World Challenge Pulpit Series

Il Cavallo Rosso dell'Apocalisse!
Mantenere la Pace di Dio in Tempi di Tribolazione


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di David Wilkerson
11 Aprile 1994
__________

"E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti." (Colossesi 3.15)

Questo versetto contiene un incredibile comando: L'intero corpo di Gesù Cristo è stato chiamato da Dio affinché permetta che la Sua pace regoli e governi i nostri cuori, le nostre menti ed i nostri corpi! La pace di Dio deve diventare l'arbitro delle nostre vite, insediandosi quale dominatore sopra ogni cosa.

Se vi è stato mai un momento più appropriato per questa chiamata, questo momento è oggi, in questo periodo di turbolenza e confusione!

Il versetto 6.4 dell'Apocalisse parla di un cavaliere su di un cavallo rosso che cavalca attraverso tutta la terra, con questo mandato:

"... e a colui che lo cavalca gli fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada."

L'uomo sul cavallo rosso sta galoppando per il mondo proprio in questo momento, portando via la pace e forgiando una spada insanguinata!

Ha galoppato attraverso l'Unione Sovietica ed ha spazzato via ogni forma di pace! Negli ultimi anni siamo stati testimoni della totale disintegrazione di un impero ateo e Comunista. Ma ora il cavallo rosso lo ha attraversato -- e vi sono guerre etniche, turbolenze, lotte, caos, confusione. Nel precedente stato Sovietico della Georgia, fazioni in lotta tra di loro, non hanno alcuna compassione. Tre aerei civili sono stati abbattuti, causando la morte di centinaia di persone.

La Yugoslavia non c'è più! Il cavallo rosso ha galoppato attraverso quella nazione, una volta tranquilla, trasformandola in un inferno furioso di guerre e di dispute etniche. Bosniaci, Serbi e Croati si sono divisi esplodendo in un inferno di odio, paura e spargimento di sangue. Stanno assassinando e violentando migliaia di persone, senza alcun segno di coscienza.

La pace sta sparendo nel Sud Africa, nell'Africa Occidentale, Somalia, Corea, Irlanda ed in paesi dei quali a malapena conosciamo il nome! Il cavallo rosso sta galoppando attraverso queste nazioni, portando via la pace e lasciando dietro di se nient'altro che guerra.

"Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge; aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore!" (Gr. 8.15)

Carissimi, questo non è che il compimento di ciò che sta nel versetto 6.4 dell'Apocalisse! Il cavallo rosso è stato rilasciato -- ed ovunque galoppa lascia nella sua scia uno spirito etnico di odio: guerre razziali! Cattolici contro Protestanti in Irlanda, Serbi contro Croati, Mussulmani contro Cristiani, bianchi contro neri, neri contro asiatici. Nazioni che vissero in pace per decenni, ora esplodono in selvagge orge di odio, assassinio e strage!

Chi avrebbe mai pensato che fossimo arrivati a vedere questi giorni di violenza e di spargimento di sangue? Eppure quello che mi sorprende di più è che tanti Americani, inclusi anche dei Cristiani, reagiscono con compiacimento, pensando all'America come ad un'isola di pace. Diciamo fra di noi: "Dio non verrà mai in America a portare via la nostra pace!"

È vero che l'America è stata un oasi di pace in un mondo irrequieto. Le nostre coste sono state una fortezza inespugnabile che nessun esercito straniero è stato in grado di toccare. Gente è venuta da tutto il mondo per mettere al sicuro i loro soldi e le loro famiglie. Ma ora tutto questa sta per essere portato via!


Il cavallo rosso è stato liberato ed
egli non salterà l'atea America,
mentre sta derubando il mondo della pace!


Per tutto l'anno scorso ho udito il nitrire ed il rumore degli zoccoli di questo cavallo rosso. Sta galoppando sulle ali del vento, diretto verso le coste americane -- e si appresta a galoppare attraverso le nostre città portando via nella scia del suo passaggio ogni forma di pace ed ordine!

