[World Challenge Pulpit Series] La Potenza della Sua Presenza ------------------------------------------------------------------------ File di Testo + Indice documenti (italiano) + Iscrizioni + Copyright + Menu Multilingue ------------------------------------------------------------------------ di David Wilkerson Senza data __________ "Davanti a me tremeranno tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra; i monti saranno rovesciati, i luoghi scoscesi crolleranno e tutte le mura cadranno al suolo" (Ezechiele 38:20). C' un passo omonimo nella Bibbia che fonte di conforto per molti cristiani. Si trova in Matteo 7:22,23: "Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti? E allora dichiarer loro: Io non vi ho mai conosciuto; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquit". Questa dichiarazione rassicura coloro che dicono: "Non sono io; io non ho mai profetizzato, non ho mai scacciato demoni, n ho mai fatto opere potenti". Infatti, non conosco neanche un cristiano che abbia mai considerato questo versetto come indirizzato a lui. Ma dal cuore di Cristo nasce un avvertimento che non possiamo prendere alla leggera. Riguarda tutti quelli che hanno mangiato il Pane della Vita e che hanno bevuto il vino dello Spirito. E' diretto a tutti coloro che hanno preso la Santa Comunione o hanno appreso gli insegnamenti della Parola di Dio. Sentite cosa dice Luca 13:25-27: "Una volta che il padrone di casa si alzato ed ha chiuso la porta, voi allora, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta dicendo: 'Signore, Signore, aprici'. Ma egli, rispondendo, vi dir: 'Io non so da dove venite'. Allora comincerete a dire: 'Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze'. Ma egli dir: 'Io vi dico che non so da dove venite; via da me voi tutti operatori d'iniquit'". Cristo stava forse parlando agli evangelisti corrotti o ai carismatici ipocriti? No. Coloro ai quali si nega l'entrata nella casa del Padrone sono persone ben nutrite, ben addestrate -- coloro che hanno mangiato del pane spirituale e hanno bevuto della bevanda spirituale in presenza di Cristo. Questi avvertimenti sono una prova tangibile che possibile guarire malati e cacciare demoni e non essere in comunione intima con Cristo. E' possibile fare grandi opere nel Suo nome, costruire chiese e ministeri, possibile evangelizzare e sacrificare, e non conoscerLo come dovremmo. E' possibile abbuffarsi della Sua Parola, bere la Sua acqua di vita, sentire rivelazioni di verit, e non entrare nella potenza della Sua presenza. Qual l'iniquit di coloro ai quali viene negato l'accesso nella casa del Padrone (perch Ges li chiama operatori di iniquit)? E' questa: non hanno tremato nella santa presenza di Cristo! I demoni tremano, ma queste persone no. La terra trema, i colli si sciolgono come cera, i muri crollano -- ma queste persone rimangono nella Sua presenza sani e fermi. Rifiutano di sciogliersi, di sottomettersi, di essere convinti. Davide, il salmista, gridava: "Trema, o terra, alla presenza del Signore, alla presenza del Dio di Giacobbe" (Salmo 114:7). Quando Israele perse il timore di Dio e non trem pi alla Sua presenza, si indur, divenne egoista e malvagio. I suoi predicatori divennero bandiere al vento. Il profeta Geremia registra il giudizio di Dio sul Suo popolo: "Poich la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno agito perfidamente con me, dice l'Eterno Hanno detto: Nessun male ci verr addosso; non vedremo n spada n fame. I profeti non sono che vento, e in loro non c' la parola di Dio.. Ha un cuore ostinato e ribelle Come una gabbia piena di uccelli, cos le loro case sono piene di inganno; perci diventano grandi e arricchiscono.. Diventano grassi e prosperosi.. non difendono la causa dell'orfano I profeti profetizzano falsamente e il mio popolo ha piacere che sia cos" (Ezechiele 5:11-31). Il Signore Dio chiese loro: "Non mi temerete? Non tremerete davanti a Me? (5:22). Non tremavano perch i loro cuori