghiera, le innalzo al Signore. Quando dico alla gente sulla nostra lista della posta: preghiamo per te, è vero! Noi portiamo queste richieste davanti al trono di Dio. Io non ce la faccio a leggere 50.000 lettere al mese, però dico: Signore tu conosci ogni persona che ha scritto, e ogni giorno della mia vita io li porto davanti al trono di Dio. Prego per la mia famiglia. Porto davanti a Dio le richieste per la nazione. Per le chiese, e ho questo tempo con Lui con petizioni, lode e adorazione. E molti di voi fate la stessa cosa. Non so in che modo voi vi avvicinate al Signore, però vedete di solito parliamo noi, noi siamo quelli che parliamo, sappiamo che abbiamo l'orecchio dell'Eterno, e noi parliamo a Lui. E c'è una cosa gloriosa in tutto questo, è scritturale. Ma un giorno, dopo che io ero stato un bel pò di tempo col Signore, stavo per uscire dalla mia cameretta di preghiera, ho messo la mano sulla maniglia, stavo per andare, e lo Spirito Santo mi ha parlato.

Era Cristo stesso, attraverso la potenza dello Spirito Santo. E queste sono le parole che ho sentito: David, non andare via ancora, per favore non andare, sono così pochi quelli che aspettano di sentire da me. Ho così tanto da comunicare, voglio parlare a questa generazione, voglio parlare alla gente delle loro famiglie e delle loro vite. Ma parlano sempre loro. Tu sei stato con Me un bel po' di tempo oggi, e non Mi hai fatto ancora dire una parola. Stai con Me. E questo mi ha spezzato il cuore. Ho cominciato a piangere. Mi sono seduto, e ho detto: Signore, Ti ho sentito. Mi son tolto l'orologio, l'ho messo in tasca, e ho detto: adesso sono qua per te, senza petizioni, senza altro, aspetto da Te. E ho aspettato, e presto ho sentito la voce, una voce quieta. E la prima cosa che ti dice è quanto ti ama. E se hai del peccato nel cuore, ti dà delle promesse nel suo patto. Dice: Io metterò il mio timore nel tuo cuore. E ti farò camminare nelle mie vie. Io penserò ai tuoi peccati. Ma quello succede solo quando noi possiamo dire: Signore, più importante della mia famiglia, più importante del mio ministerio, più importante degli altri. Mia moglie ve lo può dire questo. Quando io vado nella mia cameretta di preghiera, lei sa, che se anche mi chiamasse il presidente degli Stati Uniti, non importa chi chiama, io non voglio essere interrotto. Niente interruzioni, perchè dico: Gesù, sono qua per Te, e solo per Te.

Esci dal mondo ...., a quell'uomo, a quella donna, Dio parla.

Adesso io, non devo più sfogliare la Bibbia, cercare versetti per sermoni, cercare un testo, non devo mettermi a leggere una rivista cristiana, non devo leggere le parole di coloro che sono morti in Dio 100 anni fa; sì, le leggo, ma non per avere un sermone. Adesso i miei sermoni li ricevo in un altro modo. Dopo che ho pregato, che ho interceduto, mi siedo, e dico: Gesù, questo è il tuo tempo, e aspetto, e aspetto, e tengo la mia mente messa a fuoco su Gesù. E mi aspetto che Lui parli. Alleluia!

Mia moglie ha subito 28 operazioni, di cui 6 per tumore; io ho due figlie che hanno avuto tumori, una nipotina con un tumore al cervello. Tutte hanno vissuto la guarigione, ma io mi ricordo, quando prima a mia moglie, poi a mia figlia più grande, poi a mia figlia più giovane, fu diagnosticato il tumore, e nessuno si aspettava che sopravvivessero. E ho visto che portavano dei macchinari nelle camere dell'ospedale, e tutti quelli che portavano questi macchinari avevano indosso vestiti di piombo, per tre giorni mia figlia era da sola in camera, per tre giorni senza cibo, e mi dissero che aveva solo il 30% di possibilità di sopravvivere. E io sono andato in macchina fuori nella campagna, dove nessuno mi poteva sentire, e ho pianto e ho gridato, e ho detto: Signore ....
[n.d.t.: purtroppo in questo punto manca il prosieguo della preghiera!]