Vi chiedete quale autorità supporta questa mia affermazione? La stessa Parola di Dio! "«Non c'è pace per gli empi», dice il Signore" (Is. 48.22). Persino la gente più liberale ora riconosce che l'America è diventata una nazione atea. Nessuno può capire la ragione dello sfaldamento della nostra società.

Ebbene Il cavallo rosso dell'Apocalisse sta galoppando! La nostra pace sta per esserci sottratta per sempre, ed al suo posto vi sarà una spada insanguinata! Un crescente spirito di odio e di assassinio s'impadronirà del nostro paese. Le città saranno incendiate, i cannoni sputeranno fuoco, violenze e spargimento di sangue riempiranno le strade.

L'America sta per diventare un luogo di guerra insanguinata!

Qualche anno fa, profetizzai che nei giorni a venire più di 1.000 incendi avrebbero arrossato il cielo di New York. Oggi, ogni volta che guardo fuori dalla mia finestra vedo quei fuochi nella mia mente! Sento l'odore del fumo e sento il galoppo del cavallo rosso!

Molti Cristiani non amano sentire parlare di questo, non vogliamo più tristezza e condanna. È troppo doloroso, ci impaurisce. Preferiamo distenderci davanti alla televisione senza essere troppo disturbati. Ma questo tipo di violenza è esattamente quello che la Bibbia predice e quello che noi dobbiamo prepararci ad affrontare!

Il nostro intero orizzonte di vita sta per cambiare. Il modo in cui preghiamo, il modo in cui pensiamo, tutto sarà diverso. Drastici cambiamenti sono la naturale conseguenza in quelle nazioni dove è scomparsa la pace!

Solo un anno fa, il problema principale della Yugoslavia era quello di aumentare il turismo nazionale. Il paese stava emergendo da anni di arretratezza, preparandosi ad entrare nel ventunesimo secolo con una produttività ed un commercio crescenti. I turisti stavano cominciando a visitare le sue tranquille, graziose località di mare.

Ora in Yugoslavia è arrivata la guerra. Vi è spargimento di sangue per le strade, con notizie di orribili stupri e assassini quotidiani! In Yugoslavia tutto è cambiato!

La gente non si sta più concentrando sulla costruzione di fabbriche, sull'aumento del turismo, sulla pensione, sul miglioramento delle proprie abitazioni, no, improvvisamente, dalla sera alla mattina, il loro paese è stato travolto dalle turbolenze! La loro preoccupazione è solo quella di sopravvivere: dove trovare abbastanza cibo per il prossimo giorno; come recarsi a prendere acqua quattro isolati più in là senza essere uccisi da un cecchino, come arrivare alla fine della settimana senza che la propria moglie o la propria figlia siano state stuprate in modo selvaggio. Tutta la loro mentalità è stata cambiata perché è stato loro sottratta la pace.


In America sta per arrivare il momento in cui
smetteremo di pensare in modo avido e materialistico.


Ben presto i Cristiani non penseranno più alle dispute coniugali, al dentista giusto, alle scuole giuste, alle carte di credito, alle acconciature per capelli, ai centri commerciali, alle vacanze, alla psicologia del "come aver successo". Invece, penseremo: "dove posso mandare i miei figli per risparmiarli dallo spargimento di sangue? Ci sarà qualche pazzo disilluso che vuole appiccare fuoco alla mia abitazione? Abbiamo abbastanza cibo da parte per questa settimana? Per favore, Signore, cosa farò?"

Smetteremo d'essere preoccupati per la nostra psiche, il nostro ego, le nostre lussurie e le nostre depressioni. Non pregheremo: "Signore dammi la grazia questa settimana di sopportare i miei figli ed i loro problemi." No -- penseremo alla nostra mera sopravvivenza! Penseremo alla totale disintegrazione di una nazione sotto il giudizio di Dio!