erano fissi sulla prosperit, e non sulla Sua presenza. Non voglio infierire sul popolo di Dio, ma devo commentare sulla leggerezza che prevale nella casa di Dio. Dov' la meraviglia, la maest, il timore nella Sua presenza? Come ci azzardiamo a chiamare l'onnipotente Re dell'universo "pap"? Perch entriamo nella Sua presenza con i nostri impulsi carnali, applaudendolo invece di cadere ai Suoi piedi? Quando Isaia entr alla Sua presenza, si umili e si abbass. Quando la gloria di Dio riemp il tempio, perfino i serafini si coprirono il volto con le ali. Uno di loro grid: "Santo, santo, il Signore degli eserciti" (Isaia 6:3). Gli stipiti della porta furono scossi al suono della Sua voce. Isaia si copr il volto con le mani e grid: "Ahim! Sono perduto.. sono impuro in mezzo ad un popolo impuro!" (Isaia 6:5). Che cosa ci dice tutto questo, se un profeta santificato da Dio entra nella Sua presenza e deve confessare il suo peccato? Per tre settimane Daniele si umili, digiun e preg - confessando i suoi peccati e quelli di Israele. Poi l'Eterno gli apparve in vesti gloriose. Il Suo volto era simile al folgore, i Suoi occhi erano lampi di fuoco, le Sue braccia ed i Suoi piedi brillavano come bronzo lucente. La Sua voce scosse la terra. Non era quello l'aspetto di un "pap"! Daniele non era il figlio del Re che chiedeva benedizioni. Nessuno stava applaudendo "un grande terrore piomb su di loro" (Daniele 10:7). Le ginocchia di Daniele tremavano. Egli disse: "In me non rimase pi forza; il bel colorito cambi in un pallore e le forze mi vennero meno caddi con la faccia a terra" (Daniele 10:8-9). Cosa ci dice tutto questo, se un uomo amato da Dio vede gli occhi fiammeggianti di Dio e non riesce neanche a stare in piedi o a tenere alzata la testa? Oggi tutto diverso. Sentiamo i ben noti oratori predicare potenti sermoni, e applaudiamo. Durante una riunione, in una conferenza carismatica, alla fine del messaggio hanno tributato all'evangelista cinque minuti di applausi. Quelle persone non sarebbero dovute cadere faccia a terra davanti alla presenza santa di Dio? Non dovremmo noi tremare quando Egli appare per giudicare il peccato? La nostra giustizia e il nostro vigore non dovrebbero abbandonarci e la nostra forza umana non dovrebbe lasciarci? Ma in quale riunione trovate ginocchia che tremano e cristiani che gridano: "Ahim!"? Qual la chiesa in cui scompare l'oratore e si vedono invece gli occhi fiammeggianti di Cristo, la cui voce fa tremare la terra? Quand' che il popolo di Dio vede la sua corruzione e si prostra, umiliato alla Sua presenza? E' vero che dobbiamo entrare nella Sua presenza con lode e ringraziamento. Ma questo non significa con frivolezza e presunzione. Dario, il re pagano, aveva pi rispetto per il Signore che qualsiasi altro cristiano moderno. Dichiar infatti: "Si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele, perch egli il Dio vivente, che sussiste in eterno.. il suo dominio non avr mai fine" (Daniele 6:25-26). Dovremmo tremare ed avere timore davanti alla Sua onnipotente maest e grandezza - non perch Egli arrabbiato con noi, ma per noi! Tremiamo nella presenza di un cos grande potere che con noi per sostenerci e liberarci. Il figlio di Dio che Lo conosce veramente sviluppa un grande senso della Sua maest e della Sua grandezza. Si preoccupa meno dei suoi diritti e delle benedizioni che potrebbe ricevere e viene attirato di pi dalla Sua presenza. La casualit cede il posto alla dignit. Al posto dell'informalit viene la riverenza e la santa stima. Voglio fare tre dichiarazioni importanti riguardo alla potenza della presenza di Cristo - una negativa e due positive. * IL POPOLO DI DIO DIVENTA IMPOTENTE QUANDO SI ALLONTANA DALLA PRESENZA DEL SIGNORE Il credente che si allontana dalla presenza del Signore viene risucchiato dalle avversit. Diventa un vigliacco - scappa anche quando non viene rincorso. Vive con la paura costante: "Fuori c' un leone; sar ucciso per la strada" (Proverbi 