Risposta del Signore: Quale dei due farà esattamente le scelte giuste per lei, per la famiglia, per te, ciò che è perfetto? Ho detto: Tu Signore. E il Signore mi ha fatto una promessa: se tu la lasci nella Mia mano, metti tua moglie nella Mia mano, i tuoi figli, i tuoi undici nipotini, e tu prima di tutto cerchi Me, metti la tua attenzione su di Me, tu servi Me, Io penserò alla tua famiglia, alle tue finanze, a te, e mai più dovrai preoccuparti di qualcosa della tua vita. Se Io prendo lei, sai che Io ho un piano in tutto questo, se prendo tua moglie, sai che ho un piano, sto facendo il meglio per loro, e il meglio per te, il meglio per il Mio regno, e voglio che tu cammini così. Tu cerca Me, metti il tuo cuore a cercare Me. Tu nutri Me, e Io ti toglierò tutto dalle mani, le finanze, tutti i problemi, te li tolgo. Non ho forse scritto: cerca prima il regno di Dio e tutto il resto ti sarà aggiunto? E io vi posso dire oggi, Dio è stato fedele a ognuna di queste parole!

In questo momento stiamo aspettando il resoconto per Bonney, il bozzo nel seno, ma non ho timore, perchè l'ho messa nella mano di Dio. Io penso a Dio, e Lui fa ciò che è meglio. Stiamo parlando di nutrire il Signore, attraverso la nostra fede, la nostra confidenza. Lui ci dà una parola al momento giusto.

Vi voglio fare un altro quadretto. Gesù sulla croce, e poi è risorto. E ora ritorna a camminare sulla terra. Dove andrà. A chi apparirà per primo. Se io facessi a modo mio, io lo farei andare a svegliare Caiafa, il sommo sacerdote, nel mezzo della notte magari, e dire: guarda questi buchi nelle mie mani, Io sono il Cristo, il Messia, e mi piacerebbe vedere la faccia di Caiafa in quel momento. Perchè io ho la natura umana, e Io vorrei pareggiare i conti con quell'uomo, ma Gesù no.

Vorrei che Lui andasse nel tempio, dove tutti gridano aspettando il Messia, e mettersi di fronte all'altare, a mostrare le Sue mani forate, e dichiarare: Io sono il Messia, che voi avete crocifisso! Ma dove va Gesù! Aveva fame. Due discepoli camminavano verso Emmaus, questa è la Sua prima apparizione. Due uomini che parlavano. Gesù appare, lì in mezzo a loro, a fianco, e gli dice: di che cosa discorrete. E loro Gli dicono: e Tu stavi a Gerusalemme e non lo sai? Hanno crocifisso l'uomo Gesù che noi pensavamo fosse il Messia. E Gesù gli dice: tardi di cuore a credere. E poi Gesù cominciando dalla Genesi, in tutta la Parola, rivela loro chi era il Cristo. Parlò. Lui veniva nutrito. Lui viene nutrito quando riceve degli orecchi, dei cuori aperti per ascoltare da Lui. E loro dicono alla fine. I nostri cuori bruciavano quando parlava Lui. E quando arrivano ad Emmaus, sentite queste strane parole, ascoltate, perchè ci riguardano tutti.

La Bibbia dice che Gesù fece come per continuare. Cioè fece credere a loro che stava per andare avanti. Immaginate cosa sarebbe successo, ancora non l'avevano riconosciuto, non avevano una rivelazione di ciò che Gesù fosse. Tutto ciò che avevano, era conoscenza in testa. Gli era stato spiegato dalla Genesi e tutto il vecchio testamento, sarebbero potuti tornare a Gerusalemme e avrebbero potuto raccontare agli altri discepoli: non crederete quante cose abbiamo imparato! Abbiamo imparato tutto quello che la Bibbia dice sul Messia! Siamo stati istruiti, sappiamo cosa dice la Parola, adesso siamo ferrati nella Parola. Ma, l'avete visto? l'avete toccato? avete parlato con Lui? Gesù era con voi? No, ma qualcuno ci ha insegnato!