L'America ha già avuto una Guerra Civile, ed il Presidente Lincoln la chiamò «Giudizio di Dio»! Quella guerra fu Nord contro Sud. Ma noi stiamo ora per affrontare un'altra Guerra Civile -- e questa non avrà luogo in qualche località tranquilla come Gettysburg. Avverrà tra di noi, nelle grandi città come New York, Miami, Chicago, Los Angeles, Boston, Huston, Dallas, Detroit, St. Louis, San Francisco, Denver. E lo spargimento di sangue supererà ogni immaginazione!

Eppure anche con queste turbolenze che stanno per colpirci, vi voglio riassicurare di una cosa: Qualunque cosa succederà all'America o ad ogni altra nazione di questo mondo, nessuna potenza infernale potrà rubare da voi la pace di Dio, attraverso Gesù Cristo, che egli ha piantato nella vostra anima! Il popolo di Dio sarà governato dalla pace. Il cavallo rosso ed il suo cavaliere non potranno mai derubarvi della pace che Egli ha messo nel vostro cuore!

"E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti." (Cl. 3.15)

Perché il Signore ordinò alla chiesa primitiva di lasciare che la sua pace governasse le loro vite? Fu perché Egli sapeva cosa stava arrivando e voleva prepararli!

In soli pochi anni, sarebbero stati improvvisamente colpiti da un'incredibile turbolenza. Sarebbero stati torturati e perseguitati. Avrebbero dovuto affrontare tempi duri, perdita della propria casa, confisca dei beni, attacchi da uomini malevoli che pensavano di rendere un servizio a Dio uccidendoli. Dio li stava avvertendo, li stava preparando: "Voi dovete essere ben radicati nella Mia pace, perché solo questa riuscirà a farvi passare attraverso tutti i cambiamenti incredibili che si profileranno dinanzi a voi!"

"...ed il Dio della pace sarà con voi" (Fl. 4.9)

Proprio in questo momento in America, vi è una pace falsa che sta diffondendosi per le chiese -- una pace che non sarà in grado di resistere durante i giorni turbolenti che stanno di fronte a noi. È la pace falsa di Cristiani testardi ed accecati dal peccato!

Mosè chiamò questi credenti gli "auto-benedetti" che significa in realtà gli "auto-ingannati". Egli avvertì Israele che una maledizione avrebbe colpito tutti i figli di Dio, malvagi e disubbidienti, che si lasciarono andare all'idolatria. Disse che essi avrebbero coperto il loro peccato con un falso senso di pace.

"Nessuno, dopo aver udito le parole di questo giuramento, si illuda nel suo cuore ("si auto-benedica" nella versione inglese. N.d.T.) dicendo: «Avrò pace, anche se camminerò secondo la caparbietà del mio cuore.» In questo modo chi ha bevuto largamente porta a perdizione anche chi ha sete." (Dt. 29.18)

Mosè descrive con queste parole il figlio di Dio che decide di soddisfare il suo desiderio sfrenato di malvagità. Colui che trova una dottrina comoda che gli dice che non si deve preoccupare, che è ancora salvato ed in cammino verso il Paradiso -- pur indulgendo nei suoi peccati. Colui che dice a se stesso: "Farò quello che mi piace, pur non perdendo la pace nel mio cuore."

Non molto tempo fa ricevetti una telefonata da una santa donna molto impegnata. Chiedeva preghiere per quello che stava succedendo nella sua chiesa. Il pastore dei giovani era caduto in peccato, ed il pastore anziano si rifiutava di rimuoverlo dalla sua attività. I genitori pregavano il ministro di non lasciare che questo giovane insegnasse ai loro figli. Ma il pastore rifiutava di ascoltare!

In aggiunta il pastore anziano aveva introdotto dei cambiamenti inquietanti nella chiesa. La rese "molto amichevole". Ora la chiesa offriva serate di musica Country-Western, serate danzanti, ogni specie di attività per attirare gente. Predicava persino sermoni a proposito della troppa serietà dei Cristiani, dicendo: "È ora di divertirsi! Ragazzi smettetela di lavorare così duramente per avere buoni voti a scuola. Bigiate da scuola di mano in mano -- infrangete qualche regola!"