22:13). Il nostro esempio Giona. Questo profeta deve aver goduto della presenza del Signore, altrimenti non avrebbe potuto udire questa chiara direttiva: "Levati, va' a Ninive, la grande citt, e predica contro di lei, perch la loro malvagit salita davanti a me" (Giona 1:2). Nel passato, stare alla presenza del Signore doveva costituire un'esperienza eccitante, esilarante. Giona godeva nel sentire la ristorazione e la guarigione del popolo di Dio. Era glorioso poter condividere i secreti di Dio riguardo il futuro. Ma ora la presenza del Signore gli stava facendo una richiesta personale. Doveva andare a predicare contro il peccato. Doveva minacciare un'intera societ di giudizi immediati, fin quando non si sarebbe pentita. Invece di ubbidire al comando del Signore, comunque, "Giona si lev per fuggire a Tarshish, lontano dalla presenza dell'Eterno" (1:3). Senza dubbio avrebbe accettato la chiamata a profetizzare a qualche trib remota di Israele -- anche una chiamata a predicare sulla prosperit d'Israele ai capi di stato. Ma predicare inferno e fuoco, denunciare il peccato, minacciare il popolo di giudizi divini -- e smascherare una societ corrotta e impura! No, questo non era per Giona. Egli rifiut la chiamata. Per favore tenete in mente che stava scappando da Colui il cui lembo di gloria riempie il tempio. Da Colui il quale ha il volto simile ad un folgore. Da Colui i cui occhi sono fiamme di fuoco, e il cui braccio potente come bronzo lucente. Stava scappando da Colui il cui sguardo fa tremare le ginocchia, la cui voce scuote la terra, le cui sembianze fanno sciogliere ogni carne. Perch un uomo di Dio scappa da Colui che ama? Giona aveva forse paura dei Niniviti? Era troppo orgoglioso? O troppo testardo? Se vuoi sapere perch Giona scapp dalla presenza di Dio, dai un'occhiata al tuo cuore. Perch ogni cristiano evita la presenza del Signore? Perch non vogliamo guardare nei Suoi occhi fiammeggianti? Proprio come noi, Giona non poteva sopportare quella santa presenza. Non erano i peccati di Ninive che lo spaventavano -- era il peccato del suo cuore che non poteva sopportare. Interiormente aveva una controversia con Dio! Quanti ministri dell'evangelo non prendono la tromba di Dio e non gridano contro il peccato del popolo perch essi stessi non possono affrontare ci che dice Romani 2:21-22: "Tu dunque che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi? Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che hai in abominio gli idoli, ne derubi i templi?". Quanti cristiani non si azzardano a levare la voce contro la corruzione e le ignominie nella casa di Dio perch le passioni peccaminose dei loro cuori li condannano al silenzio? Sono vigliacchi perch non sono vittoriosi. Molti genitori vedono che i loro peccati stanno distruggendo i loro figli, ma sono impotenti. Il pap fuma, perci non pu condannare i suoi figli quando li sorprende a fumare. La mamma beve, e quindi non pu far altro che assistere sgomenta quando sorprende sua figlia a bere alcolici. Mi dolgo di tutte le volte che negli anni passati mi sono rifiutato di profetizzare contro i peccati dei cristiani, ma ci accadeva perch mi sentivo terribilmente accusato dalle volpi che mangiavano la mia propria vigna. Sapevo che avrei disonorato Dio predicando un messaggio di santit quando i miei propri vestiti erano macchiati. Il mio tuono era diventato un sussurrio, la mia spada un bastoncino. C' stato un tempo in cui non riuscivo a guardare negli occhi fiammeggianti del Signore. Un tempo in cui mi sentivo terribilmente a disagio accanto ad un uomo santo, perch avevo paura che potesse leggermi dentro. Un tempo in cui si sentivo soddisfatto semplicemente studiando la Bibbia e meditando, perch sapevo bene che se fossi entrato nel luogo santissimo, non avrei potuto resistere. Avevo bisogno di una purificazione. Mi venivano poste delle richieste alle quali non potevo rispondere. Grazie a Dio lo Spirito mi ha purificato. Grazie a Dio mi ha tolto di