E c'è tanta gente così. Sono andati a seminari, alla scuola biblica, hanno letto un sacco di libri. Uno dei libri più potenti su Gesù, fu scritto da Emerson Fostek, che era un agnostico, non credeva nella resurrezione, non credeva che Gesù fosse divino. Ma uno dei libri più potenti sull'uomo Gesù, se è tutto lì quello che avete, non avete niente da dire a un mondo perduto. Non lasciate mai che Gesù faccia come se volesse andare oltre. Non lasciate che passi oltre, perchè Lui lo fa, senza di voi. Vi darà la conoscenza che volete, ma la rivelazione nel cuore, quando Cristo si manifesta, e si rivela a voi, nella stanza di preghiera, è un'altra cosa! E così pochi pastori fanno quello che fecero quei due discepoli. Nel greco originale, dice che lo costrinsero a fermarsi, lo presero e dissero: no Signore! Stai con noi. Quello è l'uomo o la donna che apre il cuore. Signore non Ti voglio lasciare andare. Voglio cercare Te. Voglio aspettare da Te, finchè non conosco Te. Finchè non diventiamo uno. E quando Gesù vide questo, entrarono in una stanza. E Lui prese una tazza, e spezzò del pane. E appena spezzò il pane, senza dire una parola, i loro occhi si aprirono, e gridarono: Signore! Gesù, sei vivo!

Vedete, Gesù era stato nutrito, e disse loro: adesso io vi dico qual'è il vostro cibo, è una piena rivelazione di ciò che Gesù è. E loro ritornano a Gerusalemme, e penso che avranno fatto tutta la strada gridando. E quando sono arrivati a Gerusalemme dicono: l'abbiamo visto! abbiamo parlato con Lui! Si è rivelato! Non solo nella parola, ma come dice l'apostolo Paolo, Cristo si è rivelato non a me, ma in me, in me.

La misura del valore che noi diamo a Gesù, si può dire io lo amo, si può predicare il suo nome, ma è quando tu lo afferri, e gli dici non andare oltre. Quando ti chiudi con Lui, stai alla Sua tavola, e Gli dici: Signore, questo tempo è per Te, io sto qua, per nutrire Te. Potete immaginarvi una cosa così? Perchè mai Dio vorrebbe che io stessi lì ad ascoltare Lui. Perchè mai, il Creatore di tutto l'universo, potrebbe volere un po' di tempo tuo. Perchè ti ha chiamato, perchè sei Suo figlio.

Ora io non so quante centinaia di persone siamo, non so quanti pastori ci sono qua, ma questa congregazione comunque è solo una piccolissima parte di tutti coloro che si chiamano credenti. Voi ed io rappresentiamo solo un minuscolo gruppettino, e se Dio non ha il vostro orecchio, se io e voi non aspettiamo davanti al Signore, non aspettiamo la Sua voce, allora chi lo ascolta! Per questo ha detto a me: David, non andare via, rimani con me.

E questa è la vostra chiamata, Dio ha già scavato un buco nel vostro cuore. Lo Spirito Santo ha già innaffiato la terra, e sta piantando l'albero. E se voi lo ricevete per lo Spirito Santo, il Signore mi ha fatto una promessa, per ciò che riguarda questa conferenza: questo messaggio, questa parola, che ha così trasformato la mia vita, cambierà la vostra vita, e avrà un enorme impatto più di qualsiasi altra parola io vi potessi portare. Cambiate la vostra vita. Non dovete strillare, non dovete cascare per terra, è un atto di fede, così come fecero i discepoli. Invitate Dio e diteGli: mio Signore e Salvatore, io non Ti lascerò andare. Quando io ho preso quella decisione, ho detto al Signore: non mi interessa come pregano gli altri, non lo so cosa dici agli altri, ma non voglio che nessuno faccia più strada di me su questo attendere da Te. Non per essere qualcuno importante, perchè Dio sa il giorno e l'ora. E io mi ricordo che ho detto a Dio: io non Ti lascerò andare, non mi puoi lasciare, io rimarrò con Te. Alleluia.