Questo pastore predicava una teologia che asseriva che non si può mai perdere la salvezza. Qualunque cosa facciate, voi siete redenti! Si recava con sua moglie a vedere film per soli adulti e li raccomandava alla sua congregazione. Sbiancava i peccati della gente, assicurandoli: "Va tutto bene." I diaconi possono bere, fumare e dormire con chiunque il Sabato sera, quindi raccogliere le offerte in chiesa la Domenica mattina, pensando, "Va tutto bene."

Questo pastore che scendeva a compromessi aveva accecato la congregazione impedendo loro di vedere i loro peccati. Vendeva una pace falsa -- facendo credere ai giovani che potevano bere, fumare, drogarsi, essere promiscui ed essere comunque salvati! Li stava assopendo e dannando!


Tutta la pace falsa in America
sta per crollare!


Quando il cavallo rosso galopperà attraverso l'America, quando le nostre città verranno incendiate, quando scoppieranno subbugli razziali, quando le truppe federali ed i carri armati scenderanno per le vie -- tutte le false speranze svaniranno nell'aria!

Pensate forse che ogni tipo di falsa pace riuscirà a resistere a quel momento? No! Ogni falso profeta che opera oggi dovrà nascondersi! La gente non dovrà più ascoltarli quando urlano alla televisione: "Mandatemi cento dollari!" Al contrario, la gente distruggerà i loro televisori per la rabbia contro tale stupidità!

I predicatori che gridarono dal pulpito: "Pace e sicurezza," vedranno le loro chiese sfaldarsi! Uomini e donne disperati si alzeranno in piedi nel mezzo dello loro riunioni e grideranno: "Pastore, cosa sta succedendo? Questo non è quello che tu ci hai detto che sarebbe avvenuto. Cosa dice la Bibbia?

Ma lui non lo saprà! E la gente si rivolterà contro di lui, gridando: "Ci hai mentito!"

Oggi, il mondo intero guarda alla Russia e riesce a malapena credere cosa sta succedendo in quel paese. Eppure presto il mondo guarderà all'America e non crederà ai suoi occhi ed alle sue orecchie! Dio dice: "Farò qualcosa di così incredibile che farà loro rimbombare le orecchie! Stupefatti, diranno: "Cosa sta succedendo?"

Il messaggio che circola già in Europa è: "Non andate negli Stati Uniti -- sarete uccisi!" Le testate dei giornali a Berlino dicono: "America insanguinata!" Il "Sun" di Londra dice: "Terra di violenza! Assassini Americani!"

A causa del tremendo caos, la gente dirà: "Dove vi è mai più pace o un posto sicuro. L'America era la nostra ultima speranza. Dove potremo andare ora per trovare pace?" Ma non vi sarà pace! La Bibbia dice che il mondo sarà colpito da "improvvisa rovina" (1 Ts. 5.3)!

Desidero mostrarvi cosa significa il lasciare che la pace di Dio governi i vostri cuori nei momenti di tribolazione. Lo Spirito Santo mi ha impresso con queste due cose:

"Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù." (Fl. 4.6-7)

Durante una recente rilettura di questo passo, fui colpito da qualcosa che non avevo mai notato prima. In esso, Paolo ci dice di smetterla di preoccuparci, di accostarci a Dio con preghiere e suppliche e di ringraziarlo per la risposta. Ma non fa mai riferimento al fatto di aver ricevuto risposta!

Paolo non dice nulla a proposito di aver ricevuto una parola di guida, liberazione, miracoli, guarigioni. Invece dice che riceviamo un dono -- il dono della pace di Dio! Dio risponde ad ogni nostra richiesta e supplica mediante il dono della sua pace:

"...fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù." (Fl. 4.6-7)

In altre parole, la prima risposta di Dio ad ogni preghiere o grido dal cuore è la Sua pace!

Tutte le persone di preghiera hanno questa cosa in comune: per quanto si sentano prostrate al momento di ritirarsi nella loro stanza di preghiera, alla fine ne escono ripieni della Sua Pace.

Vedete, Dio governa in modo completamente autonomo. Questo è conosciuto come la provvidenza di Dio. Egli compie cose qua e là, preparando il cuore delle persone e concertando eventi. Ma fino a che la su provvidenza non ha predisposto una risposta alle vostre preghiere, Egli dice: "Vi darò quello di cui io so voi avete bisogno e non quello che voi pensate di aver bisogno -- la pace di mente e di cuore!"

Molti Cristiani che pregano vi diranno che stanno ancora aspettando risposte a molte delle loro preghiere. Essi hanno pregato con convinzione, con fervore, digiunando e piangendo, non solo per mesi, ma per anni, e non hanno ancora ricevuto alcuna risposta! Eppure attendono in pace, assolutamente convinti che Dio sta operando -- e che a tempo debito ed a suo modo, risponderà a queste preghiere.

Molti di noi combattono in preghiera con Dio. Gli presentiamo le nostre petizioni nel pianto e con lacrime, bussiamo alle porte del Paradiso, rivendichiamo ogni promessa. Ma con il passare dei giorni, delle settimane e dei mesi, cominciamo a chiedere: "Perché non vuoi rispondere, Signore? Cosa sta bloccando le mie preghiere? Cosa ho fatto per rattristarti o dispiacerti?"

Il fatto è che Dio ci ha già detto: "Ecco qui, ecco la mia pace che supera ogni intelligenza! Prendetela -- lasciate che regni nel vostro cuore mentre io sistemo le cose per il tuo bene!" Dobbiamo rimanere nella pace di Dio fino a che la sua promessa non si compirà attraverso lo Spirito Santo!

L'apostolo Pietro ci dice che Dio ci ha promesso "nuovi cieli e una nuova terra, nei quali abiti la giustizia." (2 Pt. 3.13)

Credete voi che questo avverrà? Manterrà Dio la sua promessa? Si, lo farà, ma non è ancora avvenuto. E fino a che questo non avverrà, dobbiamo aver cura di attendere in pace e non nella disperazione.

"Perciò, carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili nella pace" (2 Pt. 3.14)

Spesso gridiamo: "Oh Signore, parlami! Dicesti che le tue pecorelle conoscono la tua voce -- ed io non ho ancora udito neppure una parola da te. Non mi muoverò fino a che tu mi avrai parlato. E rimaniamo in attesa di udire quella piccola voce tranquilla. Eppure Egli ci ha già parlato, ma noi non siamo stati in grado di riconoscerlo.

Il libro di Osea ci offre un immagine di questa situazione. "Io insegnai a Efraim a camminare, sorreggendolo per le braccia; ma essi non hanno riconosciuto che io cercavo di guarirli." (Os. 11.3)

Efraim in questo passo rappresenta il vero popolo di Dio. Il Signore stava dicendo: "Ho dato risposta alla mia gente, ma loro non lo sanno. Ho ascoltato il loro grido ed ho dato loro la Mia pace!"

Il fatto è che non abbiamo alcuna ragione di uscire dal nostro luogo di preghiera delusi ed assetati! Potreste dire: "Ho pregato così sinceramente. Ero così pronto, così aperto. Eppure non ho udito nulla!" E invece sì! Avete udito: "... vi do la mia pace..." (Gv. 14.27) Vi ha guarito, ma non lo sapevate! Vi ha data la pace, ma voi non la gustavate! Ve ne siete andati, lasciando che si dissipasse -- perché non ve ne siete appropriati! Aggrappatevi alla sua pace -- lasciate che governi e regni nel vostro cuore!

  • Dovete abbandonare molte cose prima che la sua pace possa governarvi.
  • Se voi volete che la pace di Dio regni nella vostra vita, dovete abbandonare diverse cose: dovete smettere di cercare calcolare come Dio riuscirà a portare a compimento le cose. Dovete smettere di preoccuparvi e di agitarvi: "Non angosciatevi di nulla..." (Fl. 4.6) Dovete smettere di dire a Dio quello che voi pensate essere giusto per voi. E soprattutto, dovete smettere di pensare d'essere dei buoni a nulla: Smettete di pensare che non piacete a Dio!

    Una delle più efficaci trappole di Satana per derubare i Cristiani della pace è quella di convincerli che devono sforzarsi di compiacere Dio. Egli cerca sempre di far scattare una di queste trappole davanti a me!

    Talvolta quando ho bisogno di un posticino tranquillo per pregare, mi faccio due ore di guida verso le colline della Pennsylvania. Ero laggiù non molto tempo fa, lodando il Signore e godendo la sua presenza, guardando campi verdi e foreste. Quando, tutto ad un tratto, un pensiero colpì la mia mente: mi sentii come se non stessi facendo nulla per il Signore!

    Pregai, "Signore, non sto facendo molto per il tuo regno. Tutto quello che faccio è pregare, preparare dei messaggi da dare attraverso dei sermoni, andare in chiesa e predicare. Tutto il mondo sta andando all'inferno, ed io no sto facendo molto per te!"

    Non siete mai stati colpiti da un pensiero come questo? Fate tutto quello che sapete fare per compiacere al Signore, e ciò nonostante, non vi sentite a posto. Conosco molto bene questa situazione. In fatti non mi sento quasi mai ‘santo'. Questo è vero anche nei miei migliori momenti, persino quando sto predicando sotto l'unzione dello Spirito Santo!

    Direte: "Tu fratello Dave? Ti senti talvolta come se tu non stessi facendo molto per Dio?" Sì! Il demonio arriva e ci fa sentire inadeguati, non realizzati. E noi perdiamo la nostra pace, cedendo a queste terribili sensazioni!

    Ascoltate la preghiera di Paolo per noi:

    "Or il Dio della speranza vi riempia di ogni Gioia e di ogni pace nella fede, affinché abbondiate nella speranza per la potenza dello Spirito Santo." (Ro. 15.13)

    Paolo stava dicendo: "Dovete essere riempiti di speranza, gioia e pace mentre camminate con Gesù!"

    Potreste dire: " Io voglio camminare per questo sentiero pieno di speranza, gioia e pace. Voglio essere riempito continuamente, come dice Paolo, ma come posso fare questo?"

    Non penso che la pace di Dio non potrà mai riempirci completamente fino a che non smetteremo di considerare il Padre solamente come il nostro giudice e gli permetteremo di essere quello che Egli vuole veramente essere per noi! Nella sua Parola Egli ci manifesta il suo desiderio: Egli vuole essere la nostra nutrice!

    Nel libro di Osea, Dio si descrive in questo modo:

    "Io insegnai a Efraim a camminare, sorreggendolo per le braccia; ma essi non hanno riconosciuto che io cercavo di guarirli." (Os. 11.3)

    La traduzione letterale della versione Ebraica di questo versetto sarebbe: "Io venni a loro nel momento della disperazione, e li ho teneramente accuditi mentre attraversavano luoghi insalubri e selvaggi. Li ho tenuti tra le mie braccia come una nutrice!"

    Ma, la Scrittura dice, Efraim "...persiste a sviarsi da me..." (Os. 11.7). La parole "persiste" qui significa "rimanere nell'incertezza, pendere nel dubbio." Efraim non era sicuro dell'amore e della tenerezza di Dio.

    E Dio stava dicendo a Osea: "La mia gente sta dubitando il mio amore per loro. Non mi conosce ancora come dovrebbe, non conosce la Mia natura. È incerta del mio amore!"

    Era vero -- la gente di Efraim non poteva credere che Dio li amasse ancora. Erano idolatri, traviati, pieni di dubbi -- irretiti da paure di ogni sorta! Molto probabilmente pensavano: "Abbiamo attirato su di noi il disappunto di Dio. Abbiamo deliberatamente peccato. Senza dubbio Egli ci giudicherà e scaglierà la sua ira su tutti noi!"

    Ma Dio diceva:

    "Come farei a lasciarti, o Efraim? ... Il mio cuore si commuove tutto dentro di me, tutte le mie compassioni si accendono." (Os. 11.8)

    Quale amore e quale compassione! Il cuore di Dio traboccava d'amore per loro, dicendo: "Come posso abbandonarti? Sì, ci sono stati momenti in cui ero arrabbiato con voi. È vero, siete disubbidienti, e talvolta mi ferite. Ma siete pur sempre figli miei -- ed io vi amo!

    Carissimi, il Signore non vi abbandonerà mai! Anche in questo momento il suo cuore spasima per voi, Vi protegge, accudendovi come una nutrice! Ascoltate le sue parole di conforto e di guarigione che Egli ha per voi:

    "Io infatti non voglio contendere per sempre né serbare l'ira in eterno, affinché gli spiriti, le anime che io ho fatte non vengano meno davanti a me." (Is. 57.16) Il Signore dice: "Non resterò arrabbiato con voi. Se tutto quello che vedete in me è rabbia, il vostro spirito non saprebbe reggere! Non sareste in grado di gestire questa situazione -- sarebbe troppo impari per voi. Sareste tentati di rinunciare!"

    "Per l'iniquità della sua cupidigia io mi sono adirato e l'ho colpito; mi sono nascosto, mi sono indignato; ma egli, ribelle, ha seguito la via del suo cuore." (Is. 57.17) Ero arrabbiato per i vostri errori. Vi ho manifestato la mia rabbia, ma non è servito a niente. Voi avete semplicemente proseguito nella vostra testardaggine, opponendo resistenza ai miei avvertimenti e disubbidendomi. Per cui mi sono nascosto da voi!"

    "Io ho visto le sue vie, e lo guarirò; lo guiderò e ridarò le mie consolazioni a lui e a chi è vicino" (Is. 57.18). Ho visto il vostro cuore -- Conosco tutti i vostri errori. Ma vi ho anche visto addolorati per i vostri peccati, amandomi e desiderandomi. Anche se avete commesso errori, non vi siete allontanati da me. Ed ora io vi guarirò! Ridonerò conforto alla vostra anima. Vi condurrò e vi guiderò ancora!"

    Vi faccio una domanda: Vi da forse la sensazione questo che Dio abbandoni la sua gente quando essa sbaglia? No, mai! Potrebbe nascondersi per un certo periodo, potrebbe far trasparire la sua ira per un po'. Ma Egli disse: Vi riporterò indietro attraverso legami d'amore. Toglietevi il giogo, depositate il vostro fardello -- voglio guarirvi!" "Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore..." (Os. 11.4).

    Cari santi, potrebbe darsi che, proprio in questo momento, stiate attraversando dei periodi difficili. Non voglio necessariamente dire momenti di peccato, tentazione o prova; mi riferisco ad eventi che vi sono capitati addosso, che sono troppo grandi per le vostre forze e dei quali non riuscite a darvi una spiegazione. Venti ed ondate di ogni tipo vi stanno travolgendo, situazioni che vanno oltre la vostra comprensione. Tutto questo sta succedendo proprio nella vostra famiglia, nella vostra chiesa, nel vostro lavoro, dappertutto.

    Ma Dio vi vuole farvi attraversare tutto questo portandovi in braccio! Vi vuole curare per farvi riguadagnare la vostra salute spirituale! Se solo riusciste a credere in questo momento che Egli vi ama, nonostante la vostra testardaggine --che egli vi sta implorando di vederlo come la vostra Nutrice Divina, sarebbe sufficiente!

    Confidate nella sua bontà. Credete nel suo amore e nella sua compassione. Non accusatelo più d'essere arrabbiato con voi, che non vuole parlarvi. Andate da lui e ditegli: "Signore, sei la mia nutrice. Prendimi in braccio!"

    Lasciate che la sua pace governi i vostri cuori e le vostre vite intere. Alleluia!

    ---
    Permesso per l'uso concesso da World Challenge, P.O. Box 260, Lindale, TX 75771 USA.

     


    Tradotto in Italiano da Arturo Abbiati - Formattato HTML da Marco Fornasini

    Tutte le citazioni sono tratte da "La Sacra Bibbia Nuova Riveduta"
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