dosso tutte le impurit e tutti i peccati e ha fatto s che entrassi nella Sua presenza, senza colpa e accettato dall'Amato. Potete star certi di questo: l'uomo che si trova fuori dalla presenza di Dio finisce per avere una crisi di avversit, finisce per essere catturato dal Signore. Ho detto "catturato" dal Signore? Si! Ascoltate ci che accadde a Giona. "Ora l'Eterno aveva preparato un grosso pesce perch inghiottisse Giona; e Giona fu nel ventre del pesce tre giorni e tre notti" (Giona 2:1). Le scritture ci dicono che fu il Signore a preparare il pesce! Fu il Signore che fece gettare in mare Giona! Per Giona si trattava del "grembo dell'inferno" (2:3); per Dio si trattava di una legnaia. Dio non aveva nessuna intenzione di dare il Suo uomo in mano al diavolo. Sembra qui che abbia detto a Satana: "Questo il Mio pesce; Giona un Mio Servo. Gli puoi far fare un giro - portalo gi e fagli dare un'occhiata all'inferno. Ma non puoi fargli del male. Appena capisco che sistemata la questione del peccato, in ubbidienza tu lo farai scendere dalla barca. Ha del lavoro da svolgere!". Fu proprio in quella crisi che Giona sistem le cose con il peccato in lui - una volta per tutte. Aveva dato ascolto fino ad allora alle vanit bugiarde. Aveva vissuto una bugia. La Parola dice: "Quelli che riguardano alle vanit bugiarde abbandonano la fonte stessa della loro grazia" (Giona 2:9). Dio vide in Giona uno spirito di orgoglio bugiardo. Era ingannato, e ignorava la sua condizione spirituale. Aveva delle bende che lo accecavano. Aveva camminato fino a quel momento come i Gentili degli Efesini: "nella vanit della loro mente, ottenebrati nell'intelletto, estranei alla vita di Dio, per l'ignoranza che in loro e per l'indurimento del loro cuore" (Efesini 4:17-18). Perch molti uomini e donne di Dio sinceri oggi sono in crisi? Perch c' una simile avversit? Perch queste depressioni spirituali? Perch siamo cos esposti alle forze nemiche? Dio all'opera! Ha permesso queste crisi affinch ritornassimo alla Sua presenza. Vuole produrre ubbidienza in noi. Vuole mostrarci quanto siamo stati ciechi a ci che c' veramente in noi. Vuole smascherare l'orgoglio, le vanit bugiarde, la doppia vita. Il Signore ci ha detto di andare in tutto il mondo e proclamare la Sua giustizia. Noi abbiamo guardato dentro di noi e ci siamo fermati. Il popolo di Dio diventato vigliacco. Ministri sono stati indeboliti dal peccato. Perci il Signore ha preparato una grossa balena. Molte persone si trovano ora nel suo ventre. C' solitudine, paura, inquietudine, dubbio. E' un periodo di tempesta e di acque nere. Ma anche nel mezzo della crisi c' una grande speranza per il cristiano. Fu nell'afflizione che Giona grid a Dio, preg e confess e venne rinnovato. Se sei un vero figliolo di Dio, Egli non ti dar in mano di Satana. Egli non ti abbandoner nella tua crisi. Lascia che lo Spirito ti modelli. Lascia che riveli le tue brutture. Lascia che i tuoi peccati ti umilino e ti distruggano. Allora esci fuori e ritorna nella Sua presenza per essere ristorato. * E' NELLA PRESENZA DI DIO CHE VIENE SMASCHERATA ED ESPULSA LA POTENZA DEL PECCATO "come la cera si scioglie davanti al fuoco, cos periranno gli empi davanti a Dio" (Salmo 68:2). "I nemici voltano le spalle, cadono e periscono davanti a te" (Salmo 9:3). Il grido del cuore della chiesa oggi dovrebbe essere per una manifestazione soprannaturale della presenza di Cristo. Una manifestazione "un dispiegamento, una rivelazione, una dimostrazione, una presentazione". Considerate ci che accadde a Simon Pietro quando Cristo gli si manifest in maniera soprannaturale. "E quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le vostre reti per pescare" (Luca 5:4). Tenete in mente che Simone era stato alla presenza di Cristo per tutto il tempo che aveva parlato. Aveva ubbidito al Suo comando di scostarsi da terra, anche se per lui quella notte era stata faticosa e infruttuosa. Aveva visto Cristo, Lo aveva udito, forse lo aveva persino toccato. Era a pochi passi da Lui -- a portata di mano -- eppure la Sua Parola non lo aveva convinto, perch Cristo non gli aveva rivelato ancora la potenza della Sua presenza. Ma improvvisamente Cristo mostr la Sua presenza. Si rese manifesto. Era l con i suoi poteri soprannaturali. "E fatto ci, presero una tale quantit di pesci che la rete si rompeva. Allora fecero cenno ai suoi compagni, che erano nell'altra barca, perch venissero ad aiutarli. Ed essi vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che stavano affondando. Vedendo questo, Simon Pietro si gett ai piedi di Ges, dicendo: Signore, allontanati da me perch sono un uomo peccatore" (Luca 5:6-8). Pietro, insieme ai suoi compagni Giacomo e Giovanni, vide il suo peccato perch venne a contatto con la straordinaria potenza della Sua presenza. Cristo si era dedicato a loro. Ma non risposero danzando, applaudendo, gridando o ridendo. Furono invece compunti di peccato. Si inginocchiarono, e non furono in grado di rimanere in piedi davanti a quella presenza santa. Cosa accadrebbe nelle nostre chiese oggi se Cristo manifestasse in modo soprannaturale la Sua santa presenza -- forse attraverso una profezia unta che viene dal Suo trono? I nostri segreti non verrebbero alla luce? Solo cos, cadendo faccia a terra, adoreremo. L'apostolo Paolo ci dice ci che accadrebbe (1 Corinzi 14:25). Qualcuno di noi potrebbe forse rimanere freddo? Riuscirebbe forse a giustificarsi nella Sua presenza? Grideremmo tutti insieme: "Sono impuro! Non posso stare alla Tua presenza! Le mie labbra sono impure!". Non solo una questione di essere trasparenti agli occhi di Dio. E' invece vedere quanto ci siamo allontanati dalla Sua gloria. E' considerare che abbiamo trascurato la chiamata di Dio. E' renderci conto di quanto siamo diventati deboli e insensati. E' ci che vediamo di noi che ci fa umiliare. Giovanni, il rivelatore, vide un giorno in cui tutto il mondo testimonier la manifestazione potente e soprannaturale della presenza di Cristo. Tutto inizier con un terremoto. Il sole diventer nero come un sacco di crine. La luna diventer come sangue. Le stelle cadranno come fichi scossi da un vento potente, ed i cieli si arrotoleranno come una pergamena. Ogni montagna ed ogni isola verr smossa dal suo luogo. Perci, agli occhi di tutta l'umanit, Cristo verr manifestato seduto sul Suo trono (Apocalisse 6:12-16). "E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti e dicevano ai monti e alle rocce: Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello" (Apocalisse 6:15-16). I profeti del Vecchio Testamento ci dicono che il nostro Redentore manifester la Sua presenza nella chiesa degli ultimi tempi, per purificare il Suo popolo e per prepararlo come sposa. Sia Isaia che Paolo dicono le stesse parole. Isaia profetizzava: "Un Redentore verr a Sion e per quelli convertiti dalla loro ribellione" (Isaia 59:20). L'apostolo predice un tempo in cui "un liberatore verr da Sion e rimuover l'empiet da Giacobbe quando avr tolto i loro peccati" (Romani 11:26-27). Un altro profeta del Vecchio Testamento, Malachia, descrisse la manifestazione di Cristo in questa maniera: "E subito il Signore, che voi cercate, entrer nel suo tempio, l'angelo del patto in cui prendete piacere, ecco, verr, dice l'Eterno degli eserciti Ma chi potr sostenere il giorno della sua venuta? Chi potr rimanere in piedi quando egli apparir? Egli come il fuoco del raffinatore, come la soda dei lavandai. Egli seder come chi affina e purifica l'argento; purificher i figli di Levi e li affiner come oro ed argento, perch possano offrire all'Eterno un'oblazione con giustizia Cos mi avviciner a voi per il giudizio" (Malachia 3:1-5). Cristo sta per avvicinarsi a noi con manifestazioni soprannaturali della Sua presenza! Egli, con la potenza della Sua presenza, giudicher ogni sortilegio, ogni adulterio, ogni falsa testimonianza, e tutto il peccato della Sua casa. Tutti si scioglieranno come cera davanti alla Sua presenza. Egli porr la scure alla radice, estirper tutto il male e toglier ogni malvagit. Egli mander via il nemico e purificher ogni Suo figlio. Purtroppo molti credenti non vedranno queste manifestazioni soprannaturali della Sua presenza. Cristo non si rivela a coloro che cercano solo segni e miracoli. "Ora, mentre egli si trovava in Gerusalemme alla festa della Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni che faceva, ma Ges non si fidava di loro, perch li conosceva tutti, e perch non aveva bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, perch egli conosceva ci che vi era nell'uomo" (Giovanni 2:23-25). Egli sapeva che molti erano attirati solo dai miracoli, e non da Lui. Egli vede tutto ci nell'umanit. Ricordatevi questo: ci saranno poche manifestazioni della meravigliosa presenza del Signore l dove i cristiani cercheranno solo la potenza e non Cristo. * LA POTENZA DELLA SUA PRESENZA TRASFORMERA' A SUA IMMAGINE CHI LO CONTEMPLA! "E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore" (2 Corinzi 3:18). Diventiamo ci che contempliamo! Il centro della nostra attenzione diffonde la sua influenza attraverso le nostre vite. Ci che contempliamo con i nostri occhi spirituali ci ossessiona! Ci controlla. Paolo scelse di essere ossessionato da Cristo. Il Salvatore divenne l'oggetto dei suoi pensieri, della sua predicazione, della sua dottrina. "Perch io mi ero preposto di non sapere fra voi altro, se non Ges Cristo e lui crocifisso" (1 Corinzi 2:2). Tenne i suoi occhi sul Capo del corpo, e non sulle malattie presenti nel corpo, "affinch siate ripieni di tutta la pienezza di Cristo per crescere in tutte le cose verso Lui che il capo che opera in noi smisuratamente al di l di quanto pensiamo A Lui sia la gloria nella chiesa". Una vera Pentecoste un'esaltazione di Cristo! Temo che non stiamo afferrando il Capo. Afferrare significa "tenersi stretto a, prendere, chiudersi in". Predicare Cristo! Afferrare la dottrina di Cristo! Attenersi ad essa, tenersi stretti ad essa, chiudersi in essa. Pochi di noi vivono per Cristo perch sentono predicare poco di Lui. Pastori ed insegnanti devono attenersi a Lui affinch gente possa guardare nel Suo volto e diventare come Lui. Il desiderio di Dio per noi che siamo rivestiti della presenza di Cristo. Vuoi la vittoria sul peccato? Vuoi liberazione totale dalla potenza del nemico? Allora prega diligentemente per una manifestazione soprannaturale della presenza di Cristo in te. Ho avuto un'esperienza simile negli ultimi mesi. Se lo fai sul serio, ci riuscirai. Affronterai i tuoi peccati. Quegli occhi fiammeggianti ti divideranno! Poi sarai purificato. La stessa fiera presenza del Signore diventer allora il cuore e la vita della tua anima. Non vorrai lasciare la Sua presenza. Diventer la tua gioia e il tuo piacere. I suoi occhi splenderanno di amore e misericordia. Gioirai alla vista del Suo volto. Riposerai nelle Sue braccia di bronzo. Tutte le paure andranno via. Riceverai pace perfetta e riposo. Potrai affrontare il peccato e Satana, perch sarai vestito con la gloriosa potenza della Sua presenza. La Parola di Dio promette: "Chi vince sar vestito di vesti bianche e io non canceller il suo nome dal libro della vita, ma confesser il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli" (Apocalisse 3:5). La chiesa passa gli ultimi giorni come "una donna vestita di sole.." (Apocalisse 12:1). E' Cristo! Lui il nostro raggio di luce. Ci siamo rivestiti di Cristo; abitiamo nella Sua presenza, sopra tutti i principati e le potest. Non poi cos complicato. Pu essere riassunto in quanto segue: STAI VICINO A CRISTO! Vivi nella Sua presenza. Siediti vicino a Lui nei luoghi celesti. Contemplalo stando alla destra del Padre. Poi, come Stefano, le pietre di Satana non ti potranno colpire. Sarai al di sopra di tutto, contemplandolo nei cieli. --- Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. 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