Spirito Santo, aiutaci adesso a ricevere la Tua parola, la parola che ci cambia, parola dell'Iddio vivente, grazie per tutta questa gente preziosa, che sta seduta qua, ministri meravigliosi di Dio, aiutaci tutti a sentire quello che lo Spirito dice alla Chiesa. E ogni uomo e donna in questa sala dica: non andare via! stai con me. Hai tanto da dirci.

Lasciate che il vostro cuore si apra davanti al Signore. Lasciate che il Signore vi porti a questo luogo di promessa. Signore io ho sentito la Tua voce, e la ricevo, Dio, chiamami a Te. Dal mio essere indaffarato, e aiutami a prendere del tempo con Te, in modo che Tu possa parlare un nuovo messaggio al mio cuore, e lo Spirito Santo sta lavorando, sta sopra di noi. E quando vede il vostro cuore disposto, vi toccherà, rinnoverà il vostro spirito, ancor prima di uscire da qua, ancor prima del pranzo, vi cambierà il cuore. Per questo è stato organizzato questo culto, per quel motivo Dio ci ha portati insieme, Lasciate che il Signore operi nel vostro cuore. Mentre entra questo seme, volete alzare le vostre mani, e dire al Signore: da oggi in poi, Signore Gesù, io sono per Te. Perdonami Signore, per aver fatto il tempo mio, e per aver trascurato Te. Questo è finito adesso. Io sono qui per Te. Alleluia.

Vogliamo avere un tempo così per amare Dio, e lo Spirito Santo vi parlerà. Se c'è una parola da parte del Signore, obbeditela! per la vostra vita. Ti adoriamo oh Signore! Oh Dio! noi siamo qua per Te! Alleluia. Alleluia. Sii benedetto Signore Gesù. prendiamo qualche minuto per adorare il Signore! E' più importante che noi diamo un pò del nostro tempo al Signore adesso che pensiamo al pranzo, che pensiamo a parlare con gli amici dopo, c'è ancora un pò di tempo, tanto i ristoranti non incominceranno fino all'una. Sarebbe molto bello, se lo Spirito Santo vi ha veramente toccato il cuore, se volete fare un gesto davanti al Signore; quelli che se lo sentono vengano a mettersi in ginocchio dalla parte di qua e dalla parte di là del palco, non davanti, ma ai lati, e state, date un pò di tempo al Signore, cinque, dieci minuti, il tempo che il Signore vi vorrà ispirare. Se siete stati smossi nel cuore dallo Spirito Santo, adesso è un tempo per confermare, è il tempo per dire: questo è l'inizio di un nuovo rapporto con Te Signore. Trovate un luogo dove potete mettervi in ginocchio, di qua o dall'altro lato. Se si riempiono i lati allora potete inginocchiarvi anche qui davanti, qui davanti va benissimo. Forse volete semplicemente stare seduti al vostro posto, dove trovate posto potete stare, e vogliamo dare al Signore la possibilità di parlare al nostro cuore. Trovate un luogo dove potete stare seduti o inginocchiarvi davanti all'Eterno. Grazie Gesù. Vogliamo pregare veramente. La prossima riunione sarà alle tre. E prendiamoci del tempo per stare davanti al Signore e poi come il Signore vi parla, con calma, stiamo un pò di tempo insieme. Avremo modo per parlare e per mangiare dopo.

(La riunione termina mentre ciascuno individualmente si accomiata dal Signore).

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Trascrizione di Giovanni Gadaleta - Formattato HTML da Renato Giliberti

